A&T Multimedia, Audio&Acustica, Case Study, Luoghi di culto

Chiesa San Pio da Pietrelcina in San Giovanni Rotondo: una perfetta intelligibilità del parlato

Progettata da Renzo Piano, la chiesa intitolata a San Pio da Pietrelcina è stata finanziata quasi per intero dalle offerte dei milioni di pellegrini che ogni anno si recano a San Giovanni Rotondo per pregare dinanzi all’insigne reliquia del corpo di Padre Pio. Inaugurata nel 2004, vanta ora, dopo un adeguato aggiornamento realizzato da A&T Multimedia, un sistema audio molto più performante, basato su DSP Yamaha e diffusori Renkus-Heinz.  


▶ La chiesa di San Pio da Pietrelcina, a San Giovanni Rotondo, è una moderna aula liturgica di circa 6000 mq progettata da Renzo Piano, in grado di ospitare dalle 7000 alle 9000 persone, compresi i posti in piedi.

Il sistema audio, in una struttura così ampia e architettonicamente complessa (la chiesa è lunga più di 50 metri ed è sorretta da 22 archi con volte alte fino a 15 metri) ricopre un ruolo fondamentale: assicurare la perfetta intelligibilità del parlato per tutti i presenti, mantenendo al contempo un basso impatto visivo, che non intacchi minimamente le scelte architettoniche e progettuali.


La moderna e affascinante chiesa di San Pio da Pietrelcina, voluta dai confratelli di Padre Pio e progettata da Renzo Piano. Ai lati dell’altare sono visibili due diffusori bianchi line array Renkus-Heinz iConyx 

L’integratore trentino A&T Multimedia ha affrontato questa complessa sfida grazie ad un binomio di alto profilo formato dai processori DSP Yamaha MRX7-D di ultima generazione e dai diffusori line array Renkus-Heinz iConyx IC8 e IC32. Responsabile dell’impianto audio dal 2007, pochi anni dopo l’inaugurazione della chiesa, A&T Multimedia si è dunque trovata dinanzi alla necessità di aggiornare l’impianto stesso, che segnava il passo dopo svariati anni di utilizzo intensivo e necessitava un profondo restyling. Da non sottovalutare l’impatto del materiale costruttivo della chiesa: pietra dura di Apricena, con superfici altamente riflettenti, fascinose dal punto di vista architettonico ma solitamente ‘nemiche’ di una perfetta amplificazione.

Ne parliamo con Nicola Palazzo, Consulente tecnico dei Frati Minori Cappuccini di San Giovanni Rotondo e con Alessandro Baroni, Responsabile tecnico A&T Multimedia.



La sfida: aggiornare e adeguare l’impianto audio con totale rispetto della location 

Nulla, ovviamente, poteva essere toccato all’interno della elegante costruzione della chiesa di San Pio: la richiesta della committenza, ovvero dei Frati Minori Cappuccini, confratelli di Padre Pio, che ogni giorno gestiscono e ‘vivono’ l’accoglienza dei pellegrini, era quella di migliorare il sistema di amplificazione con minor impatto possibile sulla struttura.

«Il primo impianto è stato installato in concomitanza con l’inaugurazione della chiesa – ci dice Nicola Palazzo – e ha svolto il suo servizio sino a circa dieci anni fa, quando ha subito una prima implementazione, con l’installazione dei diffusori line array Renkus-Heinz iConyx».

  L’acustica della chiesa è estremamente curata: amplificare in questa struttura voleva dire integrarsi con le scelte e le esigenze di chi aveva studiato l’acustica naturale del luogo – Nicola Palazzo 

«Nell’ultimo, più recente intervento, svolto nel 2019 – aggiunge Alessandro Baroni – è stato aggiornato ulteriormente l’impianto, sostituendo i processori che governano il sistema con i più recenti modelli DSP Yamaha. A gestire l’intero impianto è rimasta l’interfaccia Crestron, così come non abbiamo operato particolari cambiamenti in ambito microfonia. Il miglioramento nel controllo, nell’amplificazione e nella diffusione del segnale audio, però, è stato notevole».

