Da sempre votato all’utilizzo delle nuove tecnologie, l’istituto comprensivo Paolo Baffi di Broni alza ulteriormente l’asticella, dotanto le proprie aule didattiche di monitor multitouch Newline Lyra. Installazione a cura di Esse Due.


A Broni, ai piedi delle verdi colline dell’Oltrepò pavese, si trova la sede principale dell’Istituto Comprensivo Paolo Baffi, che ha altre due sedi a Redavalle e Santa Giulietta. L’istituto, che comprende quattro scuole dell’infanzia, quattro scuole primarie e due scuole secondarie di primo grado, è stato fra i primi in Italia a puntare sulla tecnologia e sulla digitalizzazione, sia per aumentare la qualità e l’interattività delle lezioni sia per agevolare alunne e alunni di altre nazioni o con bisogni educativi speciali. Durante la fiera Didacta di Firenze, il più importante appuntamento sull’innovazione in campo scolastico, dirigenti e insegnanti della scuola di Broni hanno avuto modo di testare i monitor Newline Lyra; hanno così deciso di utilizzare i fondi legati al PNRR per acquistarne cinquantuno e installarli in tutte le proprie sedi, al posto delle LIM. La fornitura e l’installazione dei monitor sono state realizzate da Esse Due, azienda specializzata nella tecnologia dedicata alla didattica, che con l’Istituto Comprensivo ha da anni un rapporto di fiducia. Ne parliamo con Paolo Della Porta, dirigente scolastico dell’IC Paolo Baffi di Broni e con Enrico Scolè, titolare di Esse Due.


Utilizzare la tecnologia non solo per aumentare la qualità delle lezioni, ma anche e soprattutto per andare incontro alle esigenze di alunne e alunni stranieri o con bisogni educativi speciali – P. Della Porta



L’istituto IC Paolo Baffi di Broni è stato il primo a puntare sulla tecnologia e sulla digitalizzazione, sia per aumentare la qualità e l’interattività delle lezioni sia per agevolare alunne e alunni di altre nazioni o con bisogni educativi speciali.

La sfida: aumentare l’inclusività e la qualità delle lezioni grazie alla tecnologia

Chiediamo al dirigente scolastico Paolo Della Porta di descriverci le peculiarità dell’Istituto Comprensivo Paolo Baffi: «Una delle caratteristiche salienti del nostro Istituto – ci risponde – è quella di utilizzare la tecnologia non solo per aumentare la qualità delle lezioni, ma anche e soprattutto per andare incontro alle esigenze di alunne e alunni stranieri o con bisogni educativi speciali. La comunità scolastica dell’IC è tradizionalmente eterogenea, per via del consistente flusso migratorio nazionale, comunitario ed extracomunitario, e noi siamo convinti che questo melting pot culturale sia il nostro punto di forza, la pietra angolare su cui costruire un vero e proprio laboratorio di convivenza e condivisione sociale. Questo processo di integrazione, tuttavia, si deve realizzare attraverso una serie di attività che includano la partecipazione attiva e dinamica di tutti: non bastano le singole discipline con i loro libri di testo e i programmi ministeriali, ma risulta indispensabile la creazione di un ambiente di apprendimento immersivo, con cui i nostri alunni possano interagire realmente. È proprio su questo punto che abbiamo deciso di dare una svolta radicale al nostro modo di fare lezione ricorrendo ai touch screen in tutte le aule». I fondi del PNRR hanno consentito alla scuola di pianificare la sostituzione delle LIM con monitor multitouch in tutte le aule della scuola primaria e secondaria di primo grado. «In questo processo – dice Paolo Della Porta – è stata fondamentale la partecipazione alla Fiera Didacta di Firenze da parte del mio Collaboratore (l’insegnante Monica Gazzaniga), della Funzione Strumentale per l’Informatica (l’insegnante Laura Pisani) e dell’Animatore Digitale (l’insegnante Davide Bianchi), che, grazie all’intermediazione di Enrico Scolè di Esse Due, hanno potuto toccare con mano la validità dei monitor Newline Lyra. L’offerta di questo tipo di dispositivi è molto ampia, ma noi eravamo alla ricerca di un prodotto qualitativo e di un’azienda che ci potesse anche garantire assistenza tempestiva in caso di problemi. Possiamo dire che abbiamo trovato in Esse Due un soggetto in grado di soddisfare appieno entrambe le nostre esigenze».


