Case Study, Corporate, Epson

Copying: soluzioni di videoproiezione per la corporate communication

L’azienda del varesotto, nata come distributore di stampanti multifunzione, è oggi un system integrator, content provider e solution provider AV decisamente atipico e innovativo. Nella propria sede di Caronno Pertusella, costruita nel segno della sostenibilità ambientale, vengono usate le stesse soluzioni di digital signage realizzate con videoproiettori Epson, anche in mapping, proposte ai clienti. Un vero e proprio showroom all’avanguardia.


Spesso si pensa che le aziende più innovative e attente ai cambiamenti si trovino all’estero e, se invece sono in Italia, che soltanto le grandi città abbiano le caratteristiche giuste per attrarle.
Fortunatamente non è così, e basta affinare un po’ lo sguardo per scoprire realtà che di provinciale hanno soltanto la collocazione geografica. È il caso di Copying, con sede a Caronno Pertusella, in provincia di Varese ma al crocevia tra le province di Milano, Como e Varese.
Copying ha ‘arredato’ la propria sede con soluzioni di digital signage dedicate alla corporate communication basate sulla proiezione tradizionale e in mapping. Un’idea efficace per far capire ai propri clienti di cosa è capace la videoproiezione quando viene animata da contenuti stimolanti, sviluppati su misura.
Copying offre un servizio chiavi in mano, compresa la realizzazione di contenuti, che vengono realizzati da Indaco Lab, un brand dell’azienda stessa.
Tutte le soluzioni installate nella sede di Caronno Pertusella sono state realizzate con videoproiettori Epson e sono d’esempio per trasformare la comunicazione aziendale, creare stanze immersive o a tema, per emozionare o, semplicemente, informare.
Ne parliamo con il CEO Mauro Vitiello e con Andrea Donzelli e Nathalie Pollina, rispettivamente CIO e Communication Manager dell’azienda.


Finché si continuerà a ragionare sull’io, i risultati saranno sempre da io, quando si inizierà a capire che bisogna ragionare sul noi o sul voi, allora si potrà iniziare a ottenere risultati differenti – M. Vitiello



L’ingresso della sede di Copying. In particolare evidenza il videomapping realizzato con proiettori UST di Epson con la struttura in legno, elemento di sostenibilità ambientale.

La sfida: creare ambienti di lavoro piacevoli e sostenibili. A partire dal proprio

Copying nasce come distributore di stampanti multifunzione corporate. Negli anni, l’azienda è passata prima alle stampanti-scanner e oggi a quelle collegate in rete. Nel frattempo, a questa attività ne ha affiancate molte altre, diventando una società di servizi in diversi campi: printing, imaging, gestione documentale – ovvero tutto ciò che porta a eliminare la carta dagli uffici –, IT, connettività e VoIP. Ma anche e soprattutto, Copying è un system integrator, solution provider e content provider che ha scelto di organizzare il proprio spazio aziendale e il proprio lavoro in modo molto particolare.

Mauro Vitiello, CEO dell’azienda, ha ereditato dal padre l’attività. I suoi collaboratori lo definiscono ‘visionario’ per come ha saputo trasformare una ‘semplice’ impresa che vendeva fotocopiatrici in un’azienda all’avanguardia, anche in termini di sostenibilità.
Ma cosa rende Copying così interessante? Proprio Vitiello inizia a farcelo intuire: «Le soluzioni digital signage di corporate communication – le comunicazioni che le aziende fanno ai propri dipendenti – che proponiamo ai nostri clienti sono le stesse che abbiamo messo in atto nella nostra sede. Si basano sulla videoproiezione e non sui monitor come nel 99% dei casi. Una scelta fatta in ottica green, perché i videoproiettori consumano molto meno rispetto ai monitor». Ma non finisce qui: i videoproiettori, infatti, vengono usati in modalità mapping, cioè ritagliando una zona ben precisa dello spazio a disposizione per proiettare e realizzando una maschera che permette al videoproiettore di inviare le immagini solo a quella superficie.


Alcun dei temi sviluppati da Indaco Lab per la proiezione in mapping installata all’ingresso della sede.

