Due diffusori a colonna da 8 e 16 driver da 2,75 pollici, per installazioni indoor e outdoor. Cabinet in alluminio anodizzato nei colori bianco e nero. Angolo di apertura verticale ristretto, pilotabili a bassa (8 ohm) o alta impedenza (70/100 V).
QSC finora aveva sempre sviluppato diffusori tradizionali (non array), non adatti in ambienti che si sviluppano in profondità dove sono richieste soluzioni acustiche dall’SPL progressivo, capaci di evitare riflessioni su pareti, soffitti, pavimenti e arredi vari.
Con i nuovi diffusori a colonna serie AcousticDesign, QSC colma il gap.
Parliamo di due modelli line array dotati di 8 driver (AD-S802T) oppure 16 driver (AD-S162T) da 2,75 pollici, per contesti di vario tipo (indoor e outdoor) come, ad esempio: aule scolastiche e didattiche, terminal dei mezzi di trasporto, luoghi di culto, aule di tribunale, ampi ingressi, piazzali, ecc.
Questi diffusori offrono un angolo di emissione verticale molto contenuto: sul modello più piccolo, quello da 8 driver, l’apertura si attesta sui 13/15 gradi mentre nel modello maggiore (16 driver) è di 11 o 25 gradi (basta agire su uno switch).
La direzionalità sul piano verticale, ottenuta riducendo significativamente il pattern di apertura, consente di minimizzare gli effetti generati dal rimbalzo del suono sulle strutture della sala, limitando fastidiosi disturbi come l’echo, il riverbero o il rimbombo, garantendo l’intelligibilità del parlato.
AcousticDesign, il valore dei diffusori a colonna per utente finale e installatore
La qualità del suono elevata, la copertura in profondità lineare e coerente, l’estetica garantita da un case in alluminio anodizzato rappresentano i vantaggi oggettivi.
Sulla qualità del suono, ad esempio, due gli elementi da evidenziare:
Primo, grazie alla dimensione dei driver la risposta in frequenza raggiunge verso il basso i 90 Hz. In una sala conferenze, ad esempio, dove l’obiettivo principale è riprodurre la voce dei relatori, la configurazione non richiede la presenza di un subwoofer (altro aspetto che contribuisce a mimetizzarle bene nell’ambiente). L’accurata risposta in frequenza di entrambi i modelli viene mantenuta anche nel pilotaggio ad alta impedenza (70/100V).
Secondo, la possibilità di variare il ristretto angolo di emissione verticale e di effettuare il posizionamento a colonna, a soffitto, a superficie e a sospensione consentono al progettista di approcciare anche gli ambienti più sfidanti, dotati di perimetro irregolare, con configurazioni miste.
Inoltre, la presenza della certificazione EN 54-24 consente di poterli impiegare anche in sistemi EVAC.
Infine, viene fornito un golfare necessario per assicurare il diffusore ad un ancoraggio predisposto con un cavo di acciaio, garantendo all’installazione una sicurezza ancora maggiore.
AcousticDesign: le peculiarità comuni ad entrambe i modelli, punto per punto
Le peculiarità comuni ai due modelli sono le seguenti:
– costruzione resistente agli agenti atmosferici, per uso esterno, con grado di protezione IP54;
– certificazioni UL1480A e EN54-24 Tipo B;
– disposizione dei driver secondo l’algoritmo PTT (Progressive Taper Topology) per ridurre i lobi laterali indesiderati tipici delle configurazioni array;
– pattern di copertura verticale selezionabile, Wide o Narrow (solo per il modello AD-S162T);
– trasformatori 70/100V a bassa saturazione e bassa perdita con bypass a bassa impedenza;
– connettori d’ingresso montati su piastra sigillata, con dado pressacavo rimovibile;
– staffa di montaggio fornita (montaggio adiacente alla parete) con regolazione pan/tilt;
– Intrinsic Correction per calibrare il sistema in breve tempo, disponibile tramite la piattaforma Q-SYS, compresi gli amplificatori CXD;
– disponibili in due colori: nero (RAL 9011) e bianco (RAL 9010);
– disponibili sul sito di QSC info complete EASE, CF2, CAD e BIM per i progettisti.
La staffa di sostegno viene fornita: agendo su un perno si varia l’inclinazione verticale di 5, 10 o 15 gradi
I diffusori a colonna serie AcousticDesign vengono forniti con una staffa dedicata, dotata di angoli di puntamento fissi; è presente che un perno si muove per variare l’inclinazione verticale di 5, 10 o 15 gradi.
Il vantaggio di questa staffa è che può essere montata in diversi punti e su diverse altezze lungo la colonna. Così l’angolo di inclinazione varia sia in base al movimento del perno che al punto dove viene ancorata alla staffa (al centro conferma il valore indicato dal perno, in alto viene aumentata di 2,5 gradi e in basso diminuita di 2,5 gradi); un sistema utile per ottenere angolazioni intermedie, non previste dalla staffa. Queste staffe consentono di avvicinarle molto alla parete ottenendo, al tempo stesso, l’inclinazione desiderata.