I tre istituti di alta formazione per le discipline creative SAE (Milano), IAAD. (Torino) e Accademia Italiana (Roma), parte del network internazionale AD Education, si sono dotati di nuove tecnologie per far fronte a esigenze didattiche in costante evoluzione. Installazione C&C. Soluzioni distribuite da Exertis AV.  


AD Education Italy è la succursale italiana dell’omonimo network internazionale di alta formazione per le discipline creative e artistiche che riunisce 19 scuole e 70 campus in Francia, Italia, Spagna e Germania, per un totale di oltre 35.000 studenti. Le sue tre sedi – SAE a Milano, IAAD. a Torino e Accademia Italiana a Roma – accolgono studenti desiderosi di specializzarsi in ambiti come la produzione audio-video, il design, la moda, la comunicazione visiva e la fotografia. Tutti settori nei quali la tecnologia ha assunto un ruolo sempre più centrale. In ciascuna struttura è stata di recente predisposta una sala polifunzionale destinata alla didattica ma anche a eventi collaterali. Ne parliamo con Federico Forni, IT Manager di IAAD., e con Carlo Marchese e Alessandro Magozzi, rispettivamente coordinatore della divisione Business e Pre Sales/Installer di C&C, l’azienda che ha curato l’installazione.  



La sala polifunzionale del SAE (Milano) durante una sessione didattica. Si nota in particolare l’utilità dei monitor LG installati a metà sala.

La sfida: dotarsi di sale polifunzionali per scopi didattici specifici  

Con Federico Forni proviamo a capire i bisogni alla base degli interventi che hanno interessato le sedi di SAE, IAAD. e Accademia Italiana. «L’esigenza dell’intervento nasce dal SAE Institute, presente in 28 Paesi dei 6 continenti. SAE Institute Europe oggi è parte del gruppo AD Education e SAE Italia, con sede a Milano, ha un’offerta formativa nell’ambito della produzione audio, ma anche in quello cinetelevisivo, dell’animazione 2D/3D, del gaming e del music business. Avevamo la necessità di allestire un’aula magna da sfruttare in particolar modo per contenere due o tre classi teoriche. Anche se le lezioni sul suono si svolgono in aule appositamente strutturate, l’obiettivo era installare dotazioni audio di livello, che garantissero un rendimento in linea con il prestigio della scuola.  

Partendo dalla richiesta di SAE, abbiamo provato con C&C a trovare una modalità di collaborazione che consentisse di realizzare tre aule invece di una sola. La sede di Accademia Italiana a Roma si è da poco spostata in una nuova struttura, per cui avevamo la necessità di creare un’aula magna ex novo. In IAAD. a Torino, invece, l’aula magna era presente, ma era necessario installare un impianto video da aggiungere a quello audio esistente. In generale, Accademia Italiana e IAAD. avevano esigenze più frontali, ma volevamo in ogni caso ambienti future-proof. Per SAE a Milano le dotazioni necessarie erano leggermente diverse perché parliamo di una sala un po’ più grande, soprattutto in lunghezza, e per l’attenzione che in questa scuola viene posta sul suono.  

Con C&C c’è un rapporto di fiducia che dura da anni, perciò è venuto naturale rivolgerci a loro quando è sorta questa esigenza.»  


SAE, Milano. Date le dimensioni della sala e la presenza di colonne al suo interno, non è stato realizzato un impianto audio a pioggia, ma sono stati installati quattro diffusori a parete Yamaha Slim Line Array 8 x 1.5”, di cui due vicino alla parete di testa e due circa a metà sala, lavorando sugli angoli di apertura per limitare la dispersione delle sorgenti acustiche.

La soluzione: tecnologia AV su misura per SAE, IAAD. e Accademia Italiana  

C&C, nata nel 2001 a Bari come azienda retail per il brand Apple – per cui oggi è primo Premium Partner in Europa – è una realtà di più di mille persone, presente in Italia, Francia, Svezia, Finlandia, Estonia e Lettonia con oltre cento negozi. Nel 2012 nasceva la sua divisione Education, mentre lo scorso febbraio 2022 l’azienda si è dotata anche di una divisione Business, coordinata da Carlo Marchese. Proprio lui ci illustra lo scenario nel quale è stato effettuato questo importante intervento. «Con IAAD. e Accademia Italiana abbiamo un rapporto storico. Negli ultimi due anni abbiamo implementato insieme diversi progetti. L’obiettivo di quest’ultimo era dare un’impronta unica a tre sale polifunzionali, per quanto avessero esigenze leggermente diverse. Una mission non semplice per via di budget pre-approvati da rispettare. C&C ha quindi deciso di sponsorizzare parte dell’intervento, così da poter mettere in campo le migliori soluzioni». Tra i sistemisti di C&C, Alessandro Magozzi è colui che si è occupato delle tre sale in questione. 

