Jean Claude Paris, catena che si occupa del look dei capelli, sceglie per i propri saloni monitor e videowall Sharp per attrarre il cliente, intrattenerlo, valorizzare i prodotti in vendita nell’area retail.
▶ Jean Claude Paris è una catena di saloni di bellezza dove ridefinire il proprio look e studiare nuove soluzioni per i capelli, ma è anche spazio di consulenza e confronto con esperti del settore dove il cliente può sentirsi accolto e seguito in un percorso esperienziale che inizia col suo ingresso in negozio e prosegue, scandito in diversi momenti, per tutta la durata della sua permanenza: questa è la definizione e lo spirito della società, che aspira dunque a rappresentare molto più che una semplice catena di parrucchieri, puntando proprio su questo concept di nuova generazione, oltre che sulla qualità dei servizi e la competenza del personale.
In una simile impresa, il digital signage rappresenta un’opportunità strategica per rafforzare la brand awareness, veicolare messaggi specifici alla clientela, dare spazio ai partner e ai loro prodotti di bellezza, acquistabili presso gli stessi saloni. Ci raccontano di più Sergio Palmieri, Ceo, Jean Claude Paris e Alessandro Pervito, Direttore Commerciale di AP Srl, Partner Dealer Sharp che ha curato l’installazione.
La sfida: dal “parrucchiere” al “percorso esperienziale”
Come racconta Sergio Palmieri, la catena ‘Jean Claude Paris’ (oggi 22 saloni distribuiti in diverse regioni italiane) nasce 12 anni fa dalla volontà della proprietà di creare dei saloni di bellezza per la cura del look dei capelli che si potessero distinguere nell’attuale panorama dell’offerta: «Storicamente, con i miei soci, ci siamo sempre occupati di design e arredamento per negozi. Abbiamo proposto ai nostri clienti parrucchieri ed estetisti soluzioni che potessero offrire un valore aggiunto, distintivo, alla loro clientela; tuttavia i nostri consigli non venivano mai recepiti completamente».
Come spiega il Ceo, i freni posti dai clienti rendevano i saloni in molti casi poveri di una propria decisa “personalità” e la presenza dei partner (fornitori di prodotti per i capelli e per la cura della persona) e della loro cartellonistica, finiva per risultare invasiva. Da qui la scelta di acquisire il brand francese ‘Jean Claude Paris’ e mettersi in gioco senza intermediari dando vita alla catena che abbiamo descritto.
Più nello specifico, la scelta di inserire monitor e videowall nei negozi in grado di trasmettere diverse tipologie di contenuti, come vedremo, nasce da tre esigenze:
attrarre il cliente e invitarlo a entrare in negozio, con effetti ad alto impatto emozionale;
intrattenerlo durante la sua permanenza, rafforzando la brand awareness e stimolando la sua sfera emotiva per creare entusiasmo;
promuovere i prodotti dei partner acquistabili nei saloni, per garantire una seria selezione.
La soluzione: monitor e videowall per attrarre, intrattenere, promuovere i prodotti
Il percorso del cliente nei saloni Jean Claude Paris è scandito in diverse tappe, ciascuna corrispondente a uno spazio differente del salone (zona accoglienza, zona consulenza, zona tecnica, zona lavaggi, zona styling, zona retail, meglio descritte nel box dedicato). In tre di questi spazi compaiono i monitor/videowall:
Monitor nella zona accoglienza per attrarre i clienti: «I monitor rivolti verso l’esterno del negozio, posizionati in vetrina (o in prossimità della vetrina) per comunicare con maggiore dinamicità – dice Sergio Palmieri – servono per attrarre i clienti di passaggio. I contenuti trasmessi sono molto vari, filmati ricchi di movimento ed effetti visivi, immagini relative al nostro brand, alle collezioni dei tagli o all’offerta dei nostri partner».
“ All’interno dei negozi vengono installati dei monitor o dei videowall dove vengono trasmessi contenuti fashion e legati al mondo della moda e delle sfilate, filmati di influencer e blogger, video che si rivolgono alla sfera emotiva del cliente – Sergio Palmieri
Videowall e monitor nella zona styling: «Una volta entrato nel salone, vogliamo che il cliente sia intrattenuto – spiega Sergio Palmieri – Per questo all’interno dei negozi, a seconda degli spazi disponibili, vengono installati dei monitor o dei videowall dove vengono trasmessi contenuti fashion, legati al mondo della moda e delle sfilate, filmati di influencer e blogger, video che si rivolgono alla sfera emotiva del cliente. Inoltre, questi monitor visualizzano messaggi di comunicazione aziendale. Siamo orgogliosi, in particolare, di un nostro punto vendita che potremmo quasi definire un flagshipstore dove a breve completeremo la dotazione tecnologica dedicata alla visual communication composta da un videowall 3×2 e quattro monitor di 90 pollici, tutti posizionati in verticale».
Monitor nella zona retail: «In ogni salone c’è un’area ‘retail’ dedicata all’acquisto dei prodotti dei partner, acquisto generalmente legato ai consigli che il personale dà al cliente sulla base di un approccio consulenziale per noi fondamentale. In quest’area sono presenti altri monitor che rappresentano importanti strumenti di supporto alla vendita, monitor su cui vengono presentati i prodotti in vendita, aggiornando l’offerta durante l’anno: cofanetti natale nel periodo natalizio, prodotti solari d’estate, prodotti anticaduta a settembre e a marzo ecc.».
