Nella sede milanese di Assolombarda si respira operosità, attivismo e ricerca di innovazione, una filosofia ben riassunta dal motto ‘Mai smettere di pedalare’, frase di Giorgio Squinzi scritta fuori dall’auditorium a lui dedicato. Raccontiamo perché questa realtà che ospita eccellenze, e pretende eccellenza anche in campo tecnologico, ha scelto di installare monitor Sharp in tutti gli spazi congressuali.
Realizzato dal system integrator Primaproject durante i mesi di pandemia, ma pianificato già prima dell’emergenza sanitaria, l’ammodernamento di tutti gli spazi congressuali della sede milanese di Assolombarda, l’associazione delle imprese che operano nelle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza, Pavia, è stato un intervento preciso e approfondito, affrontato con la piena consapevolezza – sia da parte del committente che dell’installatore – di quanto un centro come quello di via Pantano, nel cuore di Milano, abbia il dovere di essere sempre tecnologicamente all’avanguardia.
Sono sei gli ambienti interessati dall’intervento: sale polifunzionali di diverse dimensioni, in grado di ospitare eventi e congressi sia in presenza che da remoto, anche in chiave ibrida, fondamentale durante i difficili mesi di pandemia, per fare in modo che i lavori dell’Associazione non si fermassero. Tutti questi ambienti ospitano dei monitor Sharp: dal maestoso Auditorium intitolato a Giorgio Squinzi – noto imprenditore, ex presidente di Confindustria, Mapei e Sassuolo Calcio – fino all’interessantissima novità rappresentata dalla Sala Erba, che ospita uno studio televisivo con chroma key per riprese professionali. Tutti gli spazi sono stati arricchiti con monitor Sharp ad alte prestazioni, sia per definizione (Ultra HD-4K) che per qualità colorimetrica, vero e proprio punto di forza delle soluzioni Sharp. Abbiamo incontrato, per parlare di questo avveniristico centro congressi, la Sales Director di Assolombarda Servizi, Alessandra Scipioni, e l’AD di Primaproject, Roberto Callegari.
La sfida: mantenere ‘future proof’ il centro convegni di via Pantano
Rinnovare un impianto esistente, migliorarlo e renderlo performante e future proof, è una sorta di eterna sfida per gli integratori. Nel caso del centro convegni di Assolombarda, questo obiettivo è particolarmente sentito; ce lo racconta Alessandra Scipioni: «Da qui passano politici, rappresentanti delle istituzioni, imprenditori. Si tratta di un luogo che ha bisogno di tecnologie sempre all’avanguardia, perché è frequentato da persone che sono sempre un passo avanti. Sotto questo aspetto, la nostra mission, nel corso degli anni, si può riassumere così: essere sempre tecnologicamente evoluti».
Roberto Callegari conferma, e rilancia: «La sfida era collegare fra di loro in audio e in video tutte le sale, pensandole come se fosse una sala unica. L’infrastruttura di cablaggio è molto complessa, basata su fibra ottica, per i collegamenti più lunghi, e Cat 6a per le sale sullo stesso piano. Tutti gli ambienti hanno un grande traffico di segnali in ingresso e in uscita. Abbiamo lavorato in AV-over-IP, creando un network dedicato che ha semplificato la gestione dei segnali, attrezzando ogni sala importante con una regia dedicata ma costruendo anche una sala regia principale, che è quella dell’Auditorium, dalla quale è possibile governare l’intero sistema».
Proprio questa interconnessione delle varie sale è l’elemento di maggiore originalità e, alla luce delle esigenze nate in tempo di pandemia, anche l’elemento che si è rivelato più importante per consentire al centro congressi un’operatività continua.
«L’esigenza di distanziamento sociale probabilmente non verrà meno tanto presto – afferma Alessandra Scipioni – Collegare le sale ci permette di superare le limitazioni imposte dalla pandemia pur organizzando convegni in totale sicurezza, senza rinunce».