I monitor Lyra sono dei veri e propri tablet giganti con sistema operativo Android.

La soluzione: monitor multitouch potenti, versatili e semplici da usare

Facciamo a questo punto la conoscenza del titolare di Esse Due, Enrico Scolè, indicato dal dirigente scolastico come figura essenziale nel guidare l’IC Paolo Baffi verso un’ulteriore transizione digitale. Enrico ci racconta che «Esse Due nasce nel 2004 e, in origine, ha un core business molto specifico: fornire assistenza ai laboratori linguistici». Come mai, chiediamo, avete scelto un settore così peculiare? «Fin dagli anni Ottanta – racconta Enrico Scolè – mio padre ha lavorato per una casa editrice che aveva sviluppato anche un settore dedicato alla produzione e vendita di laboratori linguistici. Quando, nel 2003, l’azienda ha chiuso il proprio settore tecnologico, a me e mio padre è venuta l’idea di continuare su quella strada, inizialmente prestando assistenza alle scuole che avevano già implementato laboratori linguistici e poi accordandoci con un’altra azienda produttrice, in modo da affiancare all’assistenza la vendita vera e propria. Con il passare del tempo le aule linguistiche sono passate di moda, perché comportavano spese importanti per le scuole e potevano essere sostituite dalle LIM o da aule di informatica più ‘leggere’. Adattandoci alla nuova situazione, abbiamo quindi spostato il nostro focus sulla vendita e installazione di lavagne interattive e di materiali didattici multimediali. Abbiamo una clientela composta in gran parte da scuole e il nostro raggio d’azione principale è la Lombardia». Scolè è da diversi anni fornitore dell’Istituto Comprensivo di Broni, sia per la vendita di prodotti multimediali sia per l’assistenza. «L’IC Paolo Baffi – ci spiega – è da sempre molto attento a sfruttare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e, in anticipo rispetto a molte altre scuole, aveva già acquistato dalla nostra azienda LIM basate su videoproiettori. Le lavagne interattive, però, per quanto alta possa essere la loro qualità, sono soggette a deterioramento e quelle in dotazione alla scuola iniziavano a sentire il peso degli anni; per questo ho proposto ai docenti della IC di seguirmi a Firenze in occasione di Didacta, dove hanno potuto sperimentare direttamente la qualità dei monitor Newline Lyra».



La scelta del modello Lyra

Chiediamo a Scolè come mai la scelta della scuola sia ricaduta proprio sul modello Lyra e se sia stato lui stesso a suggerire questa direzione. «A meno che non ci siano motivi molto validi per fare diversamente – ci risponde –, scegliere un unico modello per tutte le classi è quasi sempre la decisione migliore: in questo modo la collaborazione risulta più semplice, la formazione più immediata e anche la manutenzione più rapida ed efficace. Abbiamo proposto il Newline Liya perché aveva tutte le caratteristiche per soddisfare le esigenze del corpo docente: si tratta infatti di un monitor multitouch dal costo accessibile, gradevole dal punto di vista estetico, dotato di vetro temperato antiriflesso con trattamento antimicrobico e filtro per la luce blu (quindi resistente e sicuro). Dal punto di vista hardware e software, i Lyra montano un processore molto potente e sono venduti con a bordo Android 11, il che permette agli insegnanti di accedere facilmente a diverse applicazioni; la potenza del processore, tra l’altro, fa sì che anche applicazioni piuttosto pesanti funzionino in modo ottimale, senza eccessivi tempi di attesa.


Nell’IC Paolo Baffi di Broni sono stati installati 48 monitor Newline Lyra da 75 pollici e 3 da 65 pollici, destinati a una sede con aule molto più piccole.