Sfida nella sfida: rispettare le scelte architettoniche e integrare perfettamente l’audio in una struttura già di per sé progettata con una serie di accorgimenti dedicati alla diffusione naturale del suono.


La soluzione: processori all’avanguardia e tecnologie innovative per la modulazione del suono  

L’impianto, come dicevamo, è frutto di successivi interventi, che si sono susseguiti dal 2004 a oggi. L’ultimo, datato 2019, ha portato l’impianto stesso a una forma che potremmo considerare ‘definitiva’, pur con le virgolette, che il rapido avanzamento tecnologico impone.

Intanto, il profondo restyling realizzato da A&T Multimedia è incentrato in particolare su due marchi (Yamaha e Renkus-Heinz) e su due categorie di prodotti: i diffusori e i processori.   

Processori – Paragonabili ai generali, che impartiscono i comandi dalla sede dello Stato Maggiore, i processori sono il cuore di qualunque sistema audio. Per il Santuario di san Pio è stato scelto il processore DSP Yamaha MRX7-D con espansione EXi8.

MRX7-D è un processore dotato di due porte Dante, che permettono di gestire fino a 64 canali di input e output a 44.1kHz/48kHz su una rete ridondante. La rete Dante, ovviamente, garantisce una maggiore flessibilità al sistema, aprendo oltretutto a possibili future espansioni dello stesso. Per processare tutte le sorgenti e ridistribuirle sono stati impiegati quattro DSP e una espansione per un totale di 40 ingressi su 32 uscite analogiche e relativi 64 in/out con Protocollo Dante per ciascun processore. L’unità EXi8 è un pratico input expander che converte in digitale l’audio analogico mic/line e trasmette il segnale utilizzando il formato Yamaha YDIF.

Dettaglio molto importante, proprio in occasione del recente aggiornamento, l’impianto è stato dotato anche di un sistema di back-up composto da un mixer Extron e uno switcher per bypassare automaticamente, in caso di guasto, tutte le DSP e garantire la continuità di funzionamento.

Infine, a fare da ‘ufficiale di collegamento’ tra le DSP, è stato scelto uno switcher Cisco configurato per lavorare con il protocollo Dante e per veicolare il segnale alla vicina, e più antica, chiesa di Santa Maria delle Grazie nonché allo studio di Tele Padre Pio, emittente ufficiale del Santuario, che dispone di due canali, uno su satellite e uno su digitale terrestre. 

Diffusori – Se i processori sono i generali, i diffusori sono i soldati che, sul campo, devono rendere effettivi – udibili – gli ordini impartiti dallo Stato Maggiore. L’impianto del Santuario di san Pio prevede tre diffusori frontali a colonna Renkus-Heinz iConyx (un modello IC8 e due modelli IC32) con tecnologia Beam Steering, di cui parleremo approfonditamente più avanti, e otto diffusori Frazier, appartenenti alla precedente installazione e confermati nel loro ruolo di copertura della parte posteriore della chiesa.

«La parte antistante l’altare è lunga quasi 60 metri – spiega Alessandro Baroni – dunque, per coprire le ultime file sono necessari gli ulteriori otto diffusori Frazier, montati a basso impatto visivo dietro le colonne».  

Microfonia – Oltre ai già presenti microfoni Neumann KMR81 e ai radiomicrofoni Sennheiser, che coprono le zone di coro e organo, la rimodulazione dell’impianto ha previsto l’aggiunta di microfoni per parlato Sennheiser a collo di cigno modello ME34/35, per celebrante, altare, ambone 1, ambone 2, lettore e direttore del coro. 

Controllo – Il sistema è rimasto a guida Crestron, con l’installazione, però, di due pannelli touch di ultimo modello in sostituzione dei precedenti. Ogni aspetto dell’impianto è gestibile attraverso i touch screen direttamente dagli utenti, in questo caso i Frati, che possono scegliere tra due scenari pre-impostati (per chiesa piena e per chiesa semi-vuota) oppure impostare manualmente nuovi scenari, all’occorrenza, e gestire singolarmente ogni diffusore e ogni microfono, sia per livelli audio che per settaggi.

