Lanciano la sfida ai mercati emergenti, gli esperti dell’Integrated Systems Europe, l’evento di Amsterdam che ogni anno registra una crescita costante e vanta un parco visitatori che si attesta attorno alle 50mila presenze.

In un momento così delicato del mercato, rimanere in attesa di una possibile risoluzione non è sicuramente il modo migliore per sviluppare business. Lo sanno bene gli oltre 50mila visitatori che hanno frequentato la fiera dell’ISE dedicata all’integrazione dei sistemi, 2mila dei quali erano italiani. Molti settori stanno sviluppando delle sinergie interessanti, incrociando le proprie potenzialità per guardare dritti ad un futuro che sembra oramai prossimo e con il quale, che piaccia o meno, bisognerà fare i conti. L’occasione di Amsterdam è stata propizia per incontrare gli oltre 900 espositori e toccare con mano cosa ci riservano i mercati dei prossimi anni.


Un occhio agli edifici del futuro

L’edizione di quest’anno è stata ricca di spunti interessanti per diversi settori di competenza e in tanti, già da tempo, stanno pensando a come organizzarsi per l’appuntamento del 2015, per scoprire quali temi affronterà da vicino il mercato mondiale. Uno degli argomenti caldi del 2014 risulta essere lo Smart Building, che ad oggi rappresenta uno dei settori dove viene sviluppata maggiormente l’integrazione dei sistemi. Gli edifici che si affacciano al futuro stanno andando incontro ad un cambiamento radicale, sia in termini di nuova tecnologia che dal punto di vista normativo. All’Integrated Systems Europe si è parlato molto di edificio intelligente e di integrazione dei sistemi. Un settore che rappresenta il 41% del consumo di energia primaria e che evidenzia in modo netto l’importanza di promuovere l’uso di nuove tecnologie per migliorare l’efficienza degli edifici. Un dato che esprime senza dubbio un potenziale enorme per il mercato del futuro. Nel solo 2015 è stato stimato per l’Europa un volume di mercato del settore che supererà i 600 milioni di €. Dati importanti, raccolti, sviluppati e proposti all’ISE, che danno un quadro analitico della situazione a livello europeo, paese per paese, ed evidenziano il grado di sviluppo di questo settore. Basti pensare, infatti, che in Europa più del 75% degli edifici non presenta ad oggi un controllo intelligente. Non solo, durante la conferenza e le successive sessioni programmate a cascata, è parsa chiara l’opportunità di creare delle sinergie tra le aziende a favore di un impianto globale della casa che va maggiormente verso l’integrazione dei sistemi.


Aumenta l’interesse degli italiani

Record per l’edizione 2014: oltre 50mila visitatori. L’edificio intelligente sarà materia del prossimo futuro.

Rispettando il trend globale della manifestazione, aumenta di anno in anno anche la partecipazione dei nostri connazionali all’Integrated Systems Europe. Il 2014 ha registrato un aumento di visitatori italiani, con oltre 2mila partecipanti. Oltre alle espositori Made in Italy, dunque, è cresciuto l’interesse del nostro paese verso quello che oggi in Europa rappresenta l’evento più importante dedicato all’integrazione dei sistemi. Un’ottima occasione per imparare, conoscere e confrontarsi con i professionisti del settore, oltre all’opportunità di frequentare i tanti corsi in programma, diversi dei quali tenuti in lingua italiana.


Professionisti sì, ma solo con una buona formazione

Un momento della schiera di convegni.

Non c’è azienda o settore di attività che oggi non richieda al lavoratore delle credenziali che ne attestino la professionalità e la conoscenza della materia. Riconoscimenti che passano sì dall’esperienza, ma che oggi sono frutto soprattutto di studio e di una formazione programmata. Non solo, vista le flessione economica del momento e il flusso di commesse sviluppato oltre i confini nazionali, certificare la propria professionalità con un attestato riconosciuto a livello internazionale potrebbe essere un’idea vincente per gli anni a venire. A tutto questo ha pensato l’ISE, come ogni anno, grazie al supporto di due realtà internazionali di riferimento: CEDIA e InfoComm. Oltre ai tanti corsi organizzati nel mondo durante l’anno, infatti, queste due Associazioni si organizzano, ad ogni edizione dell’Integrated Systems Europe, per concentrare la maggior parte dei propri docenti e sviluppare un programma serrato di formazione che porti al rilascio di un certificato professionale. Alla luce del crescente interesse dimostrato di anno in anno dagli operatori di mercato verso le sessioni formative, CEDIA e InfoComm hanno lanciato delle promozioni interessanti per agevolare i visitatori a partecipare ai propri cosi di formazione e aggiornamento. E il riscontro non si è fatto attendere, visto l’aumento considerevole di partecipanti registrati per ogni sessione.


La parola agli organizzatori

Ad una manifestazione così ben organizzata e alla luce dei numeri registrati, non può che fare seguito una profonda soddisfazione tra le fila degli organizzatori.
Profonda soddisfazione le parole del: «Abbiamo mantenuto la promessa di migliorare la manifestazione, offrendo una combinazione studiata tra formazione tecnica, market intelligence, case study e opportunità di confronto che credo sia stata unica rispetto a qualsiasi evento celebrato in Europa – queste le parole del Managing Director dell’ISE, Mike Blackman. Una scelta molto apprezzata da visitatori ed espositori a giudicare dal numero di partecipanti». Oltre a Mike Blackman, gli stessi David Labuskes, CEO di InfoComm, e Wendy Griffiths, Executive Director di Cedia Region 1, si sono detti soddisfatti per la buona riuscita dell’Integrated Systems Europe 2014. «Quello che è nato come un piccolo evento a Ginevra undici anni fa, oggi si rivela come manifestazione di respiro mondiale – ha ricordato David Labuskes. Non solo, l’avvio di ISE per noi ha rappresentato la prima manifestazione organizzata oltre i confini americani. E l’edizione del 2014 è stata il modo migliore per iniziare il 75° anno di attività per InfoComm International». Gli ha fatto eco Wendy Griffiths: «L’evento di quest’anno ha consolidato la crescita a livello internazionale dell’ISE. Un successo del quale ha beneficiato anche CEDIA: nuove aziende e nuove figure professionali si sono affiancate alla nostra Associazione; abbiamo registrato un aumento considerevole dei membri CEDIA nel mondo e tutte le sessioni organizzate dal nostro entourage sono state molto frequentate dagli operatori di mercato».