SAE (Milano) – Vediamo allora nello specifico le loro dotazioni, partendo dalla sede SAE di Milano, che accoglie circa 700 studenti. «Parliamo di un ambiente con superficie rettangolare – 11 metri di larghezza per 16 metri di lunghezza – e soffitto non molto alto, circa 3 metri. Qui la parte audio è stata sviluppata con l’obiettivo di ottenere un’ottima intelligibilità e il massimo della qualità possibile per la riproduzione acustica anche di suoni o sorgenti particolari, considerando la natura del cliente finale, che lavora molto con l’audio. Date le dimensioni della sala e la presenza di colonne al suo interno, la soluzione proposta è particolare: non è stato realizzato un impianto audio a pioggia, ma sono stati installati quattro diffusori a parete Yamaha Slim Line Array 8 x 1.5”, di cui due vicino alla parete di testa e due circa a metà sala. L’angolo di apertura orizzontale è ampio, mentre quello verticale è molto stretto; ciò permette di limitare la dispersione delle sorgenti acustiche e al tempo stesso riduce molto il riverbero. Il risultato è che alla platea l’audio arriva in modo diretto e non di riflesso. C’è anche un subwoofer da 12” che rafforza le frequenze basse.»  

Trattandosi di un’aula didattica, la diffusione audio passa anche dal tavolo relatori. «Sul tavolo abbiamo installato un sistema microfonico da conferenza Bosch CCS 1000, composto da un’unità centrale da cui parte un cavo unico al quale si collegano i microfoni in cascata: due sul tavolo con pulsante per l’attivazione e quattro radiomicrofoni per le persone in sala, di cui due a clip destinati ai relatori che dovessero muoversi dal tavolo e due al pubblico. Abbiamo poi un subwoofer e due monitor audio Yamaha HS5, ottimizzati per far ascoltare a chi siede al tavolo le sorgenti audio nella maniera più limpida possibile. L’esigenza era infatti che il docente, oltre a parlare e far sentire tramite PC i propri contenuti, sentisse l’audio proveniente dalla sala in modo molto pulito, trattandosi di una scuola che lavora in ambito musicale e nella formazione di tecnici. Al tempo stesso, il tutto è gestito da un processore audio digitale Yamaha MTX3 e da due amplificatori da 700 W, in grado di separare i canali destro e sinistro e di gestire nel migliore dei modi anche le frequenze basse. Il processore Yamaha fa da matrice per i suoni, da mixer, da equalizzatore e ottimizza la riproduzione.»  

Tutto l’impianto audio va a confluire in un mixer Yamaha, da cui partono sia gli ingressi sia le uscite di amplificatori e microfoni.  


“L’obiettivo di questo progetto era dare un’impronta unica a tre sale polifunzionali, per quanto avessero esigenze leggermente diverse. – C. Marchese


E per quanto riguarda il video? Sempre Magozzi: «Sono stati creati quattro punti di proiezione per garantire visibilità da ogni angolazione. Il setup video è gestito da una matrice video Comm-Tec 4X4, che riceve il segnale dal o dai computer posizionati nella postazione docente e lo invia a due proiettori LG ProBeam BF60PST. I teli di proiezione sono posizionati ai lati della postazione docente. Il segnale video viene inoltre trasmesso a due monitor LG da 55”, modello 55UQ751C0LF.API, posizionati a metà sala per garantire la visione dei materiali anche agli studenti seduti in fondo all’aula. I monitor sono installati a soffitto tramite multibracket telescopici che consentono ai display di potersi inclinare, considerata l’altezza ridotta dell’ambiente. Le fonti video in ingresso sulla matrice sono i computer in HDMI dei docenti, con la possibilità di averne quattro contemporaneamente».  

Una sfida nella sfida, nella sede SAE di Milano, è stato il cablaggio. «Per coprire la distanza di 20-25 metri dalla matrice ai proiettori sono stati usati cavi HDMI con core in fibra ottica, che permette di trasportare segnali anche ad alte risoluzioni a distanze importanti, senza bisogno di amplificatori o extender. La matrice prende il segnale video dai computer e lo distribuisce verso i videoproiettori e i monitor. In più, per i monitor da 55” la matrice ha in uscita i connettori 10Base-T RJ45 tramite cui, insieme a un cavo Cat 7 UTP, è possibile trasmettere un segnale video da 4K o superiore al posto dell’HDMI. Questo ha reso molto semplice il cablaggio dalla matrice, che è in cima all’aula, passando i cavi – molto lunghi, da 30-35 metri – sopra il controsoffitto e collegandoli al monitor da 55” tramite un converter da 10Base-T in HDMI. Tutti i cavi sono confluiti in un piccolo rack vicino al tavolo relatori.» 


SAE, Milano. Sul tavolo relatori sono stati installati un sistema microfonico da conferenza Bosch CCS 1000, composto da un’unità centrale da cui parte un cavo unico al quale si collegano i microfoni in cascata: due sul tavolo con pulsante per l’attivazione e quattro radiomicrofoni per le persone in sala.

