I licei Giordano Bruno a Roma e Vittorio Veneto a Milano si sono affidati alle competenze del system integrator CAST per dotarsi della tecnologia necessaria allo sviluppo di spazi per fare radio, podcast e webTV. Strumenti al servizio di un nuovo modo di fare didattica. Tecnologia Canon.      


Gli anni delle superiori sono quelli in cui è più complessa la comunicazione tra ragazzi e adulti, e al tempo stesso quelli in cui i giovani iniziano a prendere consapevolezza delle loro capacità e dei loro desideri. Una scuola che insegni e permetta loro il confronto costruttivo con gli adulti – il corpo docente – rende un enorme servizio alla comunità. Quando questo confronto avviene usando strumenti all’avanguardia, ci sono a maggior ragione vantaggi per tutti.  

È ciò che sta avvenendo presso l’Istituto Giordano Bruno di Roma e il Liceo Vittorio Veneto di Milano che, grazie al supporto di CAST, system integrator specializzato in ambito Education, si sono dotati di apparecchiature per realizzare podcast, trasmissioni radio e di WebTV.  

L’offerta di CAST, declinabile in vario modo, ha come punto fermo l’uso di videocamere PTZ Canon, prodotti di livello broadcast usati anche dalle emittenti TV e dagli studi professionali. I progetti attivi sono già molti, e non potranno che aumentare in futuro, anche grazie alla flessibilità della soluzione.  

Ne parliamo con Alessandra Lorini, dirigente scolastica dell’Istituto Giordano Bruno, con Antonino Dimondo, progettista dell’azione PNRR-Piano Scuola 4.0 per la realizzazione dei Laboratori per le professioni del futuro, Liceo Vittorio Veneto, e con Luca Dallavalle, fondatore e CEO di CAST, l’azienda che ha curato il progetto e l’installazione.  



Studio di registrazione del Liceo Vittorio Veneto di Milano.

La sfida:  allestire un impianto audio-video per produrre contenuti a scuola 

Partiamo dal Municipio III alla periferia sud-est di Roma, dove ha sede il Giordano Bruno. Nato come Istituto Magistrale, oggi propone cinque indirizzi: liceo delle scienze umane, linguistico, scientifico e musicale, e l’indirizzo ESABAC, che consente di conseguire il doppio diploma italiano e francese. La Dirigente scolastica Alessandra Lorini ci parla della genesi del progetto di innovazione in atto. «Nel nostro istituto, i docenti hanno sempre manifestato una grande personalità progettuale e si formano costantemente, un atteggiamento che ha ricadute anche sulla didattica. In questo caso l’idea di fondo era mia, desideravo innovare l’impostazione didattica, e i docenti hanno accolto subito gli stimoli. Alla base di questo progetto c’è però stato anche l’interesse manifestato dagli alunni. Interrogandoci su come rendere più attraente la scuola, abbattere la noia, abbiamo cercato di innovare, non solo tecnologicamente, ma in termini di entusiasmo. Il mio grande sogno era mettere in piedi una radio scolastica, per sfruttare la vivacità e i tanti progetti attivi nel nostro istituto. Ho trovato l’appoggio di un gruppo di docenti. Anche gli studenti sono stati entusiasti e si sono subito messi al lavoro.»  


“Il mio grande sogno era mettere in piedi una radio scolastica. Ho trovato l’appoggio
di un gruppo di docenti. Anche gli studenti sono stati entusiasti e si sono subito messi al lavoro – A. Lorini


Spostandoci a Milano, incontriamo Antonino Dimondo, docente di potenziamento e supporto organizzativo alle attività della vicepresidenza del Liceo Vittorio Veneto. «Il nostro è un liceo scientifico, nel quale io insegno discipline grafico-pittoriche, utili a fornire un lato creativo e innovativo alla didattica. Quest’anno l’istituto festeggia il centenario della fondazione; è uno dei primi licei scientifici dopo la riforma e uno dei pochi di Milano – l’altro è il Parini – con un osservatorio astronomico (la specola è stata posata sul tetto nel 2010), nel quale si organizzano osservazioni astronomiche, convegni, approfondimenti.   