Molto interessante, infine, la già citata uscita televisiva del sistema audio, che fornisce il segnale (in qualità broadcast) anche alle emittenti Padre Pio Tv e Tele Radio Padre Pio, che trasmettono, ogni giorno, nel periodo estivo, eventi speciali e sante Messe da questa chiesa e dal vicino santuario di Santa Maria delle Grazie.


L’interfaccia utente del sistema di controllo Crestron è accessibile anche a chi non abbia competenze specifiche, e consente di regolare tutti i parametri più importanti. Gli screenshot in questa pagina evidenziano la possibilità di selezionare l’area di intervento: chiesa superiore, percorso processionale e sagrato

Per ogni area di intervento è data la possibilità di attivare diverse funzioni fra le quali: ingressi e uscite, player, volume specifico e generale e i cori


Precisione audio e facilità di gestione 

Sin qui, il sistema ‘nudo e crudo’. Ma ora, qualche doverosa considerazione, a partire da quella che sembra essere la ‘doppia anima’ di questo riuscito aggiornamento di un impianto esistente: la coesistenza di precisione nella diffusione audio e flessibilità/semplicità di gestione del sistema.

Ce ne parla Nicola Palazzo: «Ora l’impianto audio ha raggiunto una qualità eccellente che ha soddisfatto tutti, soprattutto i Frati Minori Cappuccini. Il sistema di controllo è sofisticato ma semplice da usare; tramite la sua interfaccia gestisce tutte le attivazioni delle zone, il richiamo degli scenari audio memorizzati sui processori e l’alimentazione di tutte le torri degli amplificatori (quattro armadi rack da 42U per le zone esterne alla chiesa). All’avvio, il sistema abilita solo alcune zone standard e successivamente il personale addetto alla funzione religiosa aggiunge eventualmente le ulteriori aree in cui diffondere la liturgia, agendo semplicemente sul touchscreen. Con un solo tocco di un unico pulsante viene avviata una procedura automatica che dura circa un minuto, impostando la corretta copertura sonora per circa 7mila persone».

Il tutto, come si può vedere, unisce la semplicità di gestione alla possibilità – irrinunciabile per chi gestisce il sistema – di modulare l’impianto a seconda delle persone presenti nel Santuario. L’obiettivo rimane lo stesso: offrire un ascolto nitido ai fedeli.

«Il Flow Chart della programmazione – precisa Alessandro Baroni – è stato pensato per ridurre a zero le complessità di gestione dell’impianto e creare un’interfaccia user friendly che metta a proprio agio anche l’utente meno smaliziato in ambito tecnico. La grafica è suddivisa in più pagine, con comandi semplici e intuitivi: in centro pagina è stata riprodotta graficamente una pianta del Santuario che mostra se l’impianto sta coprendo il 50% della chiesa o il 100%, e i diversi scenari possono essere attivati o disattivati premendo semplicemente la porzione di chiesa interessata. L’utente, inoltre, può accedere a tutti i livelli dei microfoni e può abilitare o meno i singoli segnali audio».

Non solo: il sistema consente anche di gestire i segnali in uscita, utili ad esempio per inviarli alle già citate emittenti TV.


L’ORGANO PINCHI OPUS 415

La chiesa di San Pio da Pietrelcina è dotata di un colossale organo Pinchi Opus 415, il più grande a trazione meccanica d’Europa. Si tratta di un organo a quattro manuali di 61 note Do-do e pedale di 32 note Do-sol, con trasmissione meccanica “sospesa” per il I -II-III-IV manuale e trasmissione meccanica “a leva” per il pedale. La trasmissione dei registri a pomello avviene invece con comando elettrico.

