Un complesso residenziale progettato dal noto architetto Stefano Boeri, che si connota per la fusione con il contesto naturale e per l’attenzione a garantire una eccellente esperienza abitativa. Un ruolo essenziale spetta ai servizi tecnologici, che devono essere garantiti anche in ottica future proof con una soluzione FTTH all’altezza della sfida.
Ca’ delle Alzaie è un complesso residenziale progettato dalla firma internazionale dell’Architetto Stefano Boeri (noto per il complesso residenziale Bosco Verticale a Milano nell’area Porta Nuova). Sorge nella città di Treviso, in un’area che si affaccia sul fiume Sile ricca di verde, a pochi passi dal centro. La struttura si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante grazie al suo mosaico di logge alberate sulle facciate e alla straordinaria progettazione del verde, curata dall’agronoma di fama internazionale Laura Gatti. Gli appartamenti sono realizzati in stile contemporaneo, sfruttando la tecnologia e i servizi che può offrire, per puntare al massimo benessere psicofisico delle persone che li andranno ad abitare.
Il tema dei servizi tecnologici è centrale, e porta con sé una grande sfida: quella di creare le condizioni per rendere gli spazi non semplicemente al passo con la proposta del momento, ma sempre aggiornabili e predisposti ad accogliere servizi nuovi. Per questo l’infrastruttura deve necessariamente essere pensata in ottica future proof. A Ca’ delle Alzaie la soluzione FTTH (Fiber To The Home) e l’impianto di ricezione e distribuzione dei segnali televisivi terresti e satellitari – firmati Fracarro – sono a prova di futuro, capaci cioè di accogliere tutti i servizi con adeguamenti non invasivi all’interno delle unità abitative.
Lo sviluppo immobiliare è di Cazzaro Costruzioni. La messa in opera dell’infrastruttura è di Itieffe. Abbiamo intervistato, per farci raccontare meglio di cosa si tratta, Gianmarco Cazzaro, Contitolare, Cazzaro Costruzioni e Mauro Sartorato, Responsabile della preventivazione elettrica, Itieffe.
Il settore dell’edilizia ha inevitabilmente dei tempi lunghi. Per questo è fondamentale avere una infrastruttura tecnologica a prova di futuro – Gianmarco Cazzaro
La sfida: un complesso eccezionale per un contesto eccezionale
Gianmarco Cazzaro ci racconta prima di tutto come è nato il progetto e cosa lo caratterizza. «Ca’ delle Alzaie – dice – si è presentato da subito come un progetto sfidante. L’area era stata già valutata anche da altre aziende del nostro settore, ma poi scartata a causa delle complessità che lo spazio imponeva, in particolare relativamente agli importanti lavori di bonifica che si rendevano necessari per poter edificare. Anche per noi erano chiari gli elementi critici, ma la posizione del sito ci ha convinti ad andare oltre le difficoltà: 10.7mila metri quadrati di area,130 metri lineari di fronte sul fiume, 200 metri di distanza dalle mura della città e un contesto verde affascinante, immerso nella natura».
La volontà di fare un progetto che entrasse in relazione con questo contesto così peculiare, ha spinto Cazzaro Costruzioni a puntare sull’architettura verde, e dunque a mettersi in contatto con Stefano Boeri, che ha deciso di accettare l’incarico. «Abbiamo capito in fretta che avevamo fatto un buon investimento – spiega Gianmarco Cazzaro – Proporre 60 unità abitative in una città di circa 80mila abitanti è un’impresa molto importante, in un mercato immobiliare in ripresa ma ancora non frizzantissimo. Per questo avevamo deciso di procedere per step, realizzare il primo edificio e poi valutare se proseguire con la realizzazione del secondo e terzo. Un atteggiamento di prudenza che però, per fortuna, abbiamo potuto abbandonare. Dopo un mese dalla messa in vendita degli appartamenti, avevamo venduto 3/4 del primo edificio, per cui abbiamo deciso di edificare subito tutti e tre. L’ultima vendita è stata fatta un anno prima della fine del cantiere. Una grande soddisfazione».
Gianmarco Cazzaro sottolinea che questo successo è d’altra parte derivato dall’experience davvero eccezionale che viene offerta: comfort abitativo da un lato (isolamento acustico, studio della luce naturale e della migliore esposizione degli appartamenti, qualità dell’aria, attenzione per i materiali usati, tecnologia e servizi all’avanguardia ecc.), impatto estetico degli ambienti dall’altro (es. studio del taglio degli appartamenti; ingresso lato nord con una vetrata sul fiume di grande effetto).
Proprio al tema dell’experience, si lega anche quello dei servizi tecnologici. «Il settore dell’edilizia ha inevitabilmente dei tempi lunghi; dal giorno in cui viene immaginato un progetto a quello in cui qualcuno abiterà l’appartamento che è stato progettato, possono passare 5 anni; è un’era geologica. Per questo è fondamentale avere una infrastruttura tecnologica a prova di futuro: non basta dire ‘ho tutto quello che c’è adesso sul mercato’; serve andare oltre, guardare al futuro e creare tutte le predisposizioni necessarie per poter implementare nel tempo nuovi servizi», spiega Gianmarco Cazzaro.
