Poco prima dell’insorgere della crisi sanitaria dalla quale non siamo ancora completamente usciti, l’Istituto di Istruzione Superiore Nicola Moreschi di Milano ha previdentemente dotato tutte le sue 46 aule di Sharp Big Pad da 70 pollici: scelta vincente, soprattutto in pandemia.
Da sempre focalizzato sui temi del rinnovamento tecnologico e della digitalizzazione, l’Istituto di Istruzione Superiore ‘Nicola Moreschi’ di Milano ha attrezzato tutte le sue aule con monitor multitouch Sharp Big Pad modello PN-70HC1E, risoluzione UltraHD-4K e tecnologia multitouch IR, dotati di mini PC Windows based.
Così facendo, ogni aula è diventata, in un certo senso, un laboratorio sperimentale, nel quale docenti e studenti – come ci spiega la Dirigente Scolastica, professoressa Maria Paola Morelli – hanno la possibilità di insegnare e apprendere in modo dinamico, condividere contenuti e annotazioni, connettersi al web e sfruttarne tutte le immense potenzialità, nonché gestire forme di didattica integrata (in presenza e digitale), dunque più facilmente inclusiva ed efficace.
Completato da webcam e soundbar Sharp l’impianto è stato realizzato – ulteriore punto di merito – alla fine del 2019 prima dell’insorgere della pandemia, e non potrebbe esserci migliore dimostrazione che investire in rinnovamento tecnologico è sempre un fatto positivo, che porta vantaggi e lancia la scuola nel futuro.
La sfida: trasformare ogni aula in un laboratorio multimediale
Per inquadrare l’Istituto Moreschi, niente di meglio che affidarci alle parole di chi lo dirige dal 2014: «L’Istituto Moreschi – dice la professoressa Maria Paola Morelli – è una scuola superiore con due indirizzi: tecnico, per il settore economico, e Liceo scientifico, sia tradizionale che a sezione Cambridge, per chi vuole studiare in inglese anche materie come matematica e fisica, con tanto di certificazione della Cambridge University. Confrontarsi col metodo di studio anglosassone, basato sulle competenze, è molto interessante, e rientra nella nostra idea di internazionalizzare la scuola il più possibile, rendendola una finestra aperta sul mondo».
Con simili ambizioni, un istituto scolastico è portato a guardare con naturalezza alla moderna tecnologia e alla digitalizzazione, che offrono un ventaglio di possibilità tanto ai docenti, per realizzare lezioni più coinvolgenti ed efficaci, quanto agli alunni, che percepiscono le materie di studio più vicine a loro, più capaci di parlare la loro lingua.
Prosegue infatti la dottoressa Morelli: «L’innovazione tecnologica ha una ricaduta estremamente positiva sulla metodologia didattica. Un’aula dotata di apparecchiature tecnologiche per la condivisione dei contenuti diventa automaticamente un laboratorio di apprendimento, e va incontro ai bisogni degli studenti, oltre ad essere un ambiente favorevole non solo alla didattica a distanza, ma anche alla didattica integrata.»
“Non c’è dubbio che le moderne tecnologie come i monitor Big Pad consentano opzioni nel campo della didattica che un tempo non erano neppure lontanamente pensabili – Maria Paola Morelli
In ossequio a questa filosofia, l’Istituto Moreschi ha dunque deciso di dotare non solo alcuni ambienti, come i laboratori, di monitor Big Pad 4K interattivi, bensì tutte le aule, per un totale di 46. Il progetto, oltre ad apportare i già citati benefici didattici a docenti e studenti, ha altresì ottimizzato gli spazi della scuola, evitando la logica ‘laboratoriale’ legata al continuo spostamento di intere classi da un ambiente a un altro.
«Ogni classe – dice Morelli – dispone già, autonomamente, di tutte le risorse tecnologiche che le occorrono per un apprendimento dinamico ed efficiente, aperto oltretutto a contributi dall’esterno – grazie alla connettività – e a sessioni di didattica a distanza, resesi necessarie durante i periodi in zona rossa».
La soluzione: monitor multitouch Sharp Big Pad per un insegnamento… ad alta definizione La soluzione: Sharp Windows Collaboration Display e il concept ‘all in one’
Il progetto è stato concepito nell’ottobre del 2019 e non molto tempo dopo, fatte le riflessioni necessarie, si è delineato e dettagliato: sono stati previsti complessivamente 46 monitor Big Pad modello PN-70HC1E, uno in ogni aula della scuola. Si tratta di monitor dotati di connettività Wi-Fi, quindi in grado di connettersi con la rete della scuola, e caratterizzati da un pannello 4K e tecnologia touch IR da 10 tocchi simultanei, per un uso contemporaneo del monitor di più persone. Dal punto di vista pratico, si tratta di una tecnologia che offre un ottimo rapporto costo/prestazioni, per risultati e user experience. La gamma complessiva di questi monitor va dal taglio più piccolo, da 65”, a quello più grande, da 86”. Il modello da 70” è quello intermedio, un giusto compromesso, ideale per l’Educational. I 10 tocchi simultanei si traducono in una grande facilità e immediatezza di utilizzo.
