Display Summit, 12 e 13 giugno a Orlando, ha previsto un’interessante sessione dedicata alla connettività, con area demo.
Le aziende, solitamente, utilizzano diverse infrastrutture cablate di
rete per gestire i vari servizi come telefono, dati, video, audio,
controlli, sicurezza, KVM (keyboard, video, mouse), ecc.
Oggi, però, questi servizi possono essere veicolati attraverso una o
due infrastrutture di rete: ciò crea opportunità di lavoro ai
distributori di hardware e software così come agli installatori che sono
in grado di offrire benefici reali ai loro clienti finali.
La presenza di molteplici reti non è cosa insolita per broadcast,
installazioni governative, sale di controllo, ambienti corporate. Ognuno
di questi contesti può aver bisogno di hardware, software e
installatori dedicati per garantire l’operatività, la manutenzione e
l’aggiornamento della rete. I tecnici audio non parlano il linguaggio
dell’IT e, forse anche quello del video, così la gestione può diventare
troppo onerosa.
Oltre alla richiesta di reti convergenti aumenta anche quella delle
reti stesse, trainate dalla maggior disponibilità di contenuti 4K e
dalla crescita a dismisura dei contenuti video da distribuire in rete.
Di conseguenza, stanno emergendo nuove soluzioni che offrono prestazioni
in grado di soddisfare le esigenze legate alla convergenza oppure ad
applicazioni mirate.
HDBaseT 2.0
HDBaseT è un esempio perfetto che esprime questa tendenza. La versione 2.0 di questo standard utilizza un’infrastruttura Ethernet per offrire la possibilità di supportare cinque diverse componenti: audio e video, alimentazione, USB, controllo o Ethernet. Il suo utilizzo dipende dalle esigenze da soddisfare.
La specifica HDBaseT supporta un canale asincrono con larghezza di banda fino a 7,2 Gbps. Ciò significa che è possibile distribuire contenuti video con risoluzione 4K a 60 fps con campionamento colore 4:2:0, oltre ad altre funzioni presenti nel canale aux. Sebbene lo standard HDBaseT può trasmettere su tratte cablate lunghe fino a 100 metri, questa distanza dipende dalla qualità del cavo, dal rumore presente e dalla definizione video.
Troverete che l’HDBaseT è anche conveniente per inviare ad un monitor, con un singolo cavo Cat, i seguenti segnali: video a 1080p, alimentazione, segnali di controllo ed Ethernet. L’alimentazione non può superare una potenza di 100W e il monitor deve essere predisposto e compatibile HDBaseT; per dispositivi che richiedono oltre 100W di potenza (ad esempio, i videoproiettori) questa opzione non è disponibile.
Per implementare soluzioni come queste, HDBaseT richiede che l’hardware presente nella rete supporti i protocolli HDBaseT.
La soluzione ZyPer4K
In
alternativa, società come ZeeVee hanno dichiarato che possono
utilizzare standard di rete (off-the-shelf) per distribuire contenuti
audio e video.
ZeeVee, nella sua interessante esperienza, si è impegnata fin
dall’inizio nella distribuzione del segnale video, da più fonti HD a un
numero illimitato di display, tramite cavo coassiale utilizzando
encoder/modulatori RF; ora la società americana ha evoluto la propria
tecnologia per soddisfare alllee richieste di distribuzione vide in 4K.
La soluzione ZyPer4K consente agli utenti di passare da soluzioni
switching convenzionali e proprietarie a standard di settore, basate su
tecnologie 10Gb Ethernet (off-the-shelf).
Con un’infrastruttura a 10 GB, velocità e larghezze di banda
elevate, offre una distribuzione a latenza ultra-bassa; inoltre ZyPer4K,
grazie al suo vero DNA derivato dall’IT, sarà una delle prime aziende
capace di sostenere davvero una singola architettura di rete, per IT e
AV.
Thinklogical, video e KVM
Per
cablaggi su tratte più lunghe o applicazioni che richiedono una latenza
ultra-bassa, Thinklogical ha messo a punto una nuova soluzione
denominata TLX. Questa soluzione si basa su una struttura di rete a 10
Gbps non compressa che consente agli utenti finali di utilizzare il cavo
CATx o la fibra ottica con la stessa scheda.
Ad esempio, se si trasportano contenuti 4K o 2K su distanze
relativamente brevi è possibile utilizzare uno o due cavi CATx. Quando,
però, viene richiesta una minor latenza è possibile utilizzare come
opzione la fibra ottica (mono o multi-modale). Oltre al trasporto AV,
queste reti sono anche in grado di integrare i segnali KVM (tastiera,
video e mouse) per consentire in remoto l’esecuzione di applicazioni su
un server centrale senza ritardo.
MHL, fino a 36 Gbps
Se,
però, avete bisogno di un’infrastruttura di dimensioni più grandi, MHL
offre uno standard che può lavorare fino a 36 Gbps su singolo cavo.
Certo, le distanze saranno limitate, ma questa soluzione è ideale per
trasportare video 4K, 6K e anche 8K da PC e visualizzarlo senza
preoccuparsi di sincronizzazione cavi multipli.
Da rilevare anche una nuova tendenza che si pone l’obiettivo di
iniziare a comprimere il segnale AV in distribuzione negli ultimi due
metri. Questo è sempre stato un ‘canale’ non-compresso ma VESA ha
annunciato l’utilizzo della compressione per sostenere la richiesta di
maggior risoluzione (quindi di relativi dati) su cavi con una banda
passante limitata.
A Orlando, Display Summit 2015
Di tutti questi argomenti e di tanto altro ancora si è discusso a Display Summit (www.displaysummit.com),
l’evento organizzato da Insight Media a Orlando il 15 e 16 giugno, nei
giorni precedenti InfoComm 15. Il programma ha previsto una sessione del
convegno su temi specifici di connettività; una speciale area
dimostrativa metterà in evidenza la progettazione di alcune soluzioni
chiave. Erano presenti:
• Thinklogical dimostrerà soluzioni integrate video
e KVM, con risoluzioni 2K e 4K, su lunghe tratte di distribuzione con
una o due fibre ottiche oppure cavi CATx;
• HDBaseT dimostrerà che la larghezza di banda
dello standard supporta contenuti AV 4K oppure una combinazione di video
e opzioni aggiuntive come alimentazione, segnali di controllo e
Ethernet;
• ZeeVee presenterà il ZyPer4K che consente la
distribuzione e lo switching non compressi di video, audio e altri
segnali dati grazie a moduli encoder e decoder ZyPer4K e switches
off-the-shelf Ethernet da 10Gb (sia in fibra che rame).
Siamo certi che continuerà ad essere richiesta una sempre maggiore
ampiezza di banda; quindi, la domanda è come potremo cablare
infrastrutture di rete in grado di soddisfare tali richieste?