La soluzione: videoproiettori Epson usati in modalità mapping

Di questa peculiarità parliamo nel dettaglio con Andrea Donzelli, che si occupa degli aspetti tecnici dei progetti di Copying. «Nella nostra sede, il mapping viene applicato a diversi ambienti per scopi differenti. La prima installazione si trova all’ingresso, un ambiente di 50 m² dove tutti gli ospiti che arrivano passano e in cui si percepisce la struttura in legno, l’idea alla base di questa azienda votata alla sostenibilità. Entrando e guardando verso il fondo della stanza, si vedono delle pareti. Abbiamo mappato le nostre immagini in modo da sfruttare tutta la superficie possibile. In questo caso, abbiamo usato ottiche ultracorte – proiettori Epson EB-800F – per eliminare le ombre se qualcuno passa nelle vicinanze e per ottenere una migliore integrazione con l’ambiente. I proiettori sono posizionati a circa 50 cm dalla parete e generano un’immagine circa 30 cm sotto il punto in cui si trova l’ottica. Possono però essere installati in modo da proiettare dal basso verso l’alto, per esempio se ci sono dei mobili. Nel nostro caso c’era proprio la volontà di far vedere lo strumento tecnologico perché è parte del progetto ma, volendo, questi prodotti sono facilmente integrabili in un controsoffitto o in una struttura preesistente per farli completamente sparire alla vista».
Dulcis in fundo, questi proiettori hanno la possibilità di integrare una funzione touch, supportata dal player tecnologico. Per esempio, in una parte del mapping è possibile creare una lavagna su cui lasciare un commento o un saluto.
Un’altra zona interessata dalla videoproiezione sono, sempre al piano terra, gli uffici di Indaco Lab, il team di digital marketing che affianca Copying nella realizzazione dei contenuti.
«Qui l’obiettivo era coprire una superficie molto più ampia. È stato scelto il modello EB-L1505U di Epson, ad alta luminosità con ottica intercambiabile. La stanza ha ampie finestre rivolte a sud, quindi l’illuminazione è importante. 13.000 lumen per ogni proiettore e ottiche corte hanno permesso di arredare col proiettore le pareti senza invadere l’area lavorativa. L’installazione è operativa mentre le persone lavorano, si ottiene un effetto tridimensionale proiettando un paesaggio oltre una finestra. La dimensione dell’immagine proiettata, infatti, è di circa 6 metri per 4. La struttura di supporto ha delle americane a vista, data anche l’estetica industrial del luogo. Un effetto tecnico visibile voluto»


Uno dei tre proiettori Epson EB-800F utilizzati per la proiezione in mapping all’ingresso.

L’ultimo ambiente interessato dalla videoproiezione con mapping è l’open space degli uffici di Copying, al primo piano. «In questo caso abbiamo realizzato uno spazio comunicativo legato all’isola di stampa – con stampante Epson –, seguendo la sagoma della periferica e andando verso il soffitto. Vengono proiettate informazioni su come migliorare la sostenibilità facendo scelte di stampa piú attente e consapevoli. La scelta della posizione rende questa soluzione facilmente replicabile. Se sposto la stampante, l’ingombro è lo stesso e posso spostare anche il proiettore. L’apparecchio è stato installato su una colonna di fronte, non con una classica staffa, bensì appoggiato all’interno di un cestello, che permette di rimuoverlo con grande facilità e di usarlo anche in altre situazioni».
Insomma, da Copying il mapping non viene usato per eventi speciali, bensì come qualcosa di sempre disponibile, uno strumento quotidiano e accessibile anche dal punto di vista dei costi, dato che l’azienda propone anche questo come servizio con canone mensile. L’obiettivo è avere un ambiente integrato senza invadere lo spazio e la possibilità di comunicare qualsiasi cosa si desideri. Una volta predisposto, soltanto i contenuti vanno aggiornati man mano.



Le grandi proiezioni negli uffici di Leviathan.

Un servizio completo e una grande attenzione per il cliente

Mauro Vitiello è molto orgoglioso di ciò che sta riuscendo a realizzare in termini di innovazione, ma soprattutto gli sta a cuore la fiducia che i clienti ripongono in Copying. Ma qual è il percorso che ha portato fin qui? «Nel mio caso c’è stato un passaggio generazionale, da mio padre a me. Io ho studiato informatica, ma l’informatica applicata in maniera accademica non mi avrebbe portato a capire le esigenze del cliente, cosa che invece è successa grazie al confronto con mio padre. Lui arrivava da un settore molto tradizionale, quello delle fotocopiatrici, nel quale la cura del cliente non è ai massimi livelli. Anche quando con Copying siamo entrati nel mondo dell’IT, mi sono reso conto che aziende che operavano in quel settore già da anni non avevano la cura del cliente di noi ultimi arrivati. Abbiamo scelto di scardinare l’idea che qualsiasi richiesta arrivasse dal cliente oltre il processo di vendita fosse tempo perso. Anzi, per noi è proprio nel momento in cui hai venduto che inizia il processo di vendita. Da questa convinzione è nata l’attività di noleggio, dove si hanno diversi anni di tempo per dimostrare al cliente cosa si è in grado di fare».
L’approccio innovativo descritto da Vitiello va di pari passo con la modalità in cui le proposte di Copying vengono presentate ai potenziali clienti. Ce ne parla Nathalie Pollina, in qualità di Communication Manager. «Quando un cliente viene in visita, realizziamo un piccolo benvenuto generico o personalizzato. L’impatto di solito è piuttosto forte e dà un’immagine molto innovativa, moderna, ma anche proattiva dell’azienda in cui si sta entrando. Di solito i visitatori reagiscono bene, soprattutto perché siamo in grado di proporci anche per realizzare i contenuti. Se invece i contenuti esistono già, noi siamo in grado di adeguarli allo strumento. Facciamo un assessment iniziale per capire quali sono le reali necessità a livello di comunicazione, quali sono gli aspetti valoriali su cui si vuole puntare».


