Per offrire un nuovo, partecipativo stile di servizio funebre, la società Giubileo, con molte sedi a Torino e nel torinese, ha affidato a Icarus Group la realizzazione di un impianto AV che, per quanto possibile, renda più dolce il momento del commiato.
Può la moderna tecnologia AV influire positivamente anche su un momento per forza di cose doloroso come l’ultimo saluto a una persona cara?
Il caso, finora unico in Italia, di Giubileo sembra dare risposta affermativa: progettato dall’integratore Icarus Group, l’impianto AV installato presso la principale sede torinese della società offre musica di sottofondo, distribuzione video centralizzata su una serie di monitor dislocati in tutta la location e, soprattutto, un servizio in più, che stacca decisamente Giubileo da altre realtà che operano nel medesimo settore: la Sala del Commiato, vasta location unica nel suo genere, in cui il momento dell’estremo saluto viene – per quanto possibile – addolcito da immagini e suoni, con una proiezione immersiva studiata per commemorare al meglio chi ha lasciato questo mondo. Ma c’è di più: sfruttando lo stesso sistema di proiezione e di display, Giubileo permette anche a chi sa di doversi accomiatare dai propri cari di registrare un proprio videomessaggio che potrà essere mostrato, nel giorno della cerimonia funebre, ai convenuti, mitigando in loro, se possibile, l’inevitabile dolore della separazione da un parente o da un amico.
Ci illustrano lo scopo e le funzionalità di questo importante sistema i titolari di Giubileo, Serena e Nicolò Scarafia, e il progettista, nonché titolare di Icarus Group, Flavio Vallò.
La sfida: progettare un impianto AV che sappia ‘parlare sottovoce’
Ogni soluzione tecnologica, ovviamente, non può prescindere dalla propria finalità.
Perlopiù, siamo abituati a trovarci di fronte a sistemi che tendono a imporsi per il loro grado di appariscenza o di spettacolarità. Nel caso di Giubileo, invece, la sfida per l’integratore è consistita soprattutto, a nostro avviso, nel trovare il giusto equilibrio tra la tecnologia e le emozioni che, inevitabilmente, prorompono da chi si deve recare, in giorni fatalmente mesti, a dare l’ultimo saluto a una persona cara. Occorreva, insomma, un impianto AV che sapesse accompagnare le persone in questo difficile frangente senza imposizioni, senza mai andare ‘sopra le righe’, senza avere la pretesa di colmare un vuoto, bensì con la speranza di lenire, seppur parzialmente, la pena del distacco.
“La sfida era realizzare un sistema in ‘stile americano’ con una location unica, la Sala del Commiato, in cui la proiezione creasse una scenografia capace di toccare corde profonde – Flavio Vallò
Costruita sulla doppia direttrice di una serie di monitor informativi e di un’altra serie di devices (monitor e videoproiettori) più propriamente declinati al servizio di commiato, la soluzione elaborata da Icarus Group si impone con delicatezza e non punta certo a spettacolarizzare, bensì a consolare e commemorare.
Come ci spiega Serena Scarafia, AD di Giubileo, «l’idea era costruire una sala di commiato immersiva, che permettesse alle persone di sentirsi vicine al loro caro, ripercorrendone la vita, ascoltando le sue stesse parole registrate in precedenza o stando immerse nell’atmosfera dei suoi luoghi preferiti. Per questo abbiamo pensato a una proiezione sulle pareti laterali e sulla parete frontale, per mostrare fotografie o video corredati da musiche scelte con cura da chi conosceva la persona».
Da parte dell’integratore, Flavio Vallò di Icarus Group descrive così la sfida tecnologica: «Il cliente aveva le idee molto chiare su ciò che voleva realizzare e cercava un progetto che soddisfacesse determinate specifiche, una volta comprese le quali abbiamo avuto carta bianca per la scelta di marchi e prodotti. Insomma, in questo caso il system integrator ha potuto svolgere la sua vera funzione: scegliere i migliori prodotti per realizzare la soluzione più efficace per il cliente. Nonostante l’impianto riguardi molti ambienti, la vera sfida era la Sala del Commiato, nella quale dovevamo allestire una proiezione affascinante su tre pareti rispettando anche determinati vincoli architettonici e tecnologici».
La soluzione: audio di qualità, display informativi e una proiezione che tocca le corde dell’anima
Niente di meglio, per descrivere questa installazione, che andare con ordine e seguire il percorso di un ipotetico visitatore.
All’ingresso, il primo ambiente nel quale ci si imbatte è la sala d’aspetto, molto confortevole. Icarus Group ha installato qui un monitor digital signage da 86” la cui funzione, in linea con le più classiche applicazioni di segnaletica digitale, è comunicare immediatamente alle persone in quale sala, tra le dieci di cui dispone la struttura, possono trovare il loro congiunto.
