Case Study, Fracarro, Residenziale, TV Digitale

Bosco Verticale: impianto di ricezione TV in fibra ottica, a prova di futuro


L’installazione serve 5 diversi edifici, alti fino a 27 piani. Tutte le antenne sono installate sul tetto di un solo edificio; attraverso la centrale di testa i segnali raggiungono il piano sotterraneo da dove inizia la distribuzione, a prova di futuro.

Il complesso Bosco Verticale è riconosciuto a livello internazionale come una soluzione architettonica di elevato pregio, progettata e realizzata con attenzioni uniche e particolari, riferite alla qualità dei servizi e delle soluzioni tecnologiche. Lo scorso anno si è aggiudicato un premio prestigioso: l’International Highrise Awards 2014 come edificio alto più bello del mondo, selezionato tra 800 grattacieli di tutti i continenti.
In effetti, il nucleo Bosco Verticale è parte del complesso denominato ‘Residenze Porta Nuova’, che ha modificato lo skyline della città. È racchiuso fra Via Federico Confalonieri e Via Gaetano de Castilla, elemento del più ampio sviluppo urbanistico di tutta l’area di Milano inserita nell’area ‘Varesine – Garibaldi’.

Il complesso Residenze Porta Nuova – Bosco Verticale è costituito da tre blocchi distinti:
– un primo blocco a uso residenziale, composto dalle due torri Bosco Verticale di 19 e 27 piani (edifici D e E);
– un secondo blocco ad uso residenziale, che comprende tre palazzine di 4-5 piani (edifici B1, B2 e B3);
– un terzo blocco ad uso commerciale – uffici, rappresentato da una torre di 11 piani (blocco C, plant di Google Italia).


L’impianto di ricezione TV

«Il lavoro nel suo complesso è stato progettato da Fracarro e realizzato da Globalcom Srl di Sante Campanella e da AllSystems di Gianluca Greco – commenta Andrea Verri, funzionario di vendita Fracarro area nord-ovest. L’intero complesso – prosegue Andrea – non prevede servizi condivisi: quindi ciascun edificio è dotato di impianti autonomi. Inizialmente, anche l’impianto di ricezione TV era stato progettato per essere indipendente e separato in ogni edificio. Però, quando il lavoro è stato assegnato ci si è resi subito conto che quella soluzione non era praticabile. Quindi, per la sola ricezione e distribuzione dei segnali RF (TV e SAT), è stato necessario realizzare un impianto unico complessivo, in grado di garantire il servizio a tutte le utenze dei vari blocchi. Tale necessità è determinata sia dalla disposizione geografica di alcuni edifici sia dalla struttura tecnica di altri».
Nel progettare l’impianto si è così partiti dall’unico vincolo presente, ossia dal posizionamento dei cavedi tecnici, punto di arrivo comuni di tutti gli impianti tecnologici. Una dorsale verticale per ogni edificio, che si estende dall’ultimo piano al piano -1. Ad ogni piano è presente una derivazione: il segnale viene amplificato quanto occorre per servire le prese degli appartamenti, senza limitazione nel numero. La dorsale orizzontale, invece, al piano -1 collega le dorsali verticali di tutti gli edifici. La configurazione rispecchia quella classica adottata a livello internazionale, dove le stazioni di testa sono presenti nei piani sotterranei anziché nel sottotetto. Inoltre, ad ogni piano sopra la canala passacavi è stata posizionata una scatola stagna che contiene tutti gli apparati: si tratta di un aspetto meccanico importante, realizzato per dare ancora più ordine al vano tecnico. Sulla scatola stagna sono indicati i prodotti contenuti, i segnali presenti e gli appartamenti serviti; i fori da dove escono i cavi sono stagni: così si evita che entri acqua e polvere, oltre a evitare eventuali danni ai dispositivi quando si effettuano interventi di manutenzione su altri cablaggi.
L’obiettivo di tutto il progetto è stato quello di rendere l’impianto sempre adeguato negli anni, senza vincoli di espandibilità.


Un ettaro di verde

Il sistema di verde cambia e si modifica a seconda delle stagioni e a seconda della facciata in cui in verde è disposto.

Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra) è il progettista dei due edifici di Bosco Verticale. Per il progetto del verde di Bosco Verticale, Boeri Studio ha collaborato con lo studio Emanuela Borio e Laura Gatti.
Bosco Verticale rappresenta una realizzazione urbana particolarmente innovativa perché porta al centro di una grande metropoli una presenza boschiva equivalente a un ettaro di forestazione; un elemento importante che contribuisce alla produzione d’ossigeno, le foglie deli alberi assorbono le polveri sottili generate dal traffico, e poi schermano: in qualche modo riducono l’escursione termica fra interno ed esterno.
Il complesso è composto da due torri residenziali di 80 e 112 m di altezza (27 e 19 piani, 113 residenze totali) in grado di ospitare 800 piante di medio e grande sviluppo fra i 3 e 9 metri di altezza, 5 mila arbusti e più di 12 mila piante perenni presenti in facciata a comporre un sistema di verde che cambia e si modifica a seconda delle stagioni e a seconda della facciata in cui in verde è disposto.


Il posizionamento delle antenne

«Gli edifici più bassi, quelli del blocco B – ci spiega Gianluca Greco di AllSystems – sono completamente in ombra e non possono ricevere tutti i segnali etere e satellite perché sono coperti dalle due torri di Bosco Verticale (D e E). Abbiamo poi la torre E che non presenta problemi di ricezione essendo peraltro la più alta del complesso, ma sul tetto è presente da una struttura mobile utilizzata per la manutenzione delle piante sui terrazzi e delle superfici esterne della torre stessa. Questa struttura, realizzata sul punto più alto dell’edificio e quindi superiore anche alla posizione possibile per le antenne, quando non è operativa non interferisce con l’uso dei sistemi riceventi da installare. In caso di impiego, invece, in alcune direzioni il cestello dell’operatore può intercettare le direzioni di ricezione dei segnali sia satellitari sia terrestri, inibendo quindi la ricezione stessa per il tempo in cui il cestello ‘occlude’ la visibilità sulle direzioni interessate». Prosegue Greco: «Anche la torre D presenta la medesima struttura sulla copertura e quindi valgono le stesse considerazioni. Inoltre, questa torre presenta una forte limitazione di ricezione dei segnali TV a causa della posizione e distanza della torre E. Infine, abbiamo il blocco C che nonostante sia più basso delle torri Bosco Verticale, rappresenta l’unica posizione efficace sia per la ricezione SAT sia per la ricezione TV, anche se limitata in una direzione di minor rilievo».
In considerazione di questi vincoli e limiti, si è ritenuta opportuna e giustificata la scelta di realizzare una sola Centrale di Testa TV/SAT, e procedere alla distribuzione ai vari edifici con una rete mista Fibra-Coax. Per realizzare tutto l’impianto sono stati necessari sei mesi di lavoro, comprese le pause: operare in un cantiere comporta coordinarsi con altre squadre di professionisti per proseguire allineati con il piano lavoro complessivo.


Struttura e dimensionamento

Il sistema d’antenna è situato sul tetto dell’edificio C e utilizza due supporti indipendenti per le antenne SAT e TV. Parabola da 150 cm offset per la ricezione SAT, orientata su 13°est (HotBird), con LNB HV/HV. Le antenne di ricezione TV, serie Sigma per la banda UHF e BLV per quella VHF, sono orientate su Valcava, Milano – via Silva, Milano – Corso Sempione in UHF e Milano – Corso Sempione in VHF. Il cablaggio esterno utilizza cavi Ø 7 mm (Classe A, guaina PE) fino alla scatola stagna di giunzione, fissata in prossimità del gruppo aereo; da questa partono i corrispettivi cavi con Ø 11mm (Classe A, guaina LSZH), posati in canalizzazione protetta fino alla centrale di testa sita all’ottavo piano dello stesso edificio, per un totale di otto feed di discesa. Sia le antenne UHF sia il modulo LNB sono completi di filtri LTE.

