Aeroporti, Case Study, Dexon, Exertis AV

Aeroporto di Milano – Bergamo: nuove control room evolute

Allestimento tecnologico di due fra gli ambienti più importanti dell’aeroporto di Bergamo: la Control Room di Sicurezza e la Sala Operativa della Polizia di Stato. Una progettazione evoluta per la sicurezza, il controllo e la videosorveglianza dell’intero scalo aeroportuale. 


Nei case study sviluppati da Sistemi Integrati, quando ci è concesso di accedere agli ambienti aeroportuali per descrivere lo sviluppo di progetti di prestigio è sempre un’occasione singolare. In questo caso, ci troviamo in uno degli scali aeroportuali più trafficati d’Italia, l’aeroporto Milano – Bergamo, terzo scalo nazionale per traffico passeggeri dopo i due hub di Fiumicino e Malpensa, con un movimento di quasi 14 milioni persone l’anno, collegato con 131 destinazioni in 39 Paesi. Si tratta di uno degli aeroporti che ha sempre puntato sull’efficienza dei servizi a tal punto che nelle rilevazioni effettuate da ACI World, l’associazione mondiale degli aeroporti, ha registrato un graduale incremento dei già alti livelli di apprezzamento per la qualità dei servizi e degli spazi, vedendosi attribuito un grado di soddisfazione globale di 4,5 (su un massimo di 5) contro un valore medio mondiale di 4,3 e un valore medio europeo e italiano di 4,1. Nel corso degli anni, l’aeroporto si è dotato delle infrastrutture di servizio e delle capacità tecniche e operative per adempiere alla funzione strategica di anello di collegamento tra il territorio e le direttrici di mobilità nazionali ed europee, a loro volta connesse al resto del mondo. E il nuovo Piano di Sviluppo Aeroportuale all’anno 2030 prevede investimenti per 450 milioni.


Nei sistemi di sicurezza dell’aeroporto nulla può essere lasciato al caso e tutti gli impianti sono stati progettati per restituire la massima sicurezza allo scalo – S. Lecchi


Uno scorcio della Control Room di Sicurezza. A colpo d’occhio, gli addetti alla sicurezza possono monitorare tutti gli ambienti sensibili dell’aeroporto.

Control Room di Sicurezza, strategica e indispensabile: un must per un aeroporto

In un contesto così importante, la componente legata alla videosorveglianza e alla sicurezza è uno degli elementi principali da prendere in considerazione e, in tal senso, ci sono degli ambienti che ricoprono un ruolo fondamentale all’interno di un aeroporto. Lo sa bene la SACBO, Società per l’Aeroporto Civile di Bergamo-Orio al Serio che gestisce l’aeroporto, che di recente ha deciso di dare spazio alla progettazione dei nuovi impianti tecnologici di due sale cruciali di questo scalo aeroportuale: la Control Room di Sicurezza e la Sala Operativa della Polizia di Stato. Un progetto che abbiamo ripercorso insieme a Simone Lecchi, professionista che da 15 anni lavora nei Sistemi Informativi, Unità Assistenza Informatica Impianti Speciali e Rete Dati di SACBO, e Daniel Battistello, Project Manager di Sangio Sound, system integrator che dal 1984 progetta e realizza sistemi tecnologicamente avanzati e personalizzati di natura aziendale, congressuale, didattica, di spettacolo o residenziale. «Un must per un aeroporto di questa portata è senza dubbio la sicurezza – ci dice subito Simone Lecchi. Dopo tanti anni, abbiamo deciso di dotarci di nuovi strumenti tecnologici, per rendere ancora più efficienti i processi di controllo e monitoraggio di tutto ciò che gravita attorno all’area dello scalo aeroportuale. In questi casi, la Control Room di Sicurezza risulta essere non solo uno degli elementi indispensabili, ma anche uno strumento strategico in attività di questo tipo». 


Sala Operativa della Polizia di Stato, videowall 5×2. Alcuni dei monitor presenti in sala possono essere adibiti per avviare delle videoconferenze o vedere in real time le news del momento.

Progettazione future proof, controllo accessi e monitoraggio flussi passeggeri: operative oltre 700 telecamere  

«Nel computo totale dei sistemi di sicurezza dell’aeroporto di Milano-Bergamo – prosegue Simone Lecchi – nulla può essere lasciato al caso e tutti gli impianti sono progettati per generare un intreccio di informazioni utili alla sicurezza dello scalo: parliamo di controllo accessi, monitoraggio dei flussi dei passeggeri in aerostazione, sistemi di ispezione delle uscite di emergenza, sistema radar antintrusione per il controllo perimetrale, ecc. Complessivamente il sistema di videosorveglianza contempla oltre 700 telecamere Full HD distribuite in tutta l’area del terminal e alcune PTZ installate sui piazzali degli aeromobili per visualizzare i dettagli in fase di partenza e arrivo. Era dunque doveroso concepire una nuova control room, dove far confluire le informazioni provenienti da ciascun impianto, che fosse strutturata in modo ridondato e che presentasse dei sistemi sicuramente articolati, ma semplici da utilizzare. La ridondanza e la continuità sono due aspetti fondamentali richiesti in fase di progettazione, la sicurezza non può prescindere da queste due caratteristiche». 

