La tecnologia fotocatalitica integrata nel purificatore AiroDoctor è in grado di ridurre fino al 99,9% i virus, compreso il SARS-CoV-2, i batteri e gli odori dall’aria, come certificato da importanti istituti di ricerca. Non emette sostanze dannose per la salute, come il cloro e l’ozono.
Fino all’inizio del 2020 la qualità dell’aria rappresentava un valore importante (ad esempio per chi soffre di allergie) ma non veniva percepito così importante da tutti. Con l’arrivo la pandemia si è innescato un cambiamento: la qualità dell’aria, in quanto potenziale veicolo della diffusione del Covid-19, è diventato un argomento di primo piano.
AiroDoctor integra 4 filtri e si distingue per l’innovativo filtro fotocatalitico UV-Led, efficace per eliminare definitivamente i virus.
AiroDoctor: come funziona
La struttura filtrante di AiroDoctor è composta da quattro elementi:
– Prefiltro. Ha il compito di ‘fermare’ gli elementi inquinanti di dimensioni più grandi, quelli visibili a occhio nudo come capelli (50÷70 µm), polvere (10 µm), sporco e frammenti di pelle;
– Filtro ai carboni attivi. Questo filtro è efficace contro le impurità, gli odori sgradevoli e nocivi e garantisce due azioni: a livello meccanico blocca le particelle più piccole mentre a livello chimico il carbonio attraverso processi di ossidazione riduce, assorbe e converte gas nocivi quali l’ozono e il cloro.
– filtro HEPA H13, il cosiddetto filtro antiparticolato, trattiene particelle quali, ad esempio, polveri sottili (PM2,5), batteri, pollini, uova e feci di acari, spore di muffe e amianto. Le particelle rimangono imprigionate nella fitta trama in fibra di vetro, la cui superficie di azione aumenta significativamente grazie alle numerose piegature.
– Fotocatalizzatore UV Led. La fotocatalisi è una reazione chimica innescata dalla luce. I radicali liberi generati agiscono come potenti ossidanti in grado di decomporre i materiali organici in prossimità del catalizzatore illuminato dalla luce UV.
È stato scelto il catalizzatore più attivo, l’ossido di titanio (TiO2), e Led capaci di generare esclusivamente lo spettro luminoso necessario (UV-A). Questo filtro presenta piccole sfere porose in biossido di titanio che trattengono le sostanze nocive e aumentano il tempo di circolazione dell’aria all’interno dell’unità, incrementano così la quantità di inquinanti a contatto con le sfere stesse.
I punti di forza di AiroDoctor
Prima di passare ai rapporti ufficiali e alle certificazioni ottenute da istituti di ricerca giapponesi e coreani, ecco un elenco per punti dei vantaggi offerti da AiroDoctor:
– filtra virus, germi e batteri, senza rilasciare sostanze dannose;
– è sicuro per persone, animali e oggetti;
– filtra polveri sottili, gas nocivi e composti organici volatili (COV);
– elimina cattivi odori come il fumo e gli odori degli animali;
– trattiene gli allergeni, come i pollini, le spore delle muffe (microfiti) o i derivati da animali e acari.
– richiede una manutenzione minima.
AiroDoctor: i rapporti ufficiali e le certificazioni ottenute
Il purificatore AiroDoctor ha ottenuto le seguenti certificazioni:
– KC, Certificazione elettrica;
– KC, Certificazione di sicurezza;
– Korea Electronics & Technology Institute, Ozono, Formaldeide, Ossido di etilene, Acido acedito, Toluene;
– CE, TÜV, Dichiarazione di conformità.
Inoltre, è stato sottoposto a test di laboratorio in due istituti orientali: il giapponese The Kisato Institute of Medical Research e il coreano KICT – Korean Institute of Civil Engineering and Building Technology. L’Istituto giapponese ha certificato, con test eseguiti con indicatore E. Coli, indicatore MRSA e indicatore Influenza A, un tasso di eliminazione di virus e batteri in sospensione del 99,9%. L’Istituto coreano KICT ha certificato l’eliminazione del 99,9% del virus SARS-CoV-2, dei batteri E.coli e Salmonella, Rota-Virus, Noro-Virus, Batteriofago MS-2, Influenza A.
Infine, il Korea Electronics & Technology Institute, ha certificato l’efficacia nella riduzione di formaldeide (HCHO), ammoniaca (NH3), ossido di etilene (C2H4O), acido acetico (CH3COOH), toluene (C7H8). Infine, i test non hanno rilevato presenza di ozono. ■