IAAD. (Torino) – Facciamo un salto in Piemonte per parlare della sala allestita presso IAAD. – Istituto d’Arte Applicata e Design –, uno dei principali poli di educazione e alta formazione in Italia e in Europa nell’ambito del design, con un’offerta formativa post-diploma composta da 7 corsi triennali, a cui si aggiungono Master, corsi di specializzazione e percorsi formativi per professionisti/e.  

Sempre Magozzi: «In questo caso, l’impianto audio esisteva già ed è stata implementata la funzione video, installando: un unico videoproiettore; uno schermo motorizzato da 350 x 197 cm; tre gruppi di prese Bachmann (con ingresso HDMI, ingresso microfonico XLR, pulsante per attivare la postazione e alimentazione 230 V); una matrice Comm-Tec 4×4; uno scaler switcher multiviewer Comm-Tec UP-41TS posizionato sotto il tavolo per raccogliere i segnali del tavolo stesso e inviarli alla videoproiezione. Questo device consente di collegare in ingresso fino a quattro dispositivi in HDMI e DVI e di splittarli su un unico schermo, creando finestre e assegnandole ai vari computer. La funzione della matrice è di de-embedding, ovvero separare su cavi diversi l’audio e il video per poterli trattare in modo diverso, amplificando l’audio.» 


La parte audio è stata sviluppata con l’obiettivo di ottenere un’ottima intelligibilità e il massimo qualitativo per la riproduzione acustica, dato che il cliente finale lavora molto con l’audio – A. Magozzi


Accademia Italiana (Roma) – Da ultimo, ma non per importanza, vediamo come si è intervenuti nella sede di Accademia Italiana a Roma, una nuovissima costruzione in cui la scuola si è insediata nel luglio del 2023. Il nuovo campus sorge all’interno dell’ex-dogana ferroviaria in Via Dello Scalo San Lorenzo, un complesso edilizio del 1925 la cui riqualificazione è stata portata avanti grazie alla partnership tra la catena olandese The Social Hub e Accademia Italiana, con l’obiettivo di ospitare il primo campus dedicato al design in Italia. Il progetto di interior design è stato realizzato grazie anche alla co-progettazione degli spazi con gli studenti di Accademia Italiana. «Trattandosi di una struttura nuova – ci dice Alessandro Magozzi –, per l’audio ho potuto definire personalmente il cablaggio, concordando gli interventi con gli elettricisti incaricati. A muro è stato installato un videoproiettore con ottica corta, a cui si aggiungono un armadio rack, due diffusori line array Yamaha da 16” con staffe a parete snodabili pilotati da un subwoofer Yamaha da 12” per amplificare le frequenze basse. Questa caratteristica è particolarmente importante perché la sala ha un soffitto molto alto e il rischio di riverbero era elevato. C’è poi un amplificatore Yamaha da 500 W, una matrice 4×4 – che consente di poter integrare in futuro anche altre sorgenti o altri device per la riproduzione – e uno scaler identico a quello di Torino, sempre installato sotto il tavolo relatori. Inoltre, anche qui sul tavolo abbiamo tre gruppi di prese Bachmann, che raccolgono i segnali microfonici o di eventuali computer. In questa sala non ci sono monitor perché non c’erano difficoltà nel vedere le immagini proiettate ma anche perché, data l’altezza del soffitto – quasi 6 metri –, non sarebbe stato facile installarli. Per la platea sono stati invece previsti dei microfoni a gelato.»  


Una visione d’insieme della nuovissima sala polifunzionale nella sede di Accademia Italiana a Roma. Si notano i diffusori line array Yamaha.

AD Education Italy: un’evoluzione apprezzata  

Torniamo da Federico Forni per un commento sul lavoro realizzato da C&C. «Non essendo specializzato nel campo dell’audio-video ma occupandomi più di IT, mi sono affidato a loro per la scelta delle dotazioni adatte. C’è grande soddisfazione per il lavoro fatto, che ha richiesto anche pazienza: l’aula magna di SAE è stata ricavata in uno spazio che prima ospitava uffici, perciò C&C ha dovuto interagire anche con muratori ed elettricisti, venendo incontro alle nostre esigenze. Gli impianti sono attivi da un paio di mesi e ad oggi tutto va bene. I marchi usati garantiscono una qualità audio ottimale, aspetto della massima importanza dato il livello della formazione erogata.»


L’aula magna di IAAD. a Torino. In questo caso, l’impianto audio esisteva già ed è stata implementata la funzione video, installando: un videoproiettore; uno schermo motorizzato; tre gruppi di prese Bachmann; una matrice Comm-Tec 4×4; uno scaler switcher multiviewer Comm-Tec UP-41TS.

Persone intervistate

Federico Forni,

IT Manager di IAAD

Carlo Marchese,

coordinatore della divisione Business di C&C

Alessandro Magozzi,

Pre Sales/Installer di C&C


Link utili

ad-education.com | cec.com | exertisproav.it