Le configurazioni della Control Room di Sicurezza e della Sala Operativa della Polizia di Stato sono future proof, consentono quindi di poter espandere il sistema anche in modo importante negli anni a venire. Sempre in ottica di pronto intervento, è possibile collegarsi da remoto ai dispositivi in sala per far fronte a qualsiasi problematica. Quella dell’immediatezza d’intervento è una caratteristica che Simone Lecchi gradisce approfondire: «Già in fase di stesura della gara abbiamo previsto la voce legata alla manutenzione ordinaria e straordinaria, con reperibilità dei tecnici 24×7, tutto l’anno, e interventi tempestivi in caso di necessità. Anche se tutto è controllabile in rete, con tempi di intervento letteralmente abbattuti, abbiamo attivato dei contatti telefonici dedicati esclusivamente a questo servizio». 

Ma andiamo a vedere da vicino come opera la sala e soffermiamoci nella descrizione del dispositivo che rappresenta il cuore della progettazione: la matrice Dexon DVP 400. 


Control Room di Sicurezza. Uno dei vantaggi del sistema installato è dato dalla possibilità di creare, con l’ausilio di qualsiasi pc collegato, diversi layout, da richiamare a piacimento. È possibile anche schedulare dei layout in loop, da gestire come una sorta di playlist di finestre video.

Sale intercambiabili in termini di allestimento tecnologico: entrambi i sistemi ridondati  

La Control Room di Sicurezza e la Sala Operativa della Polizia di Stato sono state concepite per lavorare in modo autonomo. La predisposizione progettuale delle due sale, però, è identica e questo restituisce una sorta di doppia ridondanza al sistema, come ci spiega Simone Lecchi: «Vista la bontà progettuale del sistema installato nella Control Room di Sicurezza, abbiamo optato per realizzare una sorta di impianto configurato in un modo simile anche per la Sala Operativa della Polizia di Stato. Come è facile immaginare, il motivo è duplice: da una parte è stata replicata una progettazione valida e altamente operativa, dall’altra l’impiego dei medesimi dispositivi in una seconda sala consente di far fronte in modo certo e celere a qualsiasi eventualità. In circostanze di estrema emergenza, in caso di avaria di una o più macchine, è possibile utilizzare i dispositivi presenti nell’altra sala. Nello specifico, ci riferiamo ai processori video Dexon DVP 400 che dialogano costantemente con i videowall presenti nelle sale e consentono il corretto smistamento dei segnali provenienti da tutti gli impianti di sicurezza. In sostanza: in casi di emergenza, la Control Room e la Sala Operativa della Polizia di Stato sono intercambiabili. La Control Room presenta un videowall 6×2, pensato in modo multimediale, intercambiabile, mo­dificabile in base all’evento, alla condizione, alla giornata e alla situazione operativa. In più, proprio per evitare qualsiasi interruzione di servizio, abbiamo deciso preventivamente di rifornirci anche di alcuni pezzi di ricambio in caso di qualche avaria. E il bello di questi processori video Dexon è la possibilità di fare uno swap a caldo delle schede, pertanto rappresentano la soluzione ideale da inserire in ambienti delicati come questi, oltretutto con una qualità prezzo veramente favorevole. Tutto deve funzionare in modo impeccabile, senza alcun intoppo – conclude Simone Lecchi. Oggi, se scatta un allarme, tendenzialmente il sistema apre un pop up legato alla telecamera di riferimento e fa visualizzare la registrazione qualche secondo prima dell’evento in live, consentendo alla guardia di sicurezza di rendersi conto della situazione e intervenire».   


La configurazione dell’impianto è future proof, sempre pronta a soddisfare le esigenze di un aeroporto che presenta una struttura in continua evoluzione – D. Battistello


Tutti i sistemi di sicurezza a monitor, con immagini 4K

«Dopo diverse collaborazioni all’attivo, il rapporto con SACBO oggi è consolidato – ci dice dal canto suo Daniel Battistello di Sangio Sound. L’aeroporto presenta una struttura in continua evoluzione, con investimenti annuali che prevedono la dotazione di tecnologia evoluta, come nel caso della progettazione delle due control room. Una volta terminati i briefing con SACBO e preso nota di tutte le necessità operative, abbiamo dato vita ad un progetto altamente funzionale, allo stesso tempo facile da gestire. La sala è stata allestita con diversi videowall per un controllo totale, unitamente a diffusori audio per gli allarmi. Oltre alle telecamere, l’im­pianto incrocia le informazioni provenien­ti anche da un sistema radar, che lavora a copertura di tutto l’aeroporto: a monitor, l’addetto alla sicurezza vede un’immagine satellitare sulla qua­le vengono sovrapposte le informazioni del sistema radar. L’indicazione viene fatta con estrema precisione, nel senso che quando viene segnalato un oggetto il sistema è in grado di specificarne anche la natura: aerei, automobile, bus, persona, animale, ecc. Il terminale video principale della control room è un videowall 6×2, predisposto con segnali raggruppati a moduli di 2×2, che consente di splittare il segnale 4K su 4 monitor. Un’operazione che permette di fare un pixel to pixel su tutta la superficie del videowall e raggiungere la qualità massima ottenibile, con le immagini definite dappertutto».