Soluzione FTTH strutturata secondo la legge 164/2014
Come in parte già accennato, Ca’ delle Alzaie è dotata di un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all’edificio, strutturata secondo la legge 164/2014. Entriamo nel merito di quest’aspetto specifico legato a questi edifici con Mauro Sartorato.
«Per noi è stato un lavoro importante che ci ha coinvolto sia per l’impianto FTTH che per quello elettrico, termico e idraulico. Ricorrono proprio quest’anno i 50 anni dalla fondazione dell’azienda da parte dei fratelli Francescato e non potevamo festeggiarli nel modo migliore».
«Con la Cazzaro Costruzioni – prosegue Sartorato – abbiamo un rapporto vivo da anni e ci considerano i loro referenti dell’impiantistica civile. Per Ca’ delle Alzaie volevamo una soluzione FTTH (Fiber To The Home) a prova di futuro, capace di accedere ai futuri servizi con adeguamenti non invasivi all’interno delle unità abitative. Crediamo di esserci riusciti, anche grazie a Fracarro che ci ha affiancati durante i lavori, supportando i nostri tecnici soprattutto durante la fase della giunzione a fusione della fibra ottica. La scelta di Fracarro, che per noi è leader del mercato TV Sat, si è rivelata un importante valore aggiunto».
Questo impianto si può davvero dire ‘future proof’: è in grado di distribuire ben 7 futuri servizi ricevuti via etere, come ADSL via etere, futuri servizi etere IoT, ecc. – Mauro Sartorato
La centrale di testa
Ca’ delle Alzaie è un complesso residenziale composto da tre palazzine, uguali fra loro dal punto di vista della soluzione FTTH. Descriveremo, per semplificare l’articolo, la soluzione FTTH installata in una di queste tre palazzine perché la configurazione d’impianto si ripete identica per le altre due.
La centrale di testa si compone di tre parti fondamentali: la parte aerea, l’elettronica per la gestione dei segnali terrestri e la loro conversione in ottico.
Le antenne che costituiscono la parte aerea sono tre: la parabola PT100C di alluminio da 100 cm monofeed con LNB Quattro, l’antenna di Banda III BLV6F e l’antenna VHF Elika.
I segnali terrestri ricevuti in antenna vengono filtrati, equalizzati e amplificati dalla centrale FRPRO EVO IT e inviati al trasmettitore ottico OPT-TX-1550. La centrale FRPRO EVO IT integra dei filtri programmabili e questo permette di avere i segnali in uscita tutti ben equalizzati, fondamentale per garantire le migliori prestazioni con la successiva distribuzione in fibra ottica.
«I segnali terrestri e sat disponibili al connettore SC-APC del convertitore ottico – spiega Sartorato – vengono inviati con una bretella ottica al TDT dimensionato per ricevere nel complesso 8 diversi servizi, di cui uno è proprio la televisione. In ottica future proof è opportuno evidenziare questo aspetto perché questo impianto è in grado di distribuire ben 7 futuri servizi ricevuti via etere, come ADSL via etere, futuri servizi etere IoT, ecc., una prestazione piuttosto considerevole».
CSOE e STOA: il cuore dell’impianto FTTH
Il cavo con 8 fibre ottiche raggiunge il ROE TV/Sat (ripartitore ottico di edificio) collegato allo CSOE (Centro Stella Ottico di Edificio) posti in un locale tecnico al piano cantine dove convergono le fibre ottiche di tutti i servizi distribuiti alle unità abitative. Lo CSOE collega la STOA (Scatola di Terminazione Ottica di Appartamento) di ogni unità abitativa con 4 bretelle in fibra ottica, dedicate a 4 servizi diversi, nel pieno rispetto della normativa vigente.
«Al momento, per questo impianto – ci spiega Sartorato – vengono utilizzate solo due fibre ottiche, la prima per TV Sat e la seconda per il telecom operator voce e dati (broadband). Sono a disposizione altre due fibre ottiche, ad esempio per un secondo operatore telecom e per servizi di videosorveglianza e videocitofonia. Questa configurazione d’impianto è pienamente compatibile anche con sistemi GPON che convertono in fibra ottica servizi basati su reti IP».
All’interno di ogni appartamento, poi, la fibra ottica utilizzata per distribuire i segnali televisivi raggiunge il ricevitore ottico OPT-RX SCR Micro che converte i segnali in elettrico per la distribuzione con cavo coassiale. I segnali TV Sat sono compatibili con il protocollo SCR/dCSS e quindi anche con i decoder Sky, in particolare con lo SkyQ. Nella configurazione massima al ricevitore ottico si possono collegare fino a 10 punti presa: otto grazie al dSCC e 2 in legacy.
