La HDBaseT Alliance ha rilasciato le specifiche della versione 2.0: un’importante evoluzione che prevede la presenza di switch HDBaseT per distribuire i segnali AVC in ambito home.
HDBaseT è una tecnologia nata nel 2010 allo scopo di collegare in HDMI una sorgente e un display, con i segnali audio, video, controlli e internet su distanze fino a 100 metri, impossibili per un cavo HDMI. Questo grazie alla specifica 5 Play, ovvero alla capacità di trasferire video non compresso e audio fino a 10,2 Gbps, Ethernet 100BaseT, segnali di controllo e l’alimentazione necessaria ai vari dispositivi collegati fino ad un massimo di 100 watt e con un solo cavo Cat. Infatti, uno dei principali vantaggi che rendono l’HDBaseT pratico in molti ambiti è l’utilizzo di un comune cavo Cat 5e (lungo al massimo 100 metri) terminato con connettori RJ-45 al posto di soluzioni proprietarie oppure standardizzate ma più costose e delicate da gestire come l’HDMI. Altro importante vantaggio è la garanzia di interoperabilità dei vari prodotti, a prescindere dal produttore. A tre anni dalla nascita avvenuta nel 2010 e a due dalla standardizzazione, il consorzio HDBaseT Alliance che comprende oltre 70 aziende, ha rilasciato le specifiche della versione 2.0 che offre prestazioni più avanzate, una maggiore integrazione e amplia gli scenari di applicazione, anche in ambito domestico, grazie al set di funzionalità HomePlay.
HomePlay strizza l’occhio al mondo consumer
Il nuovo set di funzionalità HomePlay comprende diverse soluzioni plug-and-play che conservano i benefici finora riservati al mondo Pro-AV come, ad esempio, l’elevata qualità dei segnali, l’affidabilità, le lunghe distanze coperte e il supporto ai device non più recenti, abbinandoli alle richieste del mondo consumer in termini di costo, praticità, facilità d’uso, scalabilità e compatibilità con i dispositivi e le tecnologie future. L’arricchimento dell’offerta HDBaseT dedicata al mondo Pro-AV e il contestuale allargamento verso il mondo consumer rappresentano un interessante opportunità di sviluppo per il consorzio HDBaseT, per le aziende che producono dispositivi con questa tecnologia e per gli installatori che devono proporre ai clienti soluzioni efficienti, scalabili ed a costi contenuti.
Modello di comunicazione OSI su 7 livelli
L’HomePlay definisce gli adattamenti in tutti i sette livelli del modello di comunicazione generica OSI (Open Systems Interconnection) per consentire il supporto audio/video ad alta velocità e di altre applicazioni time-sensitive. Mentre le specifiche 1.0 gestiscono unicamente i layer fisici e di collegamento dati, le specifiche 2.0 aggiungono le capacità di networking, switching e punti di controllo, ampliando le funzionalità e le possibilità di integrazione nei sistemi Pro-AV e domestici. Lo streaming dei contenuti AV passa da punto-punto (1.0) a punto-multipunto e multi-stream (2.0) mentre debutta il supporto all’USB 2.0 e ad altre interfacce native che consentiranno di semplificare la progettazione e l’installazione dell’hardware, riducendo sia gli ingombri che i costi.
HDMI 2.0 e maggiore efficienza con il 4K
Grazie ad uno sfruttamento più efficiente della banda a disposizione, a configurazioni flessibili asimmetriche/simmetriche/ parziali e al raddoppio della capacità del sublink in upstream (300 Mbps), l’HDBaseT 2.0 è in grado di gestire i segnali video 4K con adeguate prestazioni e margini di sicurezza. La nuova release conferma inoltre il supporto allo standard HDMI 1.4 estendendolo al neonato HDMI 2.0.
Più vantaggi per tutti
Le esperienze maturate con la precedente versione e gli ottimi riscontri ottenuti dal mondo professionale permettono aHDBaseT di guardare al mondo consumer con ottime prospettive di sviluppo, garantendo agli installatori soluzioni su misura che utilizzano componenti standard (cavo Cat, connettori RJ-45, switch, sorgenti, ecc.), quindi a basso costo e facili da installare. Con uno switch HDBaseT 2.0 al centro di un normale cablaggio Ethernet a stella è possibile veicolare qualunque servizio e contenuto in tutte le stanze di un’abitazione, sfruttando eventualmente la predisposizione presente negli edifici di nuova costruzione. Se a questo aggiungiamo la possibilità di gestire tutte le funzionalità con semplici applicazioni installate su PC, tablet e smartphone, è facile comprendere come l’HDBaseT 2.0 abbia le carte in regola per innovare il concetto di distribuzione dei segnali Home Multimedia anche in ambito consumer.