Obbligatoria in diversi paesi europei, in Italia attraversa ancora una fase embrionale. Un argomento sul quale sono state spesso aperte tavole di discussione, tornato in voga all’inizio del 2011, ma che fatica a decollare.
Il
mestiere dell’installatore vive da qualche anno una fase di continua
evoluzione, che non lascia molto spazio alle improvvisazioni. Si è
parlato e si parla molto di formazione, l’installatore sa che oramai è
diventato un passaggio obbligato per il prosieguo della propria
attività.
La Direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del
23 aprile 2009 dà indicazioni sulla promozione dell’uso dell’energia da
fonti rinnovabili. In particolare sottolinea come, entro il 31 dicembre
2012, ciascuno Stato membro delle UE dovrà definire criteri di
certificazione riguardo all’operato degli installatori di impianti per
le energie rinnovabili su piccola scala (piccoli impianti). Ogni Stato
membro dovrà riconoscere le certificazioni degli installatori rilasciate
dagli altri Stati membri, e si riserverà di rendere pubblico l’elenco
degli installatori qualificati o certificati operanti sul territorio.
Dovranno essere stilate sottodirettive proprie con valenza Nazionale che
recepiscano le direttive comunitarie, programmino e attuino un chiaro
protocollo di formazione e qualificazione degli operatori del settore.
Come ottenere la qualifica
La formazione per il rilascio delle certificazioni o delle qualificazioni degli installatori deve comprendere una parte teorica e una parte pratica, e deve concludersi con un esame finale, in base al quale viene rilasciato l’attestato che costituisce la certificazione. Terminata la fase di formazione, gli installatori vedranno certificate le capacità richieste per installare apparecchiature e sistemi rispondenti alle esigenze dei clienti in termini di prestazioni e di affidabilità. Dovranno essere in grado di offrire un servizio di qualità e di rispettare tutti i codici e le norme applicabili, comprese le normative in materia di marchi energetici e di marchi di qualità ecologica e ovviamente standard di sicurezza.
Gli effetti sul cittadino
L’utente, da parte sua, dovrà anch’egli recepire la direttiva europea e assicurarsi, in occasione di ogni intervento tecnico, delle credenziali e delle certificazioni del tecnico a cui si rivolge. Il tutto comporterà un’enorme garanzia per l’utente, il quale potrà contare su tecnici maggiormente esperti in un particolare settore dell’impiantistica. Si eviteranno fenomeni di concorrenza sleale (i soggetti tuttofare), e si avrà finalmente una elevazione degli standard tecnici e di sicurezza dei vari impianti.
Durata temporale della certificazione
La
certificazione degli installatori dovrebbe avereuna durata limitata nel
tempo; il rinnovo dovrà essere subordinato alla frequenza di un corso
di aggiornamento, in forma di seminario o altro, a seconda della
legislazione di ogni Stato. L’utente dovrà assicurarsi che le
credenziali dell’installatore siano in corso di validità.
Si ringrazia per la collaborazione:
Guido Pesaro, Responsabile Nazionale CNA Installazione Impianti;
Alberto Zanellati, Coordinatore settore installazione impianti d’antenna
CNA e Diego Prati di CNA.
Per eventuali chiarimenti:
www.cna.it/installazioneimpianti
installazione.impianti@cna.it