I contenuti sono in parte prodotti direttamente da Jean Claude Paris (come quelli dedicati a collezioni dei tagli e messaggi marketing), in parte dai brand partner.
Tutti vengono caricati sulla piattaforma che li gestisce e controllati dalla stessa Jean Claude Paris, anche in configurazione remota per una rapida messa in onda.
Digital Signage: strumento ormai indispensabile per il retail
«La user experience del cliente – spiega Alessandro Pervito, Direttore Commerciale, AP Srl – in pochi anni è diventata un asset fondamentale per ogni attività di retail, perché contribuisce ad accrescere il grado di fidelizzazione. E il digital signage rappresenta uno strumento che contribuisce ad innalzare la user experience. Inoltre, il digital signage genera acquisti d’impulso, non programmati ma effettuati in funzione di uno stimolo improvviso, basato nel nostro caso da immagini vivide, emozionali, di alta qualità, con un contenuto che varia in base all’orario della giornata e della tipologia del cliente».
“ I monitor serie PN-R di Sharp con luminosità di 700 cd/mq sono la miglior soluzione in termini di costo/prestazione per installazioni dedicate al mercato del retail- Alessandro Pervito
«Siamo da sempre partner di Sharp, un’azienda con la quale abbiamo iniziato la collaborazione proponendo al mercato le soluzioni documentali. Da qualche anno abbiamo implementato anche le ‘visual solution’ sviluppando numerosi progetti sia dedicati al digital signage che al corporate, con monitor di grande formato e Big Pad interattivi. Quello della catena dei saloni di bellezza Jean Claude Paris è un progetto in continua fase di sviluppo, caratterizzato da monitor di alta qualità, ad alto impatto emotivo, che possono riprodurre contenuti locali ma anche essere gestiti in remoto, attraverso una rete Lan».
L’obiettivo principale di AP Srl è la soddisfazione del cliente e la creazione, fin dall’inizio, di un rapporto chiaro e sereno, aspetti che Sergio Palmieri ha ritrovato tutti nell’evoluzione di questo progetto: «La consulenza tecnica offerta da AP Srl è stata di grande valore per noi, per chiarirci le idee e determinare i capisaldi di questo investimento. Il risultato finale ci ha pienamente soddisfatti».
La versatilità della gamma PNR per soluzioni anticonvenzionali
La serie PNR di Sharp con tagli da 42 a 90 pollici si distingue per l’operatività 24/7, l’elevata luminosità da 700 candele e lo slot per alloggiare mini OPS PC, moduli HDBaseT e mini OPS wireless. Progettati per un uso intenso e installazioni in vetrina possono essere configurati anche in modalità videowall per il bordo molto sottile. Questi monitor si possono posizionare in diversi modi: verticale, orizzontale, a faccia in su (face-up) o a faccia in giù (face down) elemento di particolare importanza quando sono richieste scenografie eleganti, capaci di distinguersi.
Jean Claude Paris: la filosofia del brand
Come spiega Sergio Palmieri, Ceo, Jean Claude Paris, la cura e l’attenzione per il cliente si configura in un percorso di customer experience che prevede diverse tappe, molte inesistenti nei parrucchieri tradizionali:
■ zona accoglienza: una reception con una persona dedicata a dare il benvenuto a chi entra (area spesso inesistente nei negozi della concorrenza perché considerata onerosa).
■ zona consulenza: «Nei parrucchieri tradizionali – dice il Ceo – il contatto cliente-parrucchiere è generalmente mediato dallo specchio; questo rende meno efficace il momento dello scambio e della consulenza. Per questo abbiamo voluto creare dei tavolini dedicati dove si potesse parlare a fianco del cliente evitando che questi abbia la sensazione che gli si stia semplicemente vendendo qualcosa, e che al contrario apprezzi il consiglio che gli si sta dando».
■ zona tecnica: uno spazio dove i colori vengono preparati di fronte alle clienti, un po’ come nei bar – riprendendo un paragone proposto da Sergio palmieri – il barista prepara i cocktail al bancone, rendendo quel momento parte dell’intrattenimento e dell’approccio di trasparenza che si vuole offrire.
■ zona lavaggio capelli: dove viene applicato shampoo, balsami, colori ecc.
■ zona styling: dove vengono realizzati tagli, pieghe, balayage ecc.
■ zona retail: dove possono essere acquistati i prodotti dei partner.
Ulteriore valore aggiunto è offerto dalla competenza del personale, aggiornato tramite formazione permanente, e dalla qualità delle collezioni dei tagli, di derivazione francese: «Il responsabile artistico è parigino, le collezioni vengono fatte a Parigi.
Prediligiamo mode leggere, per una donna che è sempre alla ricerca di qualcosa di morbido, di facile da portare», sottolinea il Ceo.
A rendere ancora più ricca l’esperienza, i saloni hanno anche un settore estetico, con servizi legati al settore benessere come la manicure.
Lo slogan che ben racchiude questa filosofia aziendale è, ricorda Sergio Palmieri: «Non vado da un parrucchiere, vado da Jean Claude».
Link utili
jeanclaudeparis.com
ap-srl.it
sharp.it
Persone intervistate
Sergio Palmieri, Ceo, Jean Claude Paris
Alessandro Pervito, Direttore Commerciale, AP Srl