Il progetto che ha portato a queste nuove dotazioni è nato su impulso della dirigente scolastica in carica lo scorso anno, Patrizia Cocchi, ed è stato accolto con entusiasmo dalla nuova dirigente scolastica Mariarosaria Arena. È stato impegnato il finanziamento PNRR destinato, nell’ambito del Piano Scuola 4.0, alla realizzazione dei laboratori per le professioni del futuro. Sono arrivato in questa scuola l’anno scorso e, avendo una formazione artistica, mi è stato chiesto di progettare gli spazi insieme alla dirigente e ad alcune colleghe. All’interno della scuola c’è già la redazione del giornalino scolastico “La Basetta”. Alcuni studenti, negli anni, avevano parlato della possibilità di fare dei podcast, il che ha incentivato ancor di più ad andare in questa direzione.»  


Istituto Giordano Bruno di Roma. La proposta di CAST intercetta l’esigenza di comunicare attraverso lo streaming anche nelle scuole, che vogliono produrre in proprio i contenuti.

La soluzione: il progetto Cast My School, con videocamere PTZ Canon   

Ma da dove si parte, senza competenze specifiche, per realizzare un progetto così ambizioso? «Abbiamo iniziato a studiare gli spazi a nostra disposizione – ci dice il professor Dimondo –, poi abbiamo realizzato un’indagine di mercato a Didacta, fiera della scuola che si tiene a Firenze. Lì abbiamo conosciuto CAST, che ci ha presentato il progetto Cast My School. È stato subito chiaro che fossero le persone più adatte per supportarci.» Sulla stessa linea la Dirigente Alessandra Lorini: «Abbiamo conosciuto CAST in occasione di Didacta. A partire dall’idea che avevo in mente, ho fatto domande al loro staff, che è stato molto reattivo. Ci siamo poi messi in contatto e siamo partiti da un sopralluogo dei nostri spazi».  

CAST è un’azienda di system integration che opera nel broadcasting, nata dall’idea di quattro ragazzi – Luca Dallavalle, Alex Niccolai, Alex Koci e Simone Montanari – con la passione per l’audio-video e soprattutto per il live streaming di eventi. Parliamo con Dallavalle, fondatore e CEO, che ci presenta la loro attività. «Abbiamo scelto di differenziare la nostra attività da quella dei classici system integrator, creando prodotti standardizzati e soprattutto scalabili. Crediamo infatti che ci siano settori, come per esempio quello scolastico e quello dell’hôtellerie, in cui è possibile replicare al 95% una soluzione.  

In questo senso nasce il progetto Cast My School, rivolto alle scuole primarie, agli istituti comprensivi, fino alle superiori e alle università. L’idea di base è intercettare un trend degli ultimi dieci anni, cioè l’esigenza di comunicare attraverso lo streaming anche nelle scuole, che vogliono produrre in proprio i contenuti. Abbiamo quindi creato un prodotto destinato all’ambito del broadcasting e delle dirette per il mondo scolastico, pensando anche che, usando i nostri prodotti, i ragazzi possono imparare professioni che fino a quindici anni fa non esistevano e che stanno assumendo sempre più importanza: poter approcciare un software di regia, una videocamera, un microfono, un mixer audio.»  

A Dallavalle chiediamo di parlarci delle dotazioni che CAST propone alle scuole come gli istituti Giordano Bruno e Vittorio Veneto. «Un ambiente che voglia fare TV, podcast e radio è formato da tre spazi: lo studio, insonorizzato e separato; la regia, la sala di comando in cui tramite la rete Internet vengono raccolti i flussi; l’unità mobile, una regia che può essere spostata a seconda delle esigenze. Partendo da questa base, abbiamo creato diversi pacchetti: il Pacchetto Radio, con studio e regia, ma senza videocamere; il Pacchetto Podcast, che aggiunge le videocamere; il Pacchetto TV, con studio, regia e unità mobile dotata di videocamere.»  