Dovessero non bastare quattro fibre ottiche in arrivo ad ogni unità abitativa, la soluzione installata è già predisposta per inviare ad ogni abitazione ben 8 fibre ottiche, una modifica che si può attivare su richiesta.
Perché è un impianto future proof
Per ricapitolare, le evoluzioni a prova di futuro di questa soluzione sono innumerevoli e si articolano sui seguenti punti:
– si possono distribuire un totale di otto servizi ricevuti via etere; al momento soltanto un servizio viene distribuito, se ne possono aggiungere in futuro altri 7;
– la montante in fibra ottica è composta da otto fibre diverse di cui soltanto due, al momento, vengono utilizzate;
– la STOA di ogni appartamento ospita 4 fibre ottiche diverse, di cui al momento soltanto due sono occupate;
– è possibile raddoppiare, con un intervento non invasivo, il numero di fibre ottiche in arrivo alla STOA di ogni abitazione.
«Oltre a tutte queste future opportunità – aggiunge Sartorato – vi sono altri importanti aspetti da sottolineare, tipici della fibra ottica, che confermano l’affidabilità di questa soluzione: ad esempio, la separazione galvanica fra la centrale di testa e i televisori presenti delle abitazioni; grazie a questo aspetto se un fulmine o una scarica elettrostatica dovesse colpire un’antenna non andrebbe a danneggiare il televisore. La fibra ottica, poi, è immune da qualsiasi tipo di interferenza perché non viene condizionata da campi magnetici e ciò scongiura eventuali malfunzionamenti. Infine, altri due punti di forza: la qualità dei segnali TV è la stessa in tutti gli appartamenti e durante gli interventi di manutenzione, grazie alla configurazione FTTH, si può agire chirurgicamente evitando che le unità abitative non interessate subiscano interruzioni di servizio».
Il rapporto con Itieffe
«Itieffe rappresenta per noi non semplicemente un fornitore, ma un partner che condivide una filosofia di lavoro di un certo tipo – dice Gianmarco Cazzaro – Sono figure competenti a cui i clienti si possono appoggiare, e che oltre alla loro professionalità nelle attività che svolgono, dimostrano di sapersi sempre rapportare ai clienti nel modo migliore».
CAZZARO COSTRUZIONI: STORIA E IDENTITÀ
«Cazzaro Costruzioni – ci racconta l’Arch. Gianmarco Cazzaro – è un’azienda di famiglia fondata da mio nonno. Nata dal nulla – una bici, una carriola e una scala che abbiamo ancora in showroom – è poi cresciuta soprattutto durante il boom economico degli anni 70 e 80 con lavori di costruzione conto terzi. Nell’87 arriva il primo progetto autonomo, il primo condominio seguito da noi dalla A alla Z, che ha aperto la strada a una attività immobiliare che poi è diventata il nostro focus. Dal 2013 iniziamo a lavorare solo per noi, puntando al residenziale di alta qualità, edifici e complessi architettonici pensati facendo propri valori e obiettivi quali l’ecosostenibilità, la forte componente tecnologica, la ricerca del massimo comfort abitativo, ecc.; valori che non avremmo potuto applicare lavorando conto terzi, in situazioni dove nella maggioranza dei casi comandano costi e tempi di realizzazione. Al contrario la nostra identità si è sempre più andata ancorando, appunto, a sfide di livello, seguite con attenzione dalla progettazione fino al post-vendita, affiancandoci a professionisti di alto calibro e dando questa connotazione di qualità e ricercatezza a tutto quello che proponiamo sul mercato».
La sfida dell’architettura verde
Come racconta Gianmarco Cazzaro, realizzare degli edifici che fanno del verde una delle proprie principali note caratteristiche, richiede una serie di attenzioni molto particolari. «La scelta delle piante – spiega – è stata fatta dall’agronoma Laura Gatti, che affianca spesso Boeri nei suoi progetti; una selezione attentissima basata su vari fattori: sulla vegetazione presente sull’area specifica; sulle contaminazioni positive o negative tra le piante stesse; sulla capacità delle piante poste sulle facciate, dunque molto esposte, di resistere al vento; sullo studio della caduta delle foglie per mantenere un bilanciamento corretto durante tutto l’anno; sull’evitare problemi di allergia a chi abita le case ecc.. Esistono poi lavori di carattere strutturale fondamentali: oltre a tutta la parte tecnologica legata ai sistemi di irrigazione, sistemi di impermealizzazione, sistemi di fissaggio per assicurare l’ancoraggio degli alberi anche in presenza di venti molto forti ecc.. Si tratta di uno sforzo tutt’altro che banale, ma che ha effetti straordinari non solo sull’impatto estetico dell’edificio, ma anche sull’esperienza abitativa: andare in terrazza e avere un albero che parte a quota pavimento regala una sensazione davvero speciale».
Persone intervistate
Gianmarco Cazzaro
Contitolare
Cazzaro Costruzioni
Mauro Sartorato
Responsabile della preventivazione elettrica
Itieffe