Abbiano rivolto ad alcuni system integrator di riferimento tre domande su UC e Collaboration, i temi di MIR 2024. Ecco le risposte di Luigi Favella, Technical Services Director e Managing Director di Team Office.
I temi sui quali si concentrerà MIR 2024 saranno UC e Collaboration. Secondo la vostra esperienza, quali opportunità potranno garantire nel 2024 in termini di business?
Per il prossimo 2024 ci aspettiamo dei risultati in crescita coerenti a quelli avuti nell’ultimo biennio. Lo Smart Working prima, e il ritorno in ufficio ora, hanno incrementato la richiesta di soluzioni in grado di garantire un perfetto svolgimento del lavoro in modalità ibrida.
Poter garantire la stessa possibilità di visione, o parola, ai partecipati ad una videoconferenza, indipendentemente dal luogo fisico in cui essa sia svolta, è un’esigenza destinata a crescere – tanto più che i confini tra device personali e di sala sfumano. Dalle videobar all-in-one BYOD, ai bundle con i vari licensing rooms, l’imperativo è di garantire sistemi facili, veloci, dalle prestazioni elevatissime e con un alto grado di interoperabilità tra di loro.
Dato l’alto numero di differenziazione di device e applicazioni, anche all’interno della stessa società, l’ambito collegato all’UCC in cui ci aspettiamo di vedere una crescita maggiore è nella parte di management collegata, offrendo servizi utili ai reparti IT e HR per la gestione delle risorse, grazie sia alle statistiche di utilizzo che alle funzioni di reportistica su guasti e gestione remota.
Quali soluzioni proponete al mercato corporate (e non solo) dedicate a UC e Collaboration?
Affrontiamo ogni progetto con la stessa cura – dalla sala crisi alla più essenziale delle huddle room. Questo significa che ogni soluzione è una soluzione dedicata, progettata per la singola esigenza. Per questo motivo abbiamo un portfolio di partner tecnologici ampio con cui collaboriamo. A valle della progettazione e dell’installazione, è nostra premura formare i clienti all’utilizzo delle tecnologie installate e disegnare contratti di assistenza tecnica ad hoc per le loro esigenze.
Nella piattaforma Teletabber abbiamo convogliato l’esperienza maturata sul campo negli anni, sviluppando un’applicazione specializzata per c.d.a., meeting ibridi ed estemporanei, svincolati da tecnologie specifiche. Teletabber può essere utilizzato stand-alone o integrato alle principali piattaforme di videoconferenza, come Cisco Webex o Microsoft Teams. In entrambe le modalità, mette a disposizione dell’utente un archivio personale in cui caricare i documenti utili allo svolgimento del meeting, specialmente se strutturato in ordine del giorno. I file possono essere richiamati da e verso qualsiasi device, anche direttamente all’interno dell’ambiente di videoconferenza senza bisogno di condividere il proprio schermo.
Rispetto a questi temi (UC e Collaboration), c’è un trend per voi in crescita che potrà emergere a breve?
Un trend già iniziato, e in continua crescita, è l’inserimento di Intelligenze Artificiali, declinate in differenti ambiti, a servizio dell’UC&C. Da Cisco Webex, a Zoom, a Microsoft Teams – tutti i grandi provider stanno aggiungendo nuove funzionalità di questo tipo. Dal riassunto del meeting, alla sottotitolazione, l’analisi del meeting, sono solo alcuni dei casi d’uso i cui sviluppi e benefici sono ancora difficili da pronosticare completamente, ma che siamo curiosi di sperimentare.
Un secondo tema fondamentale è quello del Green, della sostenibilità e dell’efficientamento energetico. Questo approccio, da sensibilizzare con costanza, deve essere applicato trasversalmente a tutte le componenti del building – tramite tecnologie di sensoristica, la scelta di materiali adeguati e la raccolta capillare di dati ambientali. La previsione – e l’augurio – è che nella realizzazione dei nuovi hardware l’utilizzo di materiali da fonti riciclate sarà incrementale nei prossimi anni.
Luigi Favella
Technical Services Director e
Managing Director
Team Office Srl
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