In ogni aula, il monitor multitouch è dunque il nuovo e naturale centro d’interesse, svolgendo tanto le funzioni ‘classiche’ di lavagna (il docente può scrivere direttamente sulla superficie del monitor oppure attraverso una tastiera wireless posta sulla cattedra) quanto quelle più avveniristiche, rivelatesi fondamentali durante le fasi acute della pandemia, di strumento di condivisione a distanza, vera e propria ‘valvola’ in grado di estendere l’ambiente dell’aula mantenendone le funzionalità didattiche anche con gli alunni connessi da remoto.
Con l’avvento della pandemia il sistema è stato completato aggiungendo, per un ulteriore miglioramento delle prestazioni, delle webcam, importanti in un contesto di didattica a distanza, e delle soundbar, che rinforzano la diffusione sonora migliorando la resa didattica.
Una particolarità di questa installazione è che tutti i monitor Sharp Big Pad sono montati a parete, per mezzo di apposite staffe, tranne uno, per il quale si è optato per uno stand su ruote. «In effetti – spiega Morelli – un’unica aula risultava attraversata da una sottile parete divisoria; in quel contesto, lo stand si è imposto come la scelta più sensata, poiché ci consente di posizionare il monitor dove vogliamo, senza limitazioni».
I monitor Big Pad forniti all’Istituto Moreschi, inoltre, sono dotati di un PC integrato, collocato sul retro, con sistema operativo Windows 10 Pro. Insomma, tutto quello che si può fare con un PC, è possibile farlo anche con il monitor interattivo, che consente una perfetta condivisione del materiale didattico tra i device degli studenti e il monitor stesso, dando agli studenti la possibilità di contribuire attivamente alle attività in aula.
Nuove possibilità un tempo impensabili in ambito didattico
Per quanto riguarda il ruolo di tecnologie quali i Big Pad come supporto alla didattica a distanza, Morelli commenta: «Per noi la presenza in aula degli alunni è garanzia di relazione educativa. La didattica a distanza non è indicata per i ragazzi con disabilità o con bisogni educativi speciali, che hanno necessità di venire fisicamente a scuola. Non c’è dubbio però che le moderne tecnologie come i monitor Big Pad consentano opzioni che un tempo non erano neppure lontanamente pensabili: ad esempio, se uno studente dovesse essere impossibilitato a frequentare la scuola, in caso di problemi di salute per esempio, avrebbe ugualmente la possibilità di seguire da remoto. Per fortuna durante l’ultimo anno non abbiamo avuto casi di questo tipo, ma se li avessimo avuti avremmo avuto i mezzi per gestirli al meglio».
Tutti i vantaggi di un modello integrato
Il caso dell’Istituto Moreschi è emblematico di come il rinnovamento tecnologico, a prescindere dall’emergenza sanitaria, possa portare a grandi vantaggi. La Professoressa Morelli li indica con estrema chiarezza, collegandoli anche ai pregi dei prodotti installati: «I vantaggi più evidenti della didattica integrata sono l’accesso rapido al web e alle sue risorse, il caricamento veloce dei contenuti, grazie alla connettività wireless, e non ultimo la maggiore visibilità della lavagna, garantita dall’alta qualità dei monitor. La condivisione dello schermo, infine, rende la lezione ancora più fruibile, soprattutto in chiave remota. Tutte funzionalità agilmente accessibili anche grazie alla facilità di utilizzo dei Big Pad, un fattore decisivo, che non tutti i monitor interattivi offrono».
La differenza con i pannelli di molti competitor sono anche i software in dotazione ai Big Pad: ad esempio, il Pen Software è un applicativo unico nel suo genere, che consente di usare la lavagna come fosse un foglio bianco, con prestazioni come riconoscimento del testo, ricerca della singola parola, possibilità di aggiungere appunti a mano libera, eccetera (a proposito di questo, si veda il box dedicato).
Il sistema ha avuto successo ed è stato apprezzato sia dai docenti che dagli studenti. ■
PEN SOFTWARE E OCR, OTTIMO AUSILIO PER LA DIDATTICA
Uno dei tanti punti di pregio dei Big Pad Sharp, particolarmente apprezzato proprio in ambito Educational, il Pen Software trasforma il monitor in una perfetta whiteboard, consentendo di scrivere a mano sulla superficie del monitor, aggiungendo note su qualunque tipo di file (dai documenti di Office ai file Pdf, dalle immagini alle pagine internet) e di salvare le schermate nel formato che si preferisce. Il software permette di scrivere e disegnare utilizzando le dita oppure, per risultati ancora migliori, la penna digitale munita di sensore di pressione sulla punta.
Inoltre, il sistema OCR (Optical Character Recognition) di cui i monitor Big Pad sono muniti, consente di trasformare in formato digitale ogni testo, disegno o appunto realizzati a mano. Un docente potrebbe dunque scrivere a mano, a lungo, sul Big Pad ed ‘esportare’ poi il testo in carattere tipografico digitale, a beneficio degli studenti. Naturalmente, una vasta scelta di tool selezionabili dallo schermo, con un semplice tocco del dito o della penna, offre la possibilità di cambiare lo spessore e la tipologia del tratto, il colore e la forma del carattere.
Link utili
istitutomoreschi.edu.it | sharp.it
Persone intervistate
Maria Paola Morelli, Dirigente Scolastica, IIS Nicola Moreschi