Una rete LAN, cablata e Wi-Fi, per distribuire i programmi televisivi SAT e TV, la telefonia, l’accesso alla rete Internet, tutti integrati nel protocollo IP. Sono stati utilizzati la fibra ottica e il cavo LAN Cat 6A.
Il mondo dei servizi di lusso, che coinvolge strutture di hospitality come quella protagonista di questa case history, è sempre più attento e attratto dalla dotazione tecnologica. Un trend che da diversi anni, ormai, coinvolge anche splendide residenze e mega-yacht.
Qualche anno fa la tecnologia poteva rappresentare una barriera all’ingresso ma oggi, con la diffusione di smartphone e tablet, è diventata davvero un must. E chi non si converte rischia di andare, usando un termine calcistico, velocemente in fuori gioco.
Tutto ciò perché il mondo dei servizi di lusso richiede tali e particolari coccole che la tecnologia, semplice da fruire, oggi è in grado realmente di offrire. Per questo motivo raccoglie un numero sempre maggiore di seguaci estimatori.
La struttura
L’Hotel Excelsior Venice Lido Resort è una struttura di categoria 5 stelle lusso in stile moresco, aperta stagionalmente da aprile a ottobre. E’ composta da 197 camere, comprese 8 Junior Suite e 15 Suite, 10 sale per eventi speciali con capacità fino a 500 persone, bar, ristoranti e un’immensa spiaggia di proprietà.
Si affaccia direttamente sulla spiaggia del Lido di Venezia; la sua costruzione risale agli inizio del Novecento, un’opera dell’architetto veneziano Giovanni Sardi per conto dell’imprenditore Nicolò Spada.
Lo scorso anno è terminata una parziale ristrutturazione che ha coinvolto la maggior parte delle camere con la ritesatura delle tappezzerie e l’installazione di un impianto tecnologico basato su protocollo IP per la ricezione dei programmi televisivi, l’accesso a internet in tutte le aree, sia interne che esterne, la presenza nelle camere di Smart TV che si interfacciano a smartphone, tablet e laptop degli ospiti, la telefonia VoIP e molto altro ancora. Tutto ciò grazie ad una profonda sensibilità espressa dalla committenza che ha puntato sulla tecnologia e sulla dotazione tecnologica per elevare lo standard dei servizi offerti ai propri clienti, ancora di più in linea con il blasone e la tradizione dell’Hotel.
L’infrastruttura di rete
Per ambienti di questa estensione, votate a livelli di ospitalità assoluti, la scelta è ricaduta sul protocollo IP. Si tratta di una soluzione obbligata e all’insegna dell’integrazione dei servizi, che prevede il cablaggio strutturato realizzato con cavo Lan Cat 6A e switch enterprise di nuova generazione, per la distribuzione di contenuti multicast, adeguati quindi anche a veicolare i programmi televisivi.
Come vedremo più avanti, si tratta di una configurazione piuttosto complessa, una sorta di unione formata da impianti/servizi dalle anime diverse: dalla rete Wi-Fi alla telefonia VoIP, dalla distribuzione televisiva alla presenza di server Audio-Video con contenuti residenti, con il software di rete che si deve interfacciare anche con il software gestionale dell’amministrazione.
L’impianto televisivo
Una struttura del genere deve garantire ai propri ospiti una scelta così ampia da non mostrare alcun limite. E così è stato fatto.
La clientela dell’Hotel ha un profilo internazionale e la maggior parte delle persone che soggiornano all’Excelsior di Venezia non è italiana. Quindi la televisione satellitare è proprio ciò che serve in questi casi, soprattutto per la vastità della scelta. Ma non basta.