La richiesta della Committente, relativa a tutti gli edifici residenziali, era di rendere disponibili a tutte le unità immobiliari:
– il segnale completo di Hot Bird, 13° E;
– lo spettro completo dei segnali disponibili da etere;
– alcuni segnali da satellite convertiti in DTT, per visione in chiaro da parte di utenti senza impiego di decoder Sat.
La struttura della Centrale di Testa, per le considerazioni e i vincoli sopra indicati, è stato collocata al piano 8 del building C, ed è costituito da:
– Antenna di ricezione satellitare da 150 cm, per la posizione orbitale a 13° E;
– Sistema di ricezione da etere VHF + UHF in direzione C.so Sempione e Valcava;
– Unità di amplificazione segnali da Satellite;
– Centrale di processing ‘Cluster’ per i segnali da etere;
– Transmodulatori QPSK>COFDM per integrazione dei segnali in distribuzione.
I segnali così elaborati sono trasferiti ad un apparato di trasmissione FO, operante in 3° finestra, con sistema di accoppiamento CWDM dei singoli trasmettitori dedicati a ciascuna banda trasferita.
A valle dell’apparato di trasmissione è presente un sistema di splitter ottico (1:8), da quale si diramano le linee FO dedicate a ciascuno dei blocchi del complesso, e in particolare:
– 1 linea FO per ciascuno degli edifici B1–B2–B3;
– 2 linee FO per ciascuno degli edifici D–E;
Il cavo FO utilizzato per queste linee d’interconnessione è di tipo ‘armato’, con disponibilità di 8 fibre Single Mode per ciascuna direttrice, consentendo un’elevata potenzialità di espansione dei servizi trasferibili anche in futuro.


Rete Distributiva

L’unità di splitting ottico, per suddividere il segnale proveniente dal Trasmettitore (OPT-TX51), è posta all’interno del box metallico installato al livello -1 dell’edificio C. Questa posizione, di fatto, è il centro-stella della distribuzione ottica, nella quale si attestano e dipartono le linee in Fibra ottica di raccordo con tutti gli altri edifici del complesso.
Da sinistra: Sante Campanella di Globalcom Srl e Gianluca Greco di AllSystems.

Le linee di interconnessione FO in uscita dalla Centrale sono fra loro assolutamente indipendenti e direttamente connesse alle unità di ricezione, con la seguente allocazione:
– edifici B1–B2–B3 = livello -1 di ciascun blocco;
– edificio D = una linea al livello 4 e la seconda linea al livello 13;
– edificio E = una linea al livello 4 e la seconda linea al livello 16.
Per quanto concerne l’edificio C, è prevista la distribuzione in coassiale direttamente dalla Centrale, con impiego di porte FO (già disponibili), nel caso di collegamento in aree interne poste a distanza rilevante dalla HeadEnd ovvero in caso di percorsi in ambienti soggetti ad interferenze elettromagnetiche o con necessità di isolamento galvanico assoluto.
La scelta di realizzare due punti di ricezione nelle torri più elevate è basata sulla opportunità di un migliore bilanciamento delle linee di montante verticale (in coassiale), a vantaggio di un corretto equilibrio dei segnali RF trasferiti fino alle prese di utenza.
In ciascun punto di ricezione è prevista una Sottocentrale completa di un apparato RX che riconverte i segnali con processo Ottico> Elettrico, rendendo la disponibilità completa delle bande RF originarie.
A valle del ricevitore ottico i segnali Sat e DTT sono amplificati e distribuiti su linee fra loro indipendenti, con un opportuno e attento dimensionamento dei dispositivi di amplificazione e ripartizione passiva, calcolato sulla diversa struttura di ciascun edificio, per assicurare il servizio corretto a tutte le utenze.
Il dimensionamento delle linee dorsali è stato eseguito in modo da consentire all’interno di ciascuna unità abitativa, come da specifica del Committente, la connessione di punti presa differenziati per i segnali Sat e per i segnali TV, con una disponibilità media prevista a capitolato di 5-6 prese TV e 2 prese Sat in ciascuna unità. La struttura di distribuzione è comunque disegnata in modo da assicurare incrementi senza limiti.
È importante sottolineare che la scelta di questa soluzione di distribuzione in Fibra ottica, oltre agli innegabili vantaggi di qualità nel trasferimento dei segnali su tratte lunghe o con vincoli di schermatura ed isolamento elettromagnetico, presenta la potenzialità di un vettore in grado di supportare un buon numero di future implementazioni di segnali da veicolare fra i vari edifici (sia RF sia altri), con la sola integrazione dei relativi apparati di conversione in TX ed RX, e senza creare alcun reciproco disturbo fra i segnali stessi.