I monitor Newline Lyra danno inoltre ai docenti la possibilità di navigare con un browser compatibile con Google Classroom, che è ormai lo standard per tutte le scuole e, grazie a un ottimo wi-fi, riducono e spesso eliminano del tutto la necessità di cavi». Scolè sottolinea l’importanza del sistema operativo Android, che ricorda da vicino i tablet che tutti siamo abituati a usare, di modo che l’apprendimento da parte dei docenti delle funzioni del monitor risulti rapido. E non solo da parte dei docenti… Il dirigente scolastico Paolo Della Porta sottolinea infatti che «la generazione di alunne e alunni con cui lavoriamo oggi è altamente digitalizzata: conoscono i meccanismi di funzionamento della tecnologia touch screen molto meglio di noi adulti, proprio perché convivono con questi dispositivi praticamente fin dai primi anni di vita. Racconto ciò che ho potuto vedere con i miei occhi in una classe prima, la cui età oscilla dai 5 ai 6 anni: bambine e bambini hanno manifestato da subito, oltre che un grande interesse, anche una naturalezza tale nell’uso del monitor touch da lasciare letteralmente basiti i docenti. Dopo qualche giorno la maggior parte dei bambini di classe prima erano già in grado di muoversi tra le svariate opzioni di scrittura e disegno (scelta del tratto, del colore, della cancellazione, utilizzo dei diversi tools ecc.) e sono arrivati molto in fretta a saper eseguire sullo schermo semplici addizioni o scrivere brevi parole, senza che l’insegnante dovesse quasi intervenire».


La nostra azienda fornisce ai clienti, che sono soprattutto scuole, un servizio a 360 gradi: dalla scelta dei prodotti migliori all’installazione, dalla formazione dei docenti all’assistenza post vendita – E. Scolè

Un momento di una lezione di musica

Le applicazioni più apprezzate

«Tra le applicazioni più apprezzate e utilizzate dai docenti, ci spiega Enrico Scolè, c’è sicuramente la Whiteboard, che consente di salvare facilmente i contenuti creati e di condividerli su classroom, anche mediante l’utilizzo di QR code. Tra le app che si stanno rivelando molto utili vi sono Cast e Broadcast, che consentono la condivisione sia dello schermo del docente sia, all’occorrenza, dei device in dotazione ai bambini (per esempio nelle sezioni in cui è in corso un progetto di utilizzo di tablet o computer in classe). Tra l’altro – aggiunge –, con la stessa applicazione si può anche invertire la direzione del mirroring, riproducendo quindi il contenuto del monitor sullo schermo degli allievi, il che può risultare utile per esempio per bambini con difficoltà visive». Il dirigente scolastico conferma le parole del titolare di Esse Due e lo ringrazia per la consulenza fornita anche nella scelta delle applicazioni e per il tempo dedicato alla formazione del corpo docente: «Grazie alla disponibilità di Enrico Scolè – ci dice – è stata fornita agli insegnanti una formazione per quanto concerne l’utilizzo ottimale, la manutenzione e la connettività dei monitor e dei programmi per l’italiano, la matematica e l’inglese, acquistati anch’essi con i fondi del PNRR. Abbiamo scelto anche programmi specifici per alunni con disabilità o BES, dato che la nostra è una scuola dell’inclusione. Negli ultimi anni ci siamo focalizzati sulla metodologia CLIL, presentando diverse discipline direttamente in lingua inglese: metodo che consente un apprendimento della seconda lingua più radicato e globale, grazie soprattutto all’utilizzo dei touch screen che, attraverso giochi didattici, consentono di raggiungere gli obiettivi con più facilità. Anche per quanto riguarda il coding e la programmazione informatica, il monitor è utilizzato in aula o in laboratorio come attività trasversale a tutte le discipline. Se utilizzato come strumento didattico, il touch screen consente di esemplificare concetti e descrivere le procedure per la risoluzione dei problemi. Ci tengo in particolar modo a sottolineare – aggiunge il Dirigente Scolastico – il grande aiuto che questi dispositivi possono dare agli alunni che non conoscono la lingua italiana. Il fatto che i monitor siano sistematicamente connessi alla rete, ci garantisce un flusso inesauribile di immagini e video praticamente a tempo zero, arrivando a colmare quel gap che viene spesso a crearsi tra gli alunni non ancora alfabetizzati e il resto del gruppo: provate per esempio a pensare come far capire a un alunno proveniente da un altro paese il significato di un vocabolo astratto come ‘paura’ o ‘gioia’ o anche concreto come ‘gregge’ o ‘staccionata’».