Confidiamo di poter implementare ulteriormente questi laboratori a mano a mano che crescerà la consapevolezza delle opportunità che questo tipo di didattica può offrire – A. Dimondo


Quella adottata dai due istituti è la soluzione che in CAST chiamano “Versatile”, perché dà la possibilità di creare una radio, una Web TV o un podcast – che richiedono tre set-up diversi – a seconda delle esigenze della scuola. Dallavalle ce ne illustra le caratteristiche: «Abbiamo innanzitutto una regia, ovvero un’interfaccia per poter controllare tutti i flussi e l’output, che può essere proposto in diretta o in differita: monitor, macchina che fa da computer di regia, interfacce audio – mixer, tastierino minifader per controllare più velocemente i volumi di output –, uno stream deck che permette, tramite Companion, di creare shortcut per cambiare videocamera, utilizzare i fade o attivare e disattivare un microfono, e un controller PTZ Canon RC-IP100.  

C’è poi lo studio, che in dotazione ha 4 microfoni, 4 cuffie, 4 aste e un numero variabile di camere PTZ Canon CR-N300.  

Infine, l’unità mobile: un rack su ruote con all’interno mixer, microfoni e access point. Il mixer può essere controllato da remoto tramite iPad o tablet. C’è poi l’interfaccia video: camere PTZ Canon CR-N300. Nel pacchetto ne prevediamo come minimo due, anche se un lavoro perfetto di solito si ottiene con tre o quattro».  

Dallavalle tiene a precisare un aspetto delle loro proposte tecniche: «Per ogni fascia di budget, i marchi delle dotazioni audio possono cambiare in base alle possibilità delle singole scuole. Per quanto riguarda il video, invece, Canon non è sostituibile perché, dal nostro punto di vista, nel campo delle PTZ – camere pilotabili da remoto senza operatori addetti in loco – è insuperabile a livello di rapporto qualità/prezzo per la resa e la fluidità dell’immagine, oltre che per la connettività con i nostri sistemi.» 


Corrado Augias all’Istituto Giordano Bruno (30 aprile 2024). La radio è l’occasione di incontrare personalità importanti e confrontarsi sull’attualità. In questo caso la tematica è stata l’importanza delle elezioni europee.

Dall’idea alla pratica: come fare?   

Sempre a Dallavalle chiediamo come avvengono le installazioni. «In primis effettuiamo un sopralluogo per vedere gli spazi che possono essere messi a disposizione del progetto. Forniamo poi un preventivo ad hoc con render in 3D per mostrare la soluzione. Quando la scuola non effettua opere murarie o opere particolari di insonorizzazione, per l’installazione dell’hardware servono circa due ore, a cui segue circa un’ora per una prova tecnica con dimostrazione di quello che si può fare. Oltre a questo, forniamo formazione con un videocorso di circa quindici ore sia sulla parte tecnica sia sulla parte più creativa. E abbiamo anche pacchetti di formazione da remoto tramite videocall con un formatore live.»  

Nel caso del Giordano Bruno, la scelta è stata di usare lo studio o l’aula magna – il maggior punto di interesse per le loro attività, non troppo distante dallo studio e dalla regia – in modo alternato: i ragazzi useranno frontalmente la regia per registrare podcast e fare radio o, in alternativa, useranno l’unità mobile portandola nell’aula magna per riprendere gli eventi, spostando anche le videocamere e fornendo i microfoni ai relatori.  


Per ogni fascia di budget, i marchi delle dotazioni audio possono cambiare in base alle possibilità delle singole scuole. Per quanto riguarda il video, invece, Canon è insostituibile – L. Dallavalle


Sull’uso delle dotazioni dell’istituto Vittorio Veneto ci dice qualcosa il professor Dimondo: «Abbiamo due aule adibite a laboratorio: uno prettamente audiovisivo per i podcast e uno solo per le riprese video e la proiezione degli elaborati. Avendo anche un laboratorio di chimica e uno di fisica, abbiamo optato per dotarci anche dell’unità mobile, che con la stessa rete ci permette di spostarci all’interno della scuola e registrare una conferenza in auditorium, realizzare un video-tutorial di un esperimento in uno dei laboratori o mandare una diretta streaming dall’osservatorio. Al momento abbiamo due camere PTZ, entrambe trasportabili, ma confidiamo di poter implementare ulteriormente questi laboratori a mano a mano che crescerà la consapevolezza delle opportunità che questo tipo di didattica può offrire».  



Il progetto ‘CAST My School’ proposto dal system integrator, nasce dall’idea di comporre soluzioni composte da prodotti standardizzati e soprattutto scalabili, adattabili facilmente ai diversi contesti scolastici. Nello schema a blocchi la configurazione scelta per queste scuole, potenzialmente replicabile, con pochi aggiustamenti, in altre realtà. 

