Nella nuova area dell’aeroporto milanese, progettata per accogliere i visitatori di EXPO Milano 2015, è stato installato un videowall 5×4, configurato a colonne dispari inclinate. I 20 monitor Sharp, PN-V601, sono da 60”.
Paese: Italia
Cliente: Dufrital SpA
Partner: Signorelli Snc, Elettromeccanica Bustese, HDDS Vision
Hardware: Monitor Sharp PN-V601, player HDDS Vision
I
brand del lusso posseggono una showroom nei più importanti aeroporti
del mondo. In questo mercato Dufry, definita come global travel
retailer, recita un ruolo da protagonista: è presente in 60 Paesi con
oltre 1650 negozi situati in aeroporti, navi da crociera, porti
marittimi e altre location turistiche. Showroom curate nei minimi
particolari: arredi pregiati, ambienti illuminati ad arte, digital
signage con immagini di elevata qualità e fedeltà cromatica superiore.
Per accogliere i visitatori internazionali di Expo Milano 2015, il
Terminal 1 di Malpensa è stato in parte restaurato. Dufry International
gestisce la nuova area dedicata allo shopping del lusso: per questo
lavoro si è avvalsa del general contractor Elettronica Bustese che ha
delegato Signorelli Cesare Snc per la sezione AV.
Il progetto
«Questa realizzazione – esordisce Antonio Gianazza, progettista di Signorelli Cesare Snc – presenta diversi tratti distintivi, che la rendono unica. Innanzitutto, i desiderata del cliente che ha espresso la necessità di allestire un video su una parete dalle dimensioni importanti, parliamo di circa 8 metri di lunghezza per 5 di altezza. Lo spazio era senza dubbio importante, però la proporzione base/altezza non rientrava in alcun formato video standard: non era 16:9 o 16:10 e neppure 4:3. Ciò avrebbe reso più complicata la realizzazione dei contenuti che, notoriamente, sono prodotti nei formati standard».
«Abbiamo preso in considerazione – prosegue Gianazza – diverse soluzioni d’impianto, dal Ledwall alla proiezione ultra short throw: alla fine abbiamo optato per un videowall 5×4 per diverse ragioni, fra cui la luminosità e la risoluzione delle immagini, adeguate al contesto: i brand del lusso pretendono sempre una qualità impeccabile. I monitor utilizzati per comporre il videowall sono di Sharp, modello PN-V601 da 60”; oltre alla fedeltà cromatica e alla luminosità, abbinano altri punti di forza come il formato – sono gli unici da 60” – e la risoluzione HD Ready pari a 1366×768 pixel – su videowall così estesi la precisione delle immagini ne guadagna, e non poco. La risoluzione complessiva del videowall è di 6830 x 3072 pixel, quindi compatibile con i contenuti UltraHD-4K».
I contenuti
Con
un formato atipico, pari a circa 20:9, bisogna adattare i filmati
oppure comporre lo schermo con diverse finestre per mantenere la loro
proporzione nativa. In ogni caso è necessaria una gestione attenta della
messa in onda dei contenuti, che provengono da sponsor diversi e nei
formati più disparati, per evitare deformazioni e decadimento della
qualità.
«Abbiamo sperimentato diverse soluzioni – prosegue Antonio Gianazza –
sviluppate da altrettante aziende: la scelta finale è caduta su Hdds
Vision in grado anche di fornire una piattaforma Cloud capace di gestire
le più diverse situazioni: rescaling, modifica del formato e download
dei contenuti nei singoli player. Questi monitor di Sharp sono collegati
in loop via DVI e ognuno di loro è collegato in HDMI al Datapath.
Normalmente la configurazione attiva del videowall è in HDMI. I monitor,
a gruppi di 4, sono connessi ad uno splitter Datapath. In totale i
Datapath sono 5, connessi in DVI dual Link al Datapath master, collegato
a sua volta al player principale di Hdds Vision. Tutta la catena
supporta la risoluzione UltraHD-4K. Il loop DVI, utilizzato durante i
test iniziali, ci ha comunque sorpreso per la qualità e l’abbiamo
mantenuto come infrastruttura di back up, a disposizione soprattutto per
eventi live».
La calibrazione
«Per videowall così grandi – conclude Antonio Gianazza –
la risoluzione HD Ready è da preferire: la qualità che si ottiene nel
gestire un pixel più grande è di gran lunga migliore rispetto a due
pixel più piccoli. Siamo rimasti stupiti anche dal lavoro di
calibrazione: normalmente quando si montano così tanti monitor è
fisiologico correggere disuniformità cromatiche e luminose. Nel nostro
caso, invece, impostando gli stessi parametri tutti i monitor si sono
allineati perfettamente. La particolare conformazione del videowall,
ogni colonna è inclinata di 5° sul piano orizzontale rispetto alla sua
adiacente che è perfettamente perpendicolare, non perdona: le differenze
si notano facilmente. Da quando abbiamo collaudato l’installazione,
sono in funzione dalle 5 del mattino all’1 di notte, 20 ore al giorno e
nessun problema si è manifestato».
INFO
dufry.it
signorellisnc.com
hddsvision.it
sharp.it