Anche la televisione terrestre, i cui programmi sono tutti in lingua italiana, deve essere coinvolta. In ogni caso, l’offerta locale è indispensabile. E poi vi sono problematiche di ordine estetico: la vista di un magnifico hotel come questo non può essere disturbata da antenne e parabole visibili dal lido oppure dall’approdo dedicato, posto sul lato laguna: questo era, a ragione, uno dei desiderata della committenza. Per contro, la mimetizzazione delle antenne non può essere totale. «La parabola satellitare – ci spiega Roberto Zambello, responsabile IPTV di Fracarro – si può nascondere più facilmente rispetto a quella terrestre che, ovviamente, deve avere campo aperto davanti a sè altrimenti non può ricevere i segnali. Normalmente si scelgono i punti più alti degli edifici, dove la posizione privilegia la ricezione, per evitare segnali disturbati, riflessioni, oppure livelli non adeguati. Una delle caratteristica di Venezia, e soprattutto della zona Lido, è che i segnali terrestri che provengono prevalentemente dal Monte Venda (colli Euganei) o in alternativa da Col Visentin (direttrice nord, Conegliano Veneto) subiscono l’influenza della superficie marina, che provoca effetti di non poco riguardo le condizioni di stabilità del segnale. Quindi, abbiamo optato per un ottimo compromesso, viste le condizioni ambientali: dal lido, dove si trova la spiaggia privata dell’albergo, le antenne non sono visibili. Dal lato interno, invece, verso la darsena da dove provengono gli ospiti, è visibile soltanto una parte delle antenne terrestri». Sono state installate una parabola dual feed da 120 cm di diametro orientata a 13 e 19,2° E e una serie di antenne terrestri per la ricezione DTT. La prima particolarità di questo impianto riguarda il collegamento fra il gruppo antenne e la centrale, collocata in un ambiente seminterrato distante oltre 150 metri. Serviva una soluzione che non risentisse della distanza, così da scegliere la via più comoda per portare il cablaggio alla centrale, insensibile alle interferenze e affidabile nel tempo. Per questi motivi è stata scelta la fibra ottica, si è rivelata la soluzione più conveniente. «Il cavo coassiale in questi cavi non è adeguato: avremmo dovuto gestire una calata di 10 cavi, almeno di 10 mm di diametro ciascuno, e la cosa era impraticabile» commenta Roberto Zambello.
A questo punto, con le fibre che portano i segnali delle antenne alla centrale, si è proceduto all’assemblaggio dei moduli IP che costituiscono la centrale Headline di Fracarro, dimensionata per l’incapsulamento in IP dei programmi televisivi distribuiti. Il sistema è modulare ed è composto dall’insieme di tutti i moduli collegati fra loro in cascata. L’uscita dell’ultimo modulo, collegata allo switch di rete, contiene anche tutti i segnali dei moduli precedenti che costituiscono l’impianto. Nello specifico sono stati distribuiti 6 mux DTT e 14 transponder Sat. Ognuno di questi moduli è dotato di uno slot CI per ospitare una CAM e decriptare i servizi di pay tv.
«È indispensabile utilizzare switch di rete che supportino il protocollo IGMP – aggiunge Marco Vainò di MDS Hospitality – l’integratore che ha realizzato la rete LAN. È una caratteristica che certifica la capacità di veicolare contenuti multicast e quindi la possibilità di gestire bit-rate adeguati. Normalmente, questa scelta viene gestita da chi progetta la rete LAN. È però sempre meglio sottolinearlo perché non tutti gli switch sono adeguati; bisogna orientarsi verso prodotti compatibili con profili Gigabit, che offrono prestazioni compatibili». L’elenco dei programmi televisivi distribuiti e dei componenti dell’impianto di ricezione e distribuzione TV sono riportati in tabelle dedicate.
L’accesso a Internet
La rete LAN per l’accesso a internet costituisce un’altra parte importante dell’impianto. «La committenza ha chiesto la possibilità di mettere in condizione gli ospiti di poter navigare con i propri device in qualunque area della struttura, comune o privata, utilizzando un’unica username/password assegnata dalla receptionist durante il check-in – ci racconta Marco Vainò. Una richiesta di per sé abbastanza scontata: la vastità delle aree da coprire però non era per niente usuale; basti pensare che soltanto la spiaggia privata dell’hotel si estende per circa due chilometri e che la rete Wi-Fi doveva essere predisposta per il collegamento del gestionale dell’hotel (PMS) e la conseguente contabilizzazione dei consumi degli ospiti nei numerosi chioschi dislocati sulla spiaggia. Per questo motivo, oltre ai numerosi Hot Spot, sono stati installati dei ponti radio come extender della rete LAN dell’Hotel. La rete Wi-Fi veicola anche la telefonia VoIP, utilizzata da tutto il personale per le comunicazioni di servizio in tutte le aree interne ed esterne».
I servizi nelle camere
Gli Smart TV Samsung , soprattutto quelli specifici per l’hospitality, hanno una marcia in più rispetto ai modelli tradizionali quando la distribuzione dei servizi viene realizzata con il protocollo IP, grazie alla presa di rete e al firmware predisposto.
I produttori di televisori, poi, hanno sviluppato server con diverse caratteristiche, così da avere la possibilità di configurare ad hoc le prestazioni dei servizi, in funzione della classe dell’Hotel e dei desideri della proprietà.
All’Hotel Excelsior tutti i televisori possono essere utilizzati dagli ospiti come monitor dei propri device smart, tramite la nota funzione All Share di Samsung. Quindi visualizzare le fotografie e i video ripresi durante la vacanza, per navigare in internet o, ancora, per lavorare comodamente con uno schermo più grande con il proprio laptop.
