Predisposto per il montaggio a barra DIN, questo filtro a cavità permette di attenuare di 30 dB il primo blocco LTE, esteso da 791 a 796 MHz, senza penalizzare il canale 60.
Come ormai tutti sanno le frequenze televisive che vanno dal canale 61 al 69 (da 791 a 860 MHz) sono state assegnate agli operatori telefonici per i servizi mobili LTE (Long Term Evolution).
La banda TV terrestre termina così con il canale 60: dopo un solo 1 MHz di guardia inizia la banda LTE, che si suddivide in 6 canali di downlink e 6 canali di uplink.
I canali di downlink, trasmessi dai ripetitori di telefonia, sono quelli che possono maggiormente interferire con i dispositivi di ricezione e amplificazione dei segnali TV. Se la potenza è elevata, possono anche interferire con i componenti della distribuzione, soprattutto qualora non siano sufficientemente schermati.
Ad oggi, quasi tutti gli impianti TV esistenti, singoli o centralizzati, comprendono anche queste frequenze: ciò può comportare interferenze e conseguenti malfunzionamenti nella ricezione dei programmi televisivi.
Il rischio per gli impianti TV varia a seconda dell’intensità dei segnali LTE: l’utente potrebbe non ricevere più alcuni canali (quelli più vicini alle frequenza LTE) o, addirittura, a causa della saturazione degli amplificatori a larga banda, ritrovarsi con l’impianto in avaria.
I filtri LTE di IARE
IARE propone diversi modelli di filtri LTE, con dimensioni e prestazioni differenti, a seconda del tipo di installazione da eseguire e della potenza dei segnali interferenti.
La novità riguarda il modello 8766LTE, un filtro a cavità modulare per barra DIN da montare in ingresso ai centralini larga banda. È molto selettivo, adeguato dove i segnali LTE hanno un livello particolarmente elevato. Permette di attenuare il primo blocco LTE (791÷796MHz) di 30 dB, senza nuocere al canale 60.