Tre modelli, MM8503ZHB, MM965ZHB e MM97A45ZHB, cheracchiudono in una sola guaina un cavo coassiale in classe A++,un cavo Lan e un tubicino nel quale può essere infilata la fibra ottica.
Con la Legge n° 164 dell’11 novembre 2014,nei nuovi edifici è d’obbligo predisporre spaziinstallativi adeguati per realizzareun’infrastruttura multiservizio,che comprende l’accesso allabanda ultra larga, l’impianto diricezione televisiva e tutti glialtri impianti di comunicazioneelettronica.La legge rende obbligatoria lapredisposizione e rimanda, perle specifiche tecniche a quantoprevisto dalle Guide CEI 306-2 e64-100/1, 2 e 3.Con questo provvedimento vienea cadere uno degli ostacoli che perdecenni ha impedito la realizzazionedi alcune soluzioni d’impianto,semplicemente perché lo spazioinstallativo non era sufficiente aricevere i cavi specificati dal progetto;una situazione determinata dallamancanza di riferimenti legislativiai quali studi di progettazione ecostruttori fanno riferimento quandodeterminano a capitolato le specifichesui tubi corrugati (diametro adeguato)e le dimensioni delle scatole diderivazione necessarie.La neutralità tecnologica è materiache interessa anche la cablatura degliedifici. Con lo sviluppo tecnologicoche richiede prestazioni semprepiù elevate, e dipende da larghezzedi banda sempre maggiori, al cavoelettrico e a quello coassiale, si staaffiancando anche la fibra ottica e ilcavo Lan, ognuno con le sue specificitàe punti di forza. Per il progettistae l’installatore poter lavorare conpredisposizioni d’impianto esaurientifacilita il lavoro e riduce il costo degli interventi a carico dell’utente finale. Con questafilosofia e per questo motivo nascono i cavi ibrididi Italiana Conduttori: con un cavo che integrail coassiale, la fibra ottica e il cavo Lan si puògestire qualunque tipologia di installazione.
I modelli della gamma
Tre i modelli, MM8503ZHB, MM965ZHBe MM97A45ZHB, tutti composti da un cavocoassiale, un cavo Lan e un tubicino vuotopredisposto per l’infilaggio della fibra ottica.Il modello MM8503ZHB ha un ingombromassimo di 12,30 mm (non si può parlaredi diametro perché la sezione del cavo èassimilabile a quella di un triangolo con i verticiarrotondati). Integra un cavo coassiale modelloRP80ZHB, un cavo LAN 540ZH (Cat. 5e U/UTP) e un tubetto in miscela di polietilene epolipropilene. Il diametro interno del tubetto èpari a 3,5 mm e quello esterno di 5,00 mm.Il secondo modello, MM965ZHB, ha uningombro massimo di 16,80 mm. Anche inquesto caso la guaina esterna è del tipo LSZH,priva di alogeni e ritardante la fiamma. Ilmodello di cavo coassiale è il multimedialeRP913ZH mentre il cavo di cablaggio strutturato,Cat. 6 F/UTP, è il modello LAN641ZH. Il tubicinofunzionale ad ospitare una fibra ottica è un po’più grosso: il diametro interno è di 5,50 mmmentre quello esterno è di 7,20 mm.Il terzo modello invece, MM97A45ZHB, haun ingombro massimo di 17,40 mm. La guainaesterna è sempre del tipo LSZH. Il modello dicavo coassiale è il multimediale RP913ZH mentreil cavo di cablaggio strutturato Cat. 7A S/FTPè il modello LAN7A454ZHA. Infine, il tubicinoper la fibra ottica è dello stesso diametro: 5,50mm interno e 7,20 mm esterno. Per tutti e tre imodelli la guaina esterna LSZH viene realizzatain polimero termoplastico bianco, priva dialogeni e ritardante la fiamma.