Il tutto in modalità wireless, senza collegare un cavo, grazie alla funzione mirroring. Inoltre, il server di Content Management collegato alla rete IP è multilingue. Durante il check-in viene
selezionata la lingua degli ospiti: i filmati che promuovono i servizi dell’Hotel e gli eventi locali vengono visualizzati in quella lingua.
Il vantaggio è duplice: di promozione ma anche di messaggistica: ad esempio, è possibile selezionare un televisore, un gruppo di televisori oppure tutti i televisori e inviare loro un messaggio dedicato. Pensiamo, ad esempio, ai benefici logistici che possono avere i partecipanti ad un congresso organizzato all’interno dell’Hotel.
La struttura e il dimensionamento della rete
Ritorniamo per un attimo alla configurazione dell’impianto. Ogni piano dell’Hotel possiede una distribuzione indipendente, collegata allo switch core posto nel rack del datacenter.
Quindi siamo in presenza di una configurazione del tipo a centro stella. I segnali disponibili all’uscita della centrale Fracarro vengono inviati agli switch core multitcast e, in fibra, raggiungono ciascun piano della struttura. Una configurazione del genere, in caso di guasto presente ad un piano, evita che vengano interessati tutti gli altri piani. Gli switch installati su ogni piano, attraverso un cavo LAN Cat-6A, raggiungono ciascun televisore presente nelle camere.
La rete VoIP, invece, è stata tenuta separata fisicamente. Il backbone che serve la rete WiFi utilizza la stessa infrastruttura in fibra, con switch periferici dedicati.
Se si tiene conto del numero di ospiti che, contemporaneamente, accedono con i propri terminali alla rete Wi-Fi si capisce perché è stato necessario attivare una linea a 30 Mbps simmetrica di Fastweb e utilizzare firewall Fortinet di fascia enterprise.
«Oggi le reti IP funzionano molto bene e le prestazioni sono adeguate anche quando bisogna veicolare contenuti HD – spiega Marco Vainò. La differenza la fa la capacità nel configurare correttamente il tutto. Nel nostro caso, con tutti i televisori funzionanti, abbiamo misurato un utilizzo di power processing negli switch non superiore al 16%: un grande risultato che si riflette anche in termini di affidabilità perché il processore viene messo in condizioni di lavorare senza alcun sovraccarico».
Le opportunità per gli installatori
Configurare l’impianto di distribuzione televisiva in IP rappresenta per il mercato italiano una soluzione ancora agli inizi. Possiamo dire di essere nella fase pionieristica del mercato, quella dove è indispensabile frequentare corsi di aggiornamento per allinearsi con la preparazione tecnica alle evoluzioni tecnologiche.
Certamente questa categoria di impianti rappresenta la soluzione ideale per grandi alberghi, centri residenziali e turistici di una certa dimensione. In ambito strettamente domestico invece, parliamo quindi di abitazioni in condomini, villette a schiera e singole unità, la soluzione tradizionale che utilizza il cavo coassiale è ancora, e rimarrà per anni, la soluzione più conveniente. Quello che l’installatore d’antenna deve percepire, però, è il lento cambio culturale che introduce il protocollo IP; ci riferiamo non soltanto alla ricezione televisiva ma, anche, ai sistemi Audio/ Video/Controlli di tutte le tipologie. Quindi, è indispensabile, trovarsi pronti sia culturalmente che tecnicamente a tutto ciò.
Le difficoltà nel realizzare un impianto di distribuzione IP, come quello di questa Case History, non risiedono tanto nell’installazione delle componenti hardware perché il protocollo IP, da questo punto di vista, lo semplifica.
Ciò porta anche ad una ridotta manutenzione dell’hardware, tutto segue la logica della razionalità. La vera conoscenza, che fa la differenza, sta proprio nella capacità di configurare i server e gli switch, saper dimensionare la rete per evitare che saturi rapidamente nel tempo; quindi saper prevedere gli sviluppi futuri, di breve e medio periodo. Per sua natura un impianto di questo tipo è predisposto alle evoluzioni, al contrario di un impianto tradizionale che risulta meno flessibile. Quindi, come è già accaduto ad altri settori applicativi l’attenzione si sposta dall’hardware al software e dagli interventi in loco a quelli remoti. Sta proprio in questo aspetto un’altra grande opportunità per l’installatore: la possibilità di gestire l’impianto dovunque si trovi, quindi la possibilità di intervenire rapidamente a costi ridotti, e di offrire servizi come la risintonizzazione dei programmi in tutti i televisori della struttura con grande flessibilità d’intervento.
Si ringraziano per la collaborazione:
Fracarro Radioindustrie – www.fracarro.it
MDS Hospitality – www.mdsnet.eu