La proiezione all’isola di stampa al primo piano.

L’idea di ottenere un prodotto chiavi in mano è di certo appetibile, ma la sensazione è che proprio l’uso del videomapping sia molto apprezzato.
Continua Nathalie Pollina: «Il videomapping ha grandi potenzialità in termini di spettacolarizzazione, ma noi vogliamo diversificare il nostro servizio e rivolgerci alle aziende che hanno l’esigenza di una comunicazione interna efficace, capillare, diversificata – in base al luogo o al team di lavoro – e per questo abbiamo pensato a una soluzione di digital signage anche informativo, per lanciare messaggi in maniera coinvolgente, garantendo più efficacia e memorabilità, o esperienziale, per far sentire le persone in un ambiente in cui si riconoscono».
Andrea Donzelli aggiunge un elemento in più. «C’è un effetto inconscio nel vedere le immagini che non escono dalla TV ma da un punto diverso. E anche nel fatto che ci sia il proiettore ma non l’ombra. Il vantaggio del videomapping sta nel poter proiettare senza problemi su grandi superfici, ma spegnendo il proiettore ci sono solo pareti, non schermi neri. È una soluzione per nulla invadente».


Copying: tante idee realizzate e da realizzare, con in mente la sostenibilità 

Molte delle idee di Mauro Vitiello si sono già realizzate. «Con Epson è partito questo progetto di digital signage evoluto, basato principalmente sulla creazione dei contenuti. Nel nostro caso anche i contenuti vengono forniti in modalità ‘as a service’, attraverso contratti editoriali con i clienti che prevedono il coinvolgimento anche di professionisti esterni – dal neuroscienziato alla psicologa, al designer – in base a ciò che il cliente vuole comunicare».
La difficoltà maggiore sta nel relazionarsi con i lavoratori delle aziende clienti, perché non è facile trovare persone che sappiano sviluppare bene un business così ibrido. Continua Vitiello: «Serve spirito creativo e volontà di mettersi in gioco. Questa difficoltà fa sì che lo sviluppo sia più rallentato, ma è anche il nostro ritmo di crescita. L’idea è che l’azienda debba favorire l’equilibrio tra vita e lavoro, e permettere di lavorare divertendosi. Il valore dell’azienda è dato dal numero di contratti in essere. Noi vendiamo il servizio, non il prodotto. Insomma, vendiamo noi stessi, e questo rappresenta una tutela per il cliente, perché se la soluzione non funziona siamo noi a dover interevenire».


Abbiamo pensato a una soluzione di digital signage anche informativo, per lanciare dei messaggi in modo coinvolgente, o esperienziale, per far sentire le persone in un ambiente in cui si riconoscono – N. Polli

L’azienda non subisce interferenze esterne, il business è controllato da Copying al 100%. E questo ha permesso di puntare nella direzione ritenuta più utile, quella della sostenibilità, a cui Vitiello tiene davvero molto. «Nel 2013 abbiamo iniziato a pensare di realizzare una struttura di questo tipo, che si è poi concretizzata nel 2015. È completamente in legno, e siamo stati i primi in Italia. All’epoca, infatti, non esistevano edifici industriali costruiti in bioedilizia. Da qui è scaturito il concetto che anche tutto ciò che proponiamo debba essere fatto con criteri di sostenibilità, sapendo che la sostenibilità ha un costo, non significa solo cambiare le proprie abitudini di vita».


Il proiettore Epson installato al primo piano, nello spazio comunicativo legato all’isola di stampa.

Mauro Vitiello ha molto altro in testa. «La mia idea per il futuro è creare una sorta di comunità fatta non solo di dipendenti.
Mi piacerebbe dare la possibilità alle persone che vogliono contribuire alla realizzazione di un progetto con le loro idee di trovarsi in un luogo fisico, che contenga più arti legate al mondo della sostenibilità, anche per i più piccoli. Diventare una sorta di intermediatore tra il mondo del lavoro, il mondo della scuola e quello delle professioni, avvicinando i ragazzi alle tecnologie in un’ottica non più solo digitale ma anche pratica. Un luogo di aggregazione, che ai ragazzi oggi manca. Il tutto, non per il guadagno, ma pensando a un sistema di autogestione, che all’estero ho visto spesso.
Quando c’è consapevolezza da parte della persona che usa un luogo, quel luogo viene tenuto bene.
Finché si continuerà a ragionare sull’io, i risultati saranno sempre da io, quando invece si inizierà a capire che bisogna ragionare sul noi o sul voi, allora si potrà iniziare a ottenere risultati differenti».
Visionario? Forse. Ma con una visione.




Nella foto in alto EB-L1505U Epson a proiezione frontale e sotto con ottica a collo di cigno installati negli uffici di Indaco Lab.

Persone intervistate

Mauro Vitello
CEO
Copying

Nathalie Pollina
Communication Manager

Copying

Andrea Donzelli
Responsabile Tecnico
Copying


Link utili

copying.it | epson.it

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