Una lezione di italiano.

Aspetti tecnici dell’installazione

Chiediamo a Enrico Scolè se l’installazione dei 51 monitor nei tre plessi scolastici dell’IC abbia comportato particolari difficoltà. «Praticamente nessuna – ci risponde –, anche perché l’installazione di un monitor è molto più semplice rispetto a quella della lavagna interattiva. Abbiamo installato tutti i monitor a muro, con apposite staffe. I muri sono costituiti da un cartongesso molto resistente e, avendo l’accortezza di utilizzare dei tasselli speciali, non abbiamo avuto alcun problema di tenuta. Abbiamo scelto 48 monitor Newline Lyra da 75 pollici e 3 da 65, destinati a una sede con aule molto più piccole. Newline ha effettuato la consegna direttamente a scuola e nel giro di una settimana abbiamo montato tutto. Un ulteriore vantaggio è derivato dal fatto che la sede di Broni è abbastanza recente ed è stata tutta cablata sia in parte elettrica sia in parte rete dati, così che abbiamo potuto usare il cavo di rete e non il Wi-Fi per la connessione sia del monitor sia del computer. Ma anche se non avessimo avuto questa condizione privilegiata non ci sarebbero stati problemi, perché la connessione Wi-Fi del Lyra è molto potente e reattiva. Terminata l’installazione, come facciamo sempre, abbiamo formato gli insegnanti all’uso del prodotto, che del resto è molto intuitivo». E dal punto di vista dell’assistenza post-vendita? «Al momento – risponde Scolè – il prodotto è in garanzia e, se dovesse esserci qualsiasi problema a uno dei monitor, saremmo direttamente noi a uscire, verificare l’eventuale guasto e comunicarlo all’assistenza Newline, mettendoci a disposizione anche per la procedura di reso e per il montaggio del nuovo monitor. Terminato il periodo di garanzia, non faremo altro che aggiungere i monitor Lyra al contratto di assistenza che abbiamo già in essere con la scuola». Il dirigente scolastico manifesta tutta la sua soddisfazione, sia per la qualità del prodotto sia per l’assistenza ricevuta da Esse Due: «Questi touch screen di ultima generazione ci consentono di ovviare alla manutenzione ordinaria che veniva richiesta dalle LIM. Un altro fattore importantissimo per i docenti è inoltre il fatto che questi dispositivi non sono più mere periferiche, ma veri e propri sistemi integrati; possiamo descriverli come tablet da 75 pollici, che possono essere collegati a computer, telefoni o altri device, ma possono anche funzionare autonomamente, avendo il proprio sistema operativo integrato. Questo ci ha consentito di risparmiare tempo, energie e soprattutto di riutilizzare i pc già in dotazione per effettuare altre attività. Il contributo di Esse Due è stato prezioso non solo per la consulenza nella scelta dei monitor, la loro installazione e la successiva formazione dei docenti, ma anche per l’aiuto che ci hanno dato nel riposizionare le LIM dismesse in altri spazi scolastici (laboratori, biblioteche, aule sostegno) e nei plessi di Scuola dell’Infanzia, ampliando ancora di più l’offerta formativa».


Laboratorio linguistico.

Persone intervistate

Paolo Della Porta
Dirigente scolastico IC Paolo Baffi di Broni

Enrico Scolè
Titolare di Esse Due


Link utili

istitutocomprensivobroni.edu.it | esseduelab.it | newline-interactive.com/it/