Lo schema a blocchi della Control Room, dotata di videowall 6×2. I processori video Dexon DVP 400 ricevono i segnali tramite cavi HDMI e li instradano ai trasmettitori che, tramite HDBaseT, arrivano ai ricevitori in prossimità del videowall; l’ultimo passaggio è dedicato alla ricezione dei segnali da parte del videowall tramite Displayport. I processori installati sono due per restituire ridondanza a un sistema che ricopre un ruolo molto delicato, trattandosi di una control room aeroportuale.

Sistema con tecnologia d’accesso KVM over IP: intervento immediato con l’ausilio di qualsiasi pc 

«Tutto passa dal processore Dexon DVP 400, cruciale in questo impianto – spiega Battistello. Oltre a raccordare tutti i segnali provenienti dai vari impianti, ci consente di operare in totale libertà dal punto di vista grafico sui videowall e collocare le finestre di controllo a nostro piacere. In più, abbiamo optato per la tecnologia d’accesso KVM over IP che permette all’operatore, senza alcun software installato, di intervenire con una semplice combinazione di tasti utilizzando il proprio pc e prendere immediatamente il controllo della situazione. Sono due i processori presenti in ciascuna sala e ognuno presenta una doppia scheda di rete e alimentazione ridondata. Se emerge una situazione di fault video sull’ingresso di una macchina in uso, il sistema pratica automaticamente lo switch dal dispositivo in uso a quello di backup. Il tempo di cambio è pressoché istantaneo, l’operatore non se ne rende nemmeno conto, se non grazie ad un pop up che appare sul touchscreen che rileva la presenza di un’anomalia nella macchina principale. A questo punto, veniamo contattati per risolvere il problema. Per l’aeroporto, infatti, garantiamo un servizio di supporto h24, 365 giorni l’anno. Essendo la Control Room di Sicurezza di uno degli scali più trafficati d’Italia, i responsabili devono scongiurare l’ipotesi di un blocco. Pertanto: servizio ridondato, numero di cellulare dedicato e pronto intervento in qualsiasi momento, giorno e notte. Non solo, abbiamo il vantaggio di operare in uffici che distano solo qualche km dall’aeroporto, pertanto in pochi minuti siamo operativi sul posto in caso di necessità. Una condizione che rappresentata un vantaggio notevole per la nostra azienda così come per lo stesso aeroporto».


Il dispositivo che raccorda e gestisce i segnali di tutti gli impianti di videosorveglianza e sicurezza dell’aeroporto è il processore video Dexon DVP 400. Ne sono stati previsti quattro: due per la Control Room di Sicurezza e due per la Sala Operativa della Polizia di Stato, con approvvigionamento anche dei pezzi di ricambio più sensibili, custoditi all’interno delle sale, per garantire una continuità di servizio.

Procedure e tempistiche d’installazione 

A conclusione, Daniel Battistello ci spiega quali passaggi hanno portato alla consegna del progetto: «Solitamente, una volta acquisita la commessa, noi prepariamo al cliente un layout della stanza raffigurante il posizionamento di tutti gli oggetti e alleghiamo una tabella cavi esemplificativa per gli elettricisti. In questo caso, una volta predisposti i cavi secondo le nostre indicazioni, il tempo impiegato per l’allestimento e la cablatura di tutti i dispositivi è stato di una settimana.Un’ulteriore settimana è stata dedicata alla programmazione e configurazione dei vari layout, in presenza anche dei professionisti di SACBO».


IL CUORE DEL SISTEMA: PROCESSORE VIDEO DEXON DVP 400 
Il carico di responsabilità maggiore dell’impianto passa dalla matrice Dexon DVP 400: è un processore grafico che permette di avere diverse schede in ingresso e in uscita, quindi è possibile configurare la macchina al meglio a seconda delle esigenze. Una soluzione che integra processore video, matrice di routing e matrice di presentazione in un unico chassis. DVP400 gestisce qualsiasi segnale standard del settore fino a 4K, inclusi gli spazi colore RGB o YUV 4:2:2 e 4:4:4. Inoltre, consente di controllare un dispositivo da remoto con una connessione LAN tramite TCP/IP. La gestione integrata dell’HDCP, il ridimensionamento illimitato e gli svariati effetti video rendono il prodotto la soluzione all-in-one. L’interfaccia utente professionale basata sul web può essere utilizzata per gestire questo dispositivo e i segnali I/O. Con semplici operazioni di trascinamento della selezione, è possibile avviare servizi video, gestire la commutazione a matrice, pilotare i videowall, gestire l’incorporamento audio e la matrice audio interna indipendente dal video.


Persone intervistate

Simone Lecchi
Sistemi Informativi, Unità Assistenza Informatica Impianti Speciali e Rete Dati
SACBO

Daniel Battistello
Project Manager
Sangio Sound


Link utili

Aeroporto di Milano-Bergamo | Sangio Sound | Exertis Pro AV

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