Anche la tecnologia video di ogni sala è stata profondamente rinnovata, per rendere ancora più fruibili gli eventi, soprattutto in chiave ibrida. «In questi spazi si parla di futuro e innovazione – commenta ancora Scipioni – Le tecnologie devono offrire ai dibattiti un supporto sempre di prim’ordine, è fondamentale». E qui entrano in gioco i monitor Sharp e la straordinaria qualità dell’immagine che offrono.
“Questa è la casa degli imprenditori, un luogo in cui ogni traguardo raggiunto porta nuovi obiettivi, ogni idea apre a nuove visioni. – A. Scipioni
La soluzione: AV-over-IP e una dotazione di monitor di altissima qualità
In ogni sala – è una sorta di minimo comun denominatore – figura almeno un monitor Sharp 4K di grandi dimensioni e di ultima generazione, a supporto della proiezione. In una sala regia si aggiunge – lo approfondiamo nel box dedicato – un monitor Sharp utilizzato per visualizzare in modalità mosaico i segnali provenienti dalle camere PTZ.
Procediamo con ordine, partendo dalle parole di Alessandra Scipioni: «Un asset fondamentale di questo centro congressi è che negli anni ha saputo investire sull’essere flessibile e duttile. Anni fa avevamo delle sale convegni ‘classiche’, a seduta fissa; poi sono nate configurazioni differenti, ad esempio sale con sedie fisse e tavoli mobili, o con disposizione a ferro di cavallo, eccetera. Oggi tutte le sale e l’intera struttura di Assolombarda è flessibile perché le sale sono riconfigurabili e perché nella sede si possono creare ambienti virtuali unendo i diversi spazi e andare così incontro alle più varie esigenze».
Entriamo nel merito e vediamo come sono stati utilizzati i monitor Sharp nei diversi ambienti, a partire da quello più grande.
Auditorium Giorgio Squinzi – Coi suoi 400 posti, l’Auditorium è la più importante sala di Assolombarda. In appoggio alla videoproiezione ci sono due monitor Sharp 4K PN-HW-751 da 75” posizionati ai lati, utilizzabili per riprodurre lo stesso contributo della proiezione oppure, contenuti specifici, per esempio in caso di videoconferenze, i volti dei partecipanti da remoto, in modo che chi è in sala abbia una percezione chiara di tutto ciò che accade. I contributi audiovisivi possono essere scelti e inviati dalla regia: personale ridotto, a livello numerico, può facilmente controllare l’intero sistema. Un altro monitor – modello PN-HW-431 da 43” – con le stesse funzioni è stato installato nella parte della sala riservata ai giornalisti, posta a lato del tavolo dei relatori. Infine, un quarto monitor Sharp, motorizzato, è collocato a scomparsa nel pavimento, di fronte al tavolo. Questo monitor, quando viene attivato, serve a mostrare ai relatori i contributi che vanno in proiezione senza costringerli a voltarsi, ma permettendo anzi a chi parla di restare rivolto verso la platea.
Sala Erba – Merita particolare attenzione il rifacimento di questa sala, precedentemente utilizzata per corsi di formazione o come appoggio per la stampa negli eventi a carattere nazionale. «Nell’ultimo aggiornamento – dice Alessandra Scipioni – l’abbiamo pensata invece come ambiente tecnologicamente attrezzato per registrare interviste, anche su chroma key, o per realizzare webinar, perché i modi di comunicare e fare formazione sono cambiati, durante la pandemia». Nella Sala Erba, dunque, il monitor Sharp PN-HW-431 da 43” viene utilizzato a favore dei relatori come prompter, per vedere contributi e slide mentre vengono ripresi, anche su green screen, per registrazioni o dirette streaming.