All’ingresso e nella sala d’attesa, la diffusione sonora è garantita da 4 altoparlanti Apart Mask8 gestiti da un Sonos Connect, mentre nell’adiacente area bar, gestiti a loro volta da un Sonos Connect, ci sono 4 altoparlanti Apart Mask4. In questi ambienti, oltre alla musica di sottofondo, un radiomicrofono Mipro controllato da un mixer Apart PM7400MKII consente di diffondere annunci e comunicazioni di benvenuto e accoglienza. Flavio Vallò puntualizza: «In queste zone abbiamo installato altoparlanti che lavorano in multiroom, quindi potrebbero essere usati anche in maniera indipendente. Per la gestione, però, abbiamo deciso di creare dei gruppi. La diffusione sonora all’interno dei locali, comprese le camere ardenti, è centralizzata e multizona.»
Proseguendo, si percorre un corridoio che mette in comunicazione l’ingresso col giardino, dove si aprono le dieci camere ardenti suddivise, come vedremo tra poco, in tre tipologie. In giardino e lungo il corridoio sono stati installati altoparlanti attivi in rete cablata, che diffondono musica di sottofondo.
Lungo il perimetro del giardino interno, si aprono le porte delle camere ardenti, che sono di tre tipologie: le tre più semplici prevedono un unico ambiente con diffusione audio di sottofondo, affidata a un altoparlante Sonos Play 1. Nelle quattro sale ‘de luxe’ allo speaker si aggiunge un monitor da 43” con soundbar Audac Imeo indipendente collegata al monitor. Grazie alla connettività Bluetooth, in questi ambienti è possibile diffondere musica ad hoc, a cura di chi organizza la cerimonia. Allo stesso modo, l’utente può visualizzare sul monitor i propri contenuti (foto o video) collegando semplicemente un supporto di memoria (PC, chiavetta USB). Infine, nelle tre suite, ambienti più ampi e confortevoli, sono stati installati un monitor da 55”, una soundbar (che qui può essere usata anche in maniera centralizzata) e un diffusore. Accanto alla porta d’ingresso di tutte e dieci le sale, a prescindere dalla tipologia, sono collocati dieci monitor digital signage da 22”, utilizzati per mostrare nome e foto del defunto, nonché le date e le informazioni basilari sulla cerimonia.
La gestione di tutti i monitor è centralizzata e si basa sul sistema LG SuperSign: dalla postazione centrale sita in reception, un addetto di Giubileo può pubblicare contenuti su tutti i monitor, da quello della sala d’attesa a quelli posti a fronte porta di ogni sala, e anche sui monitor collocati all’interno delle sale. Ovviamente, su questi ultimi, si preferisce solitamente la gestione locale, in modo che i parenti e gli amici della persona che viene ricordata possano portare i propri contributi e diffonderli su schermo.
GIUBILEO: DAL 1998 COMUNICAZIONE E SERVIZI ALL’AVANGUARDIA
Giubileo è nata a Torino alla fine del 1998 e si è connotata come una società innovativa e molto portata per la comunicazione nel delicato ambito delle onoranze funebri. Anche per quanto riguarda i servizi offerti (tra cui quello di previdenza funeraria, che dà la possibiltà di predisporre il proprio stesso servizio funebre, manlevando i familiari dall’incombenza) l’azienda ha variato il modo di posizionarsi sul mercato e ha sempre puntato a proporre innovazioni.
L’ultimo servizio varato, in termini temporali, è proprio la tecnologica e innovativa Sala del Commiato, che può ospitare cerimonie laiche o religiose corredate da proiezioni e diffusione sonora, disponibili su richiesta anche in streaming per parenti lontani. Importante sottolineare che il personale di Giubileo è in grado di occuparsi anche della preparazione del materiale audiovisivo per la cerimonia, basandosi sulle indicazioni dei parenti e degli organizzatori.
La Sala del Commiato: suono e immagine a rappresentare l’anima
Come dicevamo, la principale innovazione proposta da Giubileo grazie all’intervento di Icarus Group è la Sala del Commiato.
Si tratta di un vasto ambiente (11 x 9 metri) per la cui descrizione ci affidiamo, doverosamente, alle parole di Nicolò Scarafia, direttore tecnico di Giubileo: «In questa sala possono essere celebrati dei commiati sia laici che religiosi. La sala è pensata per venire incontro a tutte le richieste, è munita di una regia tecnica (mixer audio, video e luci) e di un organo, per musica dal vivo. Poi ci sono un podio, un leggio e un tavolo con microfono. Il vero tratto distintivo di quest’ambiente, però, è la proiezione immersiva su tre pareti, dal soffitto fino al pavimento.
I contenuti vengono preparati assieme al cliente, e possono essere personalizzati. La proiezione, in pratica, ‘disegna’ l’atmosfera dell’ambiente e lo trasforma come vogliono gli organizzatori della cerimonia, in modo che il loro caro venga ricordato con immagini per lui significative.»
Per questa delicata applicazione, la scelta di Icarus Group è caduta su sei proiettori Canon WUX6700 a ottica corta da 6700 lumen, due per ogni parete, caratterizzati da una colorimetria di alta qualità e da un’elevata uniformità luminosa, per evitare visibili riduzioni di luminosità ai bordi dell’immagine. Caratteristica fondamentale per la buona riuscita di un’installazione in edge blending, gestita da due processori video Media&tech m-frame Pro che lavorano in sync.
