Il Watsu come risorsa, quando corpo e mente hanno accumulato tensione: una disciplina Bio Naturale dolce ed efficace per ritrovare il benessere.

Nell’articolo pubblicato su Sistemi Integrati Audio, Video e Controlli volume 4/2013 abbiamo presentato il Watsu, una disciplina Bio Naturale nata dall’incontro tra lo Shiatsu del Maestro Masunaga e la pratica in acqua a temperatura fisiologica, ossia la stessa del nostro corpo, che unisce i benefici di un trattamento rilassante e salutare al piacere del galleggiare in uno stato di quiete e tranquillità. Cosa avviene nel nostro corpo quando proviamo l’esperienza di ricevere Watsu? Perché questa pratica é importante per recuperare le forze e sentirci riposati dopo un estenuante periodo di lavoro?


I benefici dell’immersione in acqua calda

La ricerca sulle proprietà dell’acqua ha fatto notevoli progressi negli ultimi anni e il trasferimento di tecniche a mediazione corporea terrestri in ambiente acquatico ha conosciuto al contempo un vero boom. Secondo alcuni autori che hanno trattato l’evoluzione ontogenetica dell’uomo, sembra vi sia stata una fase in cui i nostri progenitori, a causa del surriscaldamento dell’atmosfera terrestre, hanno trascorso parte della vita quotidiana immersi in acqua per sfuggire alla calura circostante, come fanno ancora oggi alcuni mammiferi a sangue caldo (ippopotami, capibara). D’altro canto, alcuni primati sfuggono al rigore dell’inverno passando quasi tutta la giornata a bagno nei laghetti ipertermali giapponesi.


Dati riconosciuti dalla scienza

La rivalutazione che l’idroterapia e le altre attività in acqua conoscono attualmente si basa quindi sia sul gradimento da parte del pubblico, sia su dati riconosciuti scientificamente che ne comprovano l’efficacia. Tra questi, si possono citare come esempio gli effetti dovuti all’aumento del ritorno venoso favorito dalla pressione che l’acqua esercita sul corpo, con conseguente diminuzione della frequenza cardiaca di circa 10/15 battiti al minuto, con un significativo incremento pressorio dell’atrio destro e del flusso cardiaco. La pressione dell’acqua sul corpo, che costituisce di per sé un massaggio uniforme in cui tutti i recettori dell’epidermide sono coinvolti, unita alla temperatura superiore ai 32°, favorisce la diminuzione della tensione muscolare di base. 
Infine, l’acqua calda é un ottimo termoregolatore. In acqua si può allora rinforzare il sistema immunitario, stimolare l’attività del metabolismo e attivare, soprattutto in acqua termale a temperatura corporea, il processo d’osmosi: attraverso i pori dilatati della pelle, le sostanze minerali contenute nell’acqua sono assorbite dall’organismo ed entrano nel sistema vascolare.


Gli effetti del Watsu su muscoli e articolazioni

Aggiungendo ai naturali effetti dell’immersione in acqua calda quelli del trattamento che il Watsuer ci offre, l’effetto è decisamente sinergico. Rispetto ad un trattamento offerto su un lettino o su un futon, dove l’operatore ha a disposizione metà del corpo del suo ospite per volta, in acqua tutto il corpo può ricevere il trattamento in contemporanea, essendo in galleggiamento dinamico. Ogni digitopressione, ogni stretching o dondolio avviene in uno stato di sospensione nel quale colui che li riceve non avverte il suo peso, non sente di gravare su una superficie e ogni arto è libero di fluttuare libero. 
In questa condizione ogni gesto dell’operatore è coadiuvato dalla reazione dell’acqua, che diventa un partner che accompagna e sostiene: i muscoli possono rilassarsi e distendersi, abbandonando le tensioni psicofisiche accumulate col lavoro, e le articolazioni ritrovano libertà, recuperando possibilità di movimento che gli sforzi quotidiani avevano sottratto.


Rilassare e distendere la schiena


Figura 1. Quando si avvicinano le ginocchia al petto, viene fatta ‘arcuare la collana’, distendendone le cordicelle, senza mai comprimere le biglie tra loro.

Durante il Watsu l’operatore pone una particolare attenzione alla cura della colonna vertebrale del suo cliente, adottando sempre un principio fondamentale: non si compiono gesti che possano comprimere i dischi intervertebrali, anzi si lavora sempre in allungamento della colonna, alleggerendo il carico di tensioni che le quotidiane sollecitazioni possono aver generato. 
Per comprendere bene il concetto, immaginiamo di avere una preziosa collana di fragilissime biglie di vetro soffiato, unite da tratti di corda, e di farla galleggiare sulla superficie dell’acqua di una piscina. Tenendo ben presente che le biglie si romperebbero al minimo contatto, come riuscire a spostarle nell’acqua? 
La risposta, sia che vogliamo preservare l’integrità delle biglie, sia che vogliamo proteggere i dischi intervertebrali del nostro ospite, rimane la stessa: tirando delicatamente da un capo. Persino quando il Watsuer compie movimenti in cui avvicina le ginocchia del suo cliente al petto, ricorda di ‘arcuare la collana’, distendendone le cordicelle, senza mai comprimere le biglie tra loro (Figura 1). 
Tramite questi accorgimenti un corpo stanco per il lavoro di un’intera giornata può ritrovare leggerezza ed elasticità e la sensazione di oppressione che si prova dopo aver forzato la schiena in posizioni improprie e faticose diminuire grazie alla libertà articolare ritrovata. 
‘Watsu’ è un marchio registrato, il cui uso è consentito solo a chi abbia completato la formazione con uno degli istituti formativi riconosciuti da WABA International, la casa madre americana fondata da Harold Dull.


5 motivi per ricevere Watsu

1 – Relax psico-fisico profondo. È stato riscontrato il beneficio che questa Disciplina Bio Naturale porta nell’alleviare stati d’ansia, insonnia e stress e nel regolare il ciclo sonno-veglia. 

2 – Rilascio delle tensioni muscolari. Watsu riduce la tensione muscolare e articolare e migliora la postura. Una sessione di Watsu produce, nell’organismo, le stesse endorfine che si riscontrano dopo ore di sonno profondo. 

3 – Riprendere confidenza con l’acqua. Watsu si è rivelato particolarmente indicato per riavvicinare all’acqua coloro che abbiano sviluppato una fobia della stessa in seguito ad eventi traumatici. 

4 – Accompagnamento al parto. Durante la gravidanza, Watsu consente di alleviare le tensioni dovute al variato stato fisiologico e di consolidare il legame affettivo familiare attraverso il coinvolgimento del partner nelle sessioni. 

5 – Meditazione dinamica. Il corpo che fluisce in acqua scioglie inibizioni e tensioni psico-fisiche, si rilassa e si “centra”. Può allora emergere uno stato di pace, di consapevolezza e gran serenità.


Si ringrazia per il contributo Antonello Calabrese, Insegnante di Watsu e Presidente dell’Associazione Watsu Italia, Shakuntala Riva, Insegnante di Watsu e Presidente dell’Associazione WABA Italia e Douglas Gattini ex Presidente della Federazione Italiana ed Europea Shiatsu, istruttore e Direttore Didattico della scuola professionale Shambàla Shiatsu. 
www.watsu.it – info@watsu.it