A Melegnano opera un importante studio odontoiatrico che si avvale di un impianto video composto da numerose sorgenti e da monitor professionali gestiti dalla matrice Atlona a standard HDBaseT. La realizzazione è opera di Omnimedia Group.
Definirlo
studio odontoiatrico è riduttivo. Quella dello studio Gandini-Massironi è
una storia di successo, nata nel 1949, che da oltre 25 anni utilizza il
microscopio operatorio nell’ambito della protesi estetica. Nella
pratica si lavora sui pazienti attraverso un microscopio e non ‘a occhio
nudo’ come di prassi accade. Gli ingrandimenti consentono interventi
mini invasivi perché la visione allargata permette un miglior controllo
degli strumenti taglienti e maggior precisione in tutte le fasi di
costruzione dei manufatti protesici.
In questo studio, che si sviluppa su 3 piani per un totale di 6
poltrone dentistiche, Omnimedia Group ha realizzato un impianto di
distribuzione Audio/Video di particolare fattura e configurazione:
gestiti dalla matrice Atlona AT-PRO2HD1616M sono presenti 11 monitor
professionali Panasonic, 7 camcorder prosumer (Sony e Panasonic), 2
sorgenti analogiche e digitali oltre al DVDO I-SCAN DUOi,
l’interpolatore video e transcodificatore per segnali HDTV. La
dimensione della matrice consente di poter gestire anche la futura
espansione di questo progetto, prevista a breve.
Per completare l’installazione sono state necessarie parecchie
settimane; durante la prima parte dell’installazione, più invasiva, è
stato necessario chiudere lo studio. Per le fasi successive si è data la
priorità all’attività professionale. La fase più delicata ha riguardato
il cablaggio: la mancanza di predisposizioni ha costretto i tecnici
all’utilizzo di vie spesso articolate e non prive di incognite per la
contiguità con l’impianto elettrico, decisamente complesso. In uno
studio dentistico di questo livello, infatti, coesistono motori
elettrici incaricati delle più diverse funzioni: compressori,
aspiratori, condizionatori, frigoriferi, ecc. Anche le interferenze
elettromagnetiche hanno rappresentato un elemento di criticità.
Come è nato il progetto
«Da quattro anni, all’interno della nostra azienda – inizia a raccontarci Daniele Ferro, titolare con il figlio Samuele di Omnimedia Group – abbiamo avviato la divisione Dental Video, nata da una collaborazione con Giovanni Accoglie, un professionista apprezzato in questo ambiente per la capacità di realizzare riprese video particolari. Un ambiente, quello degli studi odontoiatrici, molto sensibile all’utilizzo delle tecnologie audiovisive di qualità. Abbiamo così conosciuto il dottor Domenico Massironi che possiede uno studio molto importante a Melegnano, dove cura i suoi pazienti avvalendosi del microscopio e organizza corsi di formazione ai medici dentisti che provengono da tutto il mondo per apprendere le tecniche da lui sviluppate nel corso degli anni». Per acquisire le riprese video delle cure prestate ai pazienti, ciascuna poltrona dentistica è dotata di un microscopio Zeiss, al quale è collegato, tramite l’adattatore TV Tube, un camcorder prosumer Sony HD. Il dentista opera sul paziente guardando attraverso gli oculari del microscopio; il camcorder registra le immagini direttamente dal microscopio; è previsto anche l’uso di un camcorder HD per acquisire la prospettiva facciale. I filmati prodotti rappresentano un prezioso supporto didattico ai Corsi di Formazione che vengono organizzati all’interno della struttura con frequenza settimanale. L’obiettivo di ripresa, in sostanza il microscopio (cosa inusuale per uno studio dentistico), impone una cura del dettaglio video e una fedeltà cromatica di alto valore: elementi che Omnimedia Group ha dovuto tenere in particolare considerazione durante la scelta dei componenti che hanno costituito il sistema. In sostanza, non solo l’alta definizione è un aspetto consolidato in questo mondo; fondamentali sono anche tutti i parametri video che ne determinano la realisticità.