Le prestazioni
Partiamo dai cavi LAN presenti nei tremodelli, che danno l’opportunità all’installatoredi scegliere fra le tre categorie di cablaggiostrutturato utilizzate dal mercato, compresala più sofisticata Cat 7A, ancora poco diffusama sempre più necessaria quando la richiestadi banda aumenterà proporzionalmente allaquantità di dati ricevuti/inviati. Ricordiamo cheun’infrastruttura che utilizza cavi combinati diquesto livello deve essere progettata in ottica‘future proof’, ossia a prova difuturo, e quindi essere prontaa soddisfare anche le richiesteche verranno negli anni.I cavi coassiali appartengonoalla famiglia RP, progettataper applicazioni multimedialia larga banda, per distribuiresegnali i RF di un impiantotelevisivo. Importantesottolineare l’attenuazione dischermatura, un parametrorilevante: per questi cavi è inClasse A++, il meglio che sipossa avere. Un cavo coassialedi qualità si distingue per lacapacità di attenuare poco il segnale, questoè vero; ma con i segnali interferenti dellestazioni radio base LTE e di tutti i futuri serviziwireless lo schermo, inteso come l’unione dellacalza e del nastrino, singolo o doppio, assumeun ruolo decisivo per evitare alle interferenzedi raggiungere il conduttore interno del cavocoassiale e, quindi, il segnale TV distribuitonell’impianto.
I vantaggi di un cavo unico
I costi di installazione non vengonodeterminati soltanto dai prodotti utilizzati maa volte, anche e soprattutto dal costo dellamanodopera. Sicuramente durante la posa di uncavo, come quelli normalmente impiegati per leinstallazioni residenziali e commerciali, il valoredella manodopera è rilevante: bisogna metterein conto non soltanto le due persone chemanualmente effettuano l’operazione, anchegli eventuali contrattempi, tenendo conto delfatto che non sempre è possibile infilare un cavoquando nel tubo corrugato ne è già presente unaltro. Ad esempio: se il tubo corrugato ospita giàun cavo coassiale e occorre aggiungere ancheun cavo LAN possono subentrare problematicheche impediscono questa azione. Analogamenteinfilare più cavi significa correre il rischio che siaccavallino fra di loro, accentuando eventualistiramenti che possono ridurre le prestazioni.Il vantaggi di adottare un cavo unico,quando gli spazi installativi lo consentono,sono diversi: ad esempio, riduce i tempi di posae, nel caso di questi cavi combinati, li dimezza;inoltre, cosa ancora più importante, riserva lo spazio per aggiungere in un secondo tempola fibra ottica. Poi, la guaina esterna proteggeancora di più i cavi, a tutto vantaggio dellacostanza di prestazioni e dell’affidabilità neltempo. Infine, assicura le migliori prestazionidell’impianto anche in ottica ‘future proof’ossia per eventuali upgrade che nel tempodovessero rendersi necessarie.
Predisposizione per legge
I cavi ibridi per installazioni multimedialidi Cavel interpretano i desideri della leggedell’11 novembre 2014 che, recependo unanormativa europea, stabiliscono le Norme perl’infrastruttura digitale degli edifici.In pratica, tutti gli edifici di nuovacostruzione per i quali le domande diautorizzazione edilizia sono presentate dopo il 1° luglio 2015 devono essere equipaggiati conun’infrastruttura fisica multiservizio passivainterna all’edificio, costituita da adeguati spaziinstallativi e da impianti di comunicazionead alta velocità in fibra ottica fino ai puntiterminali di rete. Nella legge gli spazi installativisono intesi come cavedi, cavidotti, scatole etubi per rendere agevole le installazioni diimpianti di comunicazione elettronica, cioèservizi a larga banda disponibili sui diversimezzi trasmissivi: cavi in rame, cavi a fibraottica, antenne terrestri, satellitari, ecc.Queste infrastrutture dovranno essereprogettate e realizzate secondo quanto previstodalle Guide CEI 306-2 e 64-100/1, 2 e 3.Nella legge, inoltre, si fa riferimento allapossibilità di identificare con un’etichetta,gli edifici predisposti con l’infrastrutturamultiservizio. Chi potrà rilasciare l’etichettaè un tecnico abilitato per gli impiantiradiotelevisivi, le antenne, gli impiantielettronici in genere, ai sensi del DM 37/08.