Le altre sale – Il Foyer, la Sala Falck, la Sala Bracco e la Sala Meregalli condividono le caratteristiche-chiave di questa installazione: ciascuna è munita di una regia dedicata, ma sono altresì controllabili dalla regia centrale dell’Auditorium; in ogni sala figurano uno o due monitor Sharp serie PN-HW da 65” o da 55”, dunque di notevoli dimensioni, a supporto della proiezione e a completamento della dotazione tecnologica. I monitor a disposizione nelle sale, gioverà ricordarlo, non sono importanti soltanto in caso di evento in presenza – per garantire una migliore visibilità dei contenuti – ma anche in caso di eventi a distanza, quando i relatori sono collegati da remoto, e in caso di eventi ‘estesi’, quando le diverse sale diventano cioè un unico ambiente virtuale.
“La elevata qualità colorimetrica dei monitor Sharp ci ha consentito di poterli utilizzare anche in sala regia, dove la fedeltà dei colori deve essere assoluta – Roberto Callegari
Tecnologia visibile ma non invadente, per un centro congressi flessibile al 100%
Iniziata ad aprile 2020, l’installazione ha richiesto circa un anno di lavoro, ma le sale potevano essere utilizzate man mano che venivano ultimate, il che ha consentito ad Assolombarda di organizzare molti convegni anche durante la pandemia.
La configurazione AV-over-IP è stata realizzata con cablaggio in fibra ottica per distribuire i segnali sui vari piani. Le sale che si trovano sullo stesso piano sono invece collegate con cavo Cat 6a schermato.
La funzionalità del nuovo sistema di sale interconnesse, con monitoria completamente rinnovata, ha già avuto diverse occasioni di utilizzo, anche a causa della pandemia, che ha costretto a ripensare il concetto stesso di convegno. L’esempio migliore è quello delle ultime riunioni di Consiglio di Confindustria, durante le quali gli imprenditori hanno potuto esprimere il loro voto in modalità digitale, collegati a distanza eppure tutti ugualmente (e idealmente) ‘riuniti’ nella sede di via Pantano, a Milano.
Appare dunque perfettamente comprensibile l’orgoglio espresso da Alessandra Scipioni quando afferma: «Ci siamo fatti trovare pronti a gestire le nuove sfide imposte dalla pandemia, e i collegamenti digitali divenuti all’ordine del giorno, che saranno il lascito di questo anno di Covid – dice Scipioni, che ricorda poi un ulteriore motivo di orgoglio – Nei nostri spazi la tecnologia è visibile ma non invadente, integrata com’è nella struttura. Abbiamo sale di dimensioni e funzionalità differenti, con soluzioni e configurazioni adatte a tutte le necessità. Dopo ogni convegno, riceviamo e-mail di complimenti per l’assistenza ricevuta e per il livello tecnologico del servizio e della struttura; questo vale più di ogni altra considerazione». ■
PERCHÈ SHARP ANCHE IN REGIA?
Uno dei temi più interessanti di questa installazione è la presenza di un monitor Sharp anche in sala regia, nella fattispecie un modello 4K PN-HW501 da 50”. Questo monitor viene utilizzato in funzione multiview come monitor di controllo dei segnali video provenienti dai mixer.
Perché questa scelta? Ce lo spiega Roberto Callegari: «A determinare la scelta è stata la qualità colorimetrica dei monitor Sharp, che consente di utilizzarli per controllare i segnali delle telecamere. Infatti, una volta calibrato il bianco sulle telecamere, se in regia ci sono monitor che non offrono una colorimetria fedele, non si avrà un risultato soddisfacente. L’elevata qualità Sharp ci ha spinti a proporre questa soluzione, in sé non usuale».
Dunque, la qualità cromatica dei monitor serie PN-HW, con campionamento colore da 10bit e rapporto di contrasto 4.000:1, unita alla tradizionale affidabilità Sharp, è stata decisiva nella scelta dell’integratore anche per la sala regia, dove solitamente, per il monitoraggio delle sorgenti, si preferiscono configurazioni con diversi monitor di dimensioni ridotte invece di un unico display di grande formato. Un indubbio successo per il marchio Sharp.
Link utili
assolombarda.it | primaproject.com | sharp.it
Persone intervistate
Alessandra Scipioni, Sales Director, Assolombarda Servizi
Roberto Callegari, AD, Primaproject