Cassa e prospetto sono in rovere di slavonia, mentre è stato utilizzato il legno d’abete per le casse interne. Le tastiere sono ricoperte in osso ed ebano, i comandi dei registri sono in ebano tornito con inserti in avorio di mammuth. Il numero totale delle canne lascia a bocca aperta: ben 5.814!  


L’organo Pinchi Opus 415, il più grande a trazione meccanica d’Europa

La tecnologia Renkus-Heinz  iConyx come arma vincente: ‘puntare’ il suono 

A rendere possibile la perfetta intelligibilità del parlato, soprattutto in un ambiente fitto di volte e materiali riverberanti, è la tecnologia degli array iConyx firmata Renkus-Heinz. Infatti, mentre i diffusori tradizionali offrono un’apertura orizzontale media di 120° e verticale di 45°-50°, la tecnologia Beam Steering alla base degli iConyx genera un ‘lobo’ audio – non un fascio – che può avere un’apertura minima addirittura di 5°. Il che significa che il segnale audio può essere inviato con estrema precisione all’altezza desiderata, ad esempio, verso le orecchie delle persone sedute, in qualsivoglia ambiente. Riducendo drasticamente la dispersione dell’energia sonora, la tecnologia Beam Steering crea un audio ‘mirato’, costruito appositamente sulle esigenze del luogo, caratteristica di non secondaria importanza per chiese e ambienti la cui architettura ponga dei precisi vincoli alla tecnologia stessa.

Il puntamento dei lobi audio avviene tramite software: «Grazie a questa tecnologia – dice Alessandro Baroni – è possibile ottenere un STI (Speech Transmission Index, la misura dell’intelligibilità del parlato) molto superiore rispetto a quello offerto dai diffusori classici».


La chiesa di San Pio da Pietrelcina può ospitare 7000 persone sedute e fino a 9000 persone comprendendo i posti in piedi

I line array iConyx IC8 e IC32 non sono recente installazione: erano stati già scelti per il precedente restyling dell’impianto. In occasione di questo ulteriore ammodernamento, però, si è proceduto a un aggiornamento del firmware dei diffusori, allo scopo di migliorarne la comunicazione con i moderni DSP Yamaha. Insomma, gli iConyx si sono rifatti il trucco e sono in forma smagliante per affrontare le sfide del Santuario, pienamente operativo da Pasqua a fine ottobre con, mediamente, quattro funzioni giornaliere, oltre a quelle del fine settimana che prevedono anche la diretta televisiva. 


Un luogo di culto per tutti  

Parlato e cantato sono le principali applicazioni che assorbono le funzionalità dell’impianto audio, poiché il monumentale organo Pinchi (si veda la scheda dedicata), il più grande a trazione meccanica d’Europa, non richiede amplificazione.

Considerando che la chiesa è frequentata anche da tante persone di una certa età, si comprende ancora meglio come l’elevata intelligibilità del parlato sia un requisito fondamentale.  

L’upgrade del sistema, dunque, non è stato legato a un evento particolare o a una necessità straordinaria, bensì alla decisione di sviluppare ulteriormente le potenzialità di un impianto già molto buono che, però, mostrava qualche segno dell’età. 

La chiesa di San Pio non si presenta come una comune chiesa: non ha una forma classicamente rettangolare e individuare la copertura audio più giusta è stata una notevole impresa – Alessandro Baroni  

Con una accresciuta flessibilità di gestione e un audio perfettamente mirato ai fedeli che ascoltano le celebrazioni, i Frati Cappuccini sono ancora più in grado di diffondere la Parola di Dio e ricordare la straordinaria figura di Padre Pio, nei suoi luoghi d’elezione.


A destra: particolare del rack regia con i DSP Yamaha MRX7-D con espansione EXi8. Sotto a sinistra, il banco regia durante l’allestimento. In alto a sinistra, la chiesa di San Pio

Link utili

conventosantuariopadrepio.it
aetmedia.it


Persone intervistate

Alessandro Baroni, Responsabile tecnico A&T Multimedia

Nicola Palazzo, Consulente tecnico dei Frati Minori Cappuccini di San Giovanni Rotondo

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