La videoproiezione immersiva nella Sala del Commiato è gestita da 2 mediaprocessor m-frame, ciascuno dei quali con 3 uscite attive per controllare i 6 Canon XEED WUX6700 che proiettano sulle 3 pareti della stanza.
«Abbiamo scelto il marchio italiano mframe – spiega Flavio Vallò – per la versatilità dei suoi prodotti. I modelli scelti sono m-frame pro 1xFHD IN x 4OUT che consentono di gestire il blending tra le immagini dei videoproiettori, permettono di mostrare i contenuti pre-caricati e anche una sorgente video esterna, ad esempio un notebook oppure un dispositivo wireless tramite il quale è possibile far vedere le immagini dal proprio telefono o tablet. La flessibilità di questi processori consente anche di intervenire all’ultimo momento con contenuti non inizialmente previsti dalla cerimonia, eventualità che, vista l’incidenza del fattore emotivo nell’attività della location, non può essere esclusa. Questo soddisfa l’esigenza di tenere la stanza a disposizione anche di persone che non abbiano potuto organizzarsi per tempo, come purtroppo può succedere in caso di cerimonie funebri».
All’opposto, però, la Sala del Commiato può diventare persino uno ‘studio TV’, utilizzato per la registrazione di messaggi da parte di persone che intendano organizzare da sé la propria stessa cerimonia funebre, un’usanza che negli Stati Uniti, ad esempio, ha preso piede da tempo, e che dalle nostre parti viene ora proposta in esclusiva da Giubileo.
Spiega Serena Scarafia: «Il servizio video è di due tipi. Da una parte, raccogliamo informazioni dalla famiglia su quali musiche ascoltasse il loro caro, e quali luoghi amasse frequentare. Quindi realizziamo le immagini da proiettare, in linea con il carattere e le passioni del defunto, per ricordarlo col sorriso per quello che era, per come viveva. Se invece una persona ci contatta per registrare un video di commiato, la proiezione sulle pareti può servire come sfondo ideale per la ripresa, utilizzando ancora una volta immagini idonee al suo carattere e alla sua vita».
Insomma, nella Sala del Commiato la proiezione è in ogni caso un elemento chiave. Ogni proiettore proietta in full HD su una superficie di 4 metri di base.
Grazie alla tecnologia LCOS di Canon, la dimensione dei pixel è talmente ridotta che neppure da vicino è possibile distinguerli, per un effetto ancora più avvolgente della proiezione.
A completare l’installazione, il profilo audio è affidato a un sistema multicanale 7.2 Bose con amplificatori digitali Ecler, radiomicrofoni Mipro, microfoni a stelo Shure, mixer da banco QSC Touchmix8, dedicato a questa sala, e processore audio Ecler Mimo12.
“Il servizio che offriamo va oltre i dati tecnici, è una questione di emozioni. Possiamo anche trasmettere la cerimonia in streaming, a beneficio di parenti lontani che non possono spostarsi – Serena Scarfia
Alcuni pannelli fonoassorbenti garantiscono il perfetto bilanciamento acustico di un sistema AV a tutti gli effetti cucito su misura, capace di integrarsi in un’architettura che prevede travi in legno sul soffitto, bocchette di aspirazione e di emissione dei convettori oltre ad antenne wi-fi e sensori ambientali.
Conclude Flavio Vallò: «Abbiamo realizzato un vero e proprio tetris di tecnologie montate a soffitto, dai proiettori ai diffusori, che ha richiesto molto tempo ed è stato l’intervento più difficile dell’intera installazione».
La soddisfazione dei committente
A suggello di quanto sin qui detto, resta solo un aspetto: la facilità di gestione. Ebbene, l’impianto della Sala del Commiato è gestito, con facilità e immediatezza, via iPad con la app di Control4. Sottolineiamo infine che la sede di Giubileo, a ulteriore dimostrazione della completezza del servizio offerto, dispone di una saletta dedicata all’intrattenimento dei bambini, con una TV da 55” indipendente.
Ma come sono state recepite le novità tecnologiche? C’è soddisfazione da parte della società?
Serena Scarafia ci offre uno sguardo d’insieme: «Il nostro è un servizio non facile da raccontare, ma chi ne ha fruito è sempre rimasto colpito: quando ci si trova immersi nel ricordo della persona che è venuta a mancare, si capisce tutto il valore dell’esperienza».
Sul lato più squisitamente tecnico si esprime invece Nicolò Scarafia: «Abbiamo iniziato da poco con questa formula, la quasi totalità delle persone è molto gratificata, e abbiamo ottenuto ciò che volevamo. L’installazione funziona benissimo, per gli eventuali problemi tecnici abbiamo stipulato un contratto di manutenzione con Icarus Gruoup, che comunque periodicamente svolge un controllo dell’allineamento dei proiettori, in modo che la resa della proiezione sia sempre perfetta». ■
Persone intervistate
Serena Scarafia, AD, Giubileo
Nicolò Scarafia,Direttore Tecnico, Giubileo
Flavio Vallò,Titolare, Icarus Group