A prova di futuro

In ciascun edificio B è stata installata una Sottocentrale, mentre sono state installate due Sottocentrali per ogni edifico D ed E, posizionate in armadi a parete serie KA800. All’interno dei cabinet sono presenti: box ottico di attestazione della Fibra Ottica proveniente dall’unità di splitting FO nel centro-stella; ricevitore ottico SM in 3° finestra, con uscite distinte dei 4 segnali SAT e del segnale TV (serie OPT-RX51); unità di amplificazione, distinte, per i segnali satellitari e per il segnale DTT (la tipologia degli apparati è diversa in funzione delle necessità distributive); test point per tutti i segnali in uscita dalla Sottocentrale, prima della consegna alla rete distributiva.
Centrale di testa serie KA800, installata all’ottavo piano edificio C in due armadi a parete distinti. Questa soluzione è stata determinata dalla impossibilità di installare un cabinet rack standard 19”. Nel primo si è previsto: attestazione dei feed PRG11 in arrivo dal sistema d’antenna, centrale DTT FRPRO10 per i canali DTT; due moduli KSTT per la rimodulazione in COFDM di due mux satellitari; amplificatore di lancio del per il segnale DTT (serie KW33C). Nel secondo armadio, invece, sono presenti: stadio di amplificazione serie AMP9254A del segnale sat; test point per misura dei segnali prima della consegna alla rete; trasmettitore ottico SM in 3° finestra, con CWDM dei 4 segnali SAT e del segnale TV (serie OPT-TX51); box ottico di attestazione della Fibra Ottica di connessione con la Centrale di splitting al livello -1.

«Quando siamo intervenuti per riprogettare completamente l’impianto – ci spiega Sante Campanella di Globalcom Srl – in prima persona ho condiviso sia con Fracarro che con Ariatta, la società di ingegneria che ha curato il progetto, la filosofia che contraddistingue questo impianto: soluzione evoluta e aperta ad ogni eventuale espansione, per evitare in futuro di mettere mano all’impianto stesso in modo invasivo. Faccio un esempio: abbiamo optato per la distribuzione satellitare di una singola posizione satellitare ma abbiamo già predisposto l’impianto ad una seconda posizione orbitale e oltre. Questo impianto è stato strutturato per garantire prestazioni ben più performanti rispetto a quelle ora disponibili: al momento sono state utilizzate soltanto il 25% delle risorse di distribuzione. Nelle dorsali verticali, dal tetto ai locali tecnici posizionati al piano -1 dell’impianto, e a tutte le dorsali orizzontali che raggiungono i piani -1 degli altri edifici da dove la distribuzione prosegue, abbiamo cablato diverse fibre ottiche ancora non utilizzate; i cavi presenti contengono 8 fibre, ma soltanto 2 sono attive nell’impianto. Siamo così in condizione, ad esempio, di aggiungere altri 3 feed di ricezione sat senza cablare ulteriori cavi. In genere utilizziamo cavi a 8 o, addirittura, a 12 fibre; con Fracarro eseguiamo impianti in fibra da oltre 15 anni. Tutte le fibre ottiche sono terminate con i connettori dedicati e sono state da noi certificate. Questo rappresenta un nostro punto di forza: possediamo numerose giuntatrici a caldo e strumenti di misura optoelettronici come i riflettori ottici OTDR per certificare che le tratte di collegamento in fibra, compresi i connettori, sino a norma. Molto spesso le società di progettazione richiedono certificazioni specifiche che gli installatori elettrici non sono in grado di realizzare, quindi si rivolgono a noi per ottenere anche questo servizio».
«La richiesta della proprietà – ci spiega Andrea Verri di Fracarro – prevedeva che a capitolato fossero disponibili due prese sat ma, in realtà, nei locali tecnici di ogni piano sono già presenti multiswitch per incrementare il numero di queste prese. La predisposizione comprende i tubi corrugati dal locale tecnico verso ogni punto presa TV. Per portare in ogni appartamento 4 prese sat basta infilare il cavo e collegare i connettori. Ma si può fare di più perché questi multiswitch sono di tipo passante e quindi basta aggiungerne altri per avere a disposizione più prese. Come dire: questo impianto non ha limiti».

Si ringraziano per la collaborazione:
Fracarro Radioindustrie – www.fracarro.it
Hines Italia – www.hines.com


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