L’acquisizione dei contenuti
«Per documentare al meglio i lavori effettuati con tecniche sviluppate nel corso di decenni è essenziale dotarsi di apparecchiature di qualità e affidabilità superiore. I filmati e le fotografie vengono utilizzate anche durante i Convegni ai quali il dottor Massironi partecipa per presentare i propri studi – prosegue Daniele Ferro. Il progetto è nato da questa esigenza: produrre filmati e immagini con i camcorder presenti nei 6 Studi, in Laboratorio e in Sala Corsi da poter visualizzare, a scelta, su ciascuno dei monitor anch’essi presenti in ognuno di questi ambienti. Abbiamo lavorato molto al suo fianco, per capire a fondo come procedere nelle varie fasi, sviluppando su tablet anche la gestione remota del sistema, molta apprezzata dal nostro cliente. Per la scelta delle telecamere HD, il mondo professionale medicale offre prodotti da abbinare ai microscopi; però – aggiunge Daniele Ferro – hanno costi molto importanti. Ci siamo così rivolti al mondo prosumer scegliendo fra modelli professionali di Sony e Panasonic, tutti a 1080p. Addirittura il modello Panasonic possiede il triplo CMOS, ed è in grado di fornire un’elevata qualità cromatica: l’abbiamo adottato per le riprese facciali; per i camcorder da abbinare ai microscopi ci siamo orientati sui Sony perché il diametro dell’ottica si interfacciava meglio con il TV Tube. Questo accessorio di Zeiss consente di collegare la telecamera al microscopio e di ottenere la stessa visualizzazione rappresentata dal binoculare. Così abbiamo potuto dotare tutti i microscopi di una propria telecamera ad altissima qualità».
La scelta della matrice
«Abbiamo studiato a fondo questa scelta – commenta Daniele Ferro. Dovevamo
capire quale matrice poteva rispondere al meglio: sin dall’inizio
avevamo previsto almeno dieci ingressi e altrettante uscite, quindi le
matrici da 8×8 non erano adeguate. Inoltre, la disposizione delle
poltrone dentistiche su più piani, con ampie superfici estese ci
obbligava ad un cablaggio di particolare estensione, con tratte di
diverse decine di metri. All’epoca della nostra scelta muoveva i primi
passi in Italia il marchio Atlona: dopo aver valutato anche le matrici
modulari abbiamo scelto la matrice AT-PRO2HD1616M, standard HDBaseT, con
gli extender HDMI-Cat, anche per i segnali IR. Abbiamo avuto un
supporto di elevata qualità dal distributore italiano: così abbiamo
affrontato e risolto le varie problematiche in tempi davvero ridotti.
Infine, questa Atlona ci consentirà di completare la seconda fase del
progetto perché non l’abbiamo sfruttata appieno».
Per i monitor professionali la scelta è caduta sui Panasonic al
plasma: il prodotto giusto per dare risposte di qualità a chi apprezza
prestazioni superiori. I supporti a parete sono di Vogel’s, sono
affidabili e si integrano bene con l’ambiente sobrio e tecnologico. In
un paio di studi, oltre al monitor dedicato al dentista (microscopio,
visualizzazione della lastra, dati del paziente provenenti da un
archivio), è presente anche un monitor destinato all’intrattenimento del
paziente. Su ciascun monitor è possibile visualizzare anche il PC: sono
previsti due ingressi HDMI, per microscopio/camcorder e PC. Nella Sala
Corsi è stato installato un monitor plasma da 65” touch screen: la
didattica interattiva è sempre più efficace. Infine, ogni poltrona
possiede anche un microfono: è così possibile registrare l’audio oltre
che dialogare con i partecipanti durante i corsi o le esercitazioni.
La gestione da remoto
Il
software per la gestione da remoto è stato realizzato da Samuele Ferro
tutto in Visual Studio e personalizzato con grafiche di facile
comprensione. Nelle varie schermate sono rappresentate le piantine degli
studi, con la poltrona e gli strumenti di lavoro. Il software funziona
su un tablet da 10 pollici; è collegato alla rete Wi-Fi dello studio e
duplica tutte le funzionalità disponibili in sala regia, così da poter
gestire a piacimento la visualizzazione delle varie sorgenti sui vari
monitor. Tutti i principali parametri delle periferiche sono
modificabili via tablet che diventa così un telecomando universale.
L’importanza del tablet è correlata ai corsi: assicura un utilizzo
immediato dei contenuti a prescindere dall’ambiente in cui ci si trova
evitando, ad esempio, di disturbare una sala dove il paziente è
sottoposto ad una seduta. Infine, è stata garantita la compatibilità con
i materiali d’archivio, in parte analogici. «Con il DVDO – conclude Daniele Ferro – abbiamo
risolto le problematiche legate ai contenuti d’archivio, che contiene
filmati analogici e digitali girati in DV e DVC PRO, che però si possono
distribuire soltanto via Firewire o SDI. Lo scaler DVDO consente di far
convivere anche l’archivio audiovisivo dello studio, composto da
contenuti analogici e digitali DV e DVCPRO con i nuovi formati digitali
permettendo la visualizzazione di immagini provenienti dai supporti più
diversi: dalla VGA al video composito. Inoltre, consente di poter
visualizzare una presentazione o del materiale didattico presente sul
laptop di un corsista, nel caso l’unica uscita disponibile sia la VGA.
Il DVDO, infine, effettua anche l’upscale dei contenuti, da SD ad HD».
Si ringraziano per la collaborazione:
Daniele e Samuele Ferro di Omnimedia Group
www.omnimedia.it