Liceo Giordano Bruno e Vittorio Veneto: veri incubatori per la creatività  

Sempre a Dimondo chiediamo di parlarci delle attività già messe in atto grazie a Cast My School. «Il progetto nel suo complesso ha preso il nome di “VV la parola”. Con una classe stiamo progettando una miniserie sulle tappe di Renzo Tramaglino a Milano. Faremo una sorta di teaser da presentare al corpo docente per promuovere questo tipo di didattica, in modo da poter partire a pieno regime a settembre. Un’altra idea che stiamo realizzando nell’ambito dell’educazione civica è la realizzazione di un podcast sull’immigrazione. Ogni gruppo approfondirà degli episodi di cronaca legati a questo tema e i reportage verranno presentati attraverso il podcast.»  

Anche al Giordano Bruno c’è molta carne al fuoco. Ce lo racconta la Dirigente Alessandra Lorini: «A oggi sono attive quattro collaborazioni legate alla radio della scuola, tra cui quella con il Festival dantesco, che abbiamo vinto per due anni di seguito. La radio ha ben undici rubriche, che spaziano dal cinema alla musica, alla sensibilizzazione sui temi dei disturbi alimentari, solo per fare qualche esempio. Abbiamo un’orchestra, una banda e un coro, e tanti laboratori che interagiranno con la radio. Le aree tematiche del nostro progetto di educazione civica sono diventate oggetto delle rubriche della radio, diventata strumento metodologico per veicolare messaggi importanti. Il progetto – di cui è referente la professoressa Donatella Damiano – nel corso del suo sviluppo ha visto anche la realizzazione del lungometraggio La nascita di una radio scolastica, realizzato grazie al Bando Cinema di cui il Giordano Bruno è risultato vincitore. Per fare un ultimo esempio della serietà con cui tutti abbiamo preso il progetto della radio, i ragazzi del liceo musicale hanno realizzato il logo e il jingle della radio, che sono stati depositati presso la Camera di Commercio».  


Studio di registrazione del Liceo Vittorio Veneto di Milano.

La telecamera PTZ Canon.

CAST: un system integrator che ha colpito nel segno 

Ci interessa infine avere un parere sul system integrator. «La strumentazione è eccellente, di qualità – ci dice subito la Dirigente Alessandra Lorini – e Luca Dallavalle di CAST è eccezionale, giovane, entusiasta, mette grande impegno nel suo lavoro. C’è tanto ancora che vogliamo realizzare, un passo alla volta, e Luca di sicuro ci darà una mano.»  

Di parere simile è anche il professor Dimondo: «Abbiamo già avuto modo di fare una prova delle dotazioni in occasione di un convegno che si è tenuto in auditorium. La qualità audio-video è ottima, rispecchia le aspettative che avevamo. Il nostro timore era di non essere all’altezza della situazione e che quindi l’investimento potesse andare sprecato, ma abbiamo subito capito di aver fatto la scelta giusta. Un valore aggiunto è stato il pacchetto di formazione che CAST ci ha fornito. Avevamo qualche titubanza anche dal punto di vista della creatività, ma ora che riusciamo a toccare con mano le strumentazioni e le potenzialità che ci daranno c’è fermento, anche da parte del corpo docente, che ha voglia di provare e sperimentare». La strada è tracciata, con entusiasmo.



Con questo progetto l’Istituto Giordano Bruno di Roma (sopra) e il Liceo Vittorio Veneto di Milano (sotto) hanno trovato una strada di grande rinnovamento della didattica, andando incontro ai desideri degli studenti, loro stessi promotori e sostenitori dell’iniziativa.

Persone intervistate

Alessandra Lorini,

Dirigente Scolastica del Liceo Giordano Bruno

Antonino Dimondo,

progettista dell’azione PNRR-Piano Scuola 4.0 per la realizzazione dei Laboratori per le professioni del futuro, Liceo Vittorio Veneto

Luca Dallavalle,

fondatore e CEO di CAST


Link utili

liceogiordanobrunoroma.edu.it | liceovittorioveneto.edu.it | castplatform.it | canon.it