La scelta di dotare la masseria AuraTerrae di un impianto di ricezione TV (terrestre e SAT) con distribuzione in fibra ottica consente di veicolare, oltre che i programmi televisivi, i futuri servizi a valore aggiunto. Il tutto avviene nel rispetto dell’estetica dell’edificio masserizio e delle sue atmosfere di benessere. Tecnologie Fracarro.


AuraTerrae è un resort a 5 stelle, spazio votato al relax e al benessere, che sorge in Puglia a Polignano a Mare, alle porte della Valle d’Itria. Si tratta di uno spazio particolarmente suggestivo, ricavato da una Masseria in pietra. Prima di divenire un resort, era infatti rifugio per i viandanti e borgo agricolo; oggi, è un hotel con tutti i comfort della modernità dal sapore antico e suggestivo. In questa Case Study parliamo di come – con il supporto delle tecnologie Fracarro – sono stati realizzati gli impianti di ricezione TV (terrestre e SAT) e la distribuzione dei segnali in fibra ottica nelle aree comuni e nelle camere, nonché dei servizi supportati da questa infrastruttura tecnologica. Vedremo anche come il progetto è stato realizzato con particolare attenzione alla sostenibilità e al rispetto della bellezza naturale del luogo: le antenne e i cablaggi non alterano in alcun modo l’esperienza sensoriale dei clienti, che possono godere appieno di scorci e panorami circostanti. L’installazione risulta dunque ‘invisibile’, ma comunque pienamente efficace. Ne parliamo con Antonio Valentini, proprietario della Masseria AuraTerrae, e con Agostino Criscuolo, progettista dell’impianto, socio con il sig. Adriano Bianco di Comunicazioni Digitali, agenzia di rappresentanza di Fracarro per Campania, Basilicata e Puglia, con il collaboratore di zona sig. Marco Attolico


Il territorio che ti ha dato i natali, in un investimento non può essere dimenticato – A. Valentini



La masseria AuraTerrae è poggiata su un colle che domina la costa che va da Mola di Bari sino a Monopoli, con vista panoramica a 180° sul mare.

La sfida: offrire un servizio senza “contaminare” il paesaggio

Antonio Valentini, proprietario della struttura e imprenditore nell’ambito edile con l’impresa di famiglia, era già presente nel mondo luxury da quindici anni, con il Santissimo, a Turi, location specializzata in matrimoni. La Masseria AuraTerrae nasce invece quest’anno, nel giugno 2023.   «Con AuraTerrae ci ho tenuto molto a costruire il concetto di “Masseria”, ovvero di un resort che fosse allo stesso tempo una casa. Un prodotto alberghiero, questo della masseria, che è oltretutto poco presente a Polignano, e che dunque è a maggior ragione attrattivo per la clientela» racconta Valentini, che quindi entra subito nel merito del progetto tecnologico e si sofferma sul tema dell’equilibrio tra edificio e natura: «Come è evidente, le camere sarebbero dovute essere dotate di servizi di intrattenimento tra cui chiaramente la TV, ma per noi era importante rispettare l’ambiente naturale circostante: l’installazione delle antenne non avrebbe dovuto inficiare in alcun modo il panorama e il territorio, che sono parte integrante del valore di AuraTerrae. D’altronde, è stata proprio la vista della bellezza del tramonto, durante una delle prime visite alla proprietà, che mi ha definitivamente convinto a investire sulla struttura. Preservare quella bellezza era per me una priorità».



Tutta l’attenzione riservata al rispetto del paesaggio è comprensibile per una struttura come questa, a partire dalla sua posizione: la Masseria affaccia infatti sulla costa, con una vista molto ampia sul mare, praticamente a 180°. Rovinarla con costruzioni di aspetto troppo moderno avrebbe ridotto la sensazione di immergersi nella natura, di provare «un’esperienza autentica, vera, dove si può ritrovare sé stessi e il proprio benessere psicofisico, sensazioni che ognuno di noi, oggi, con i tempi che viviamo, desidera sperimentare», racconta Valentini. Un tipo di esperienza portatrice di benessere che, soprattutto post-Covid, sempre più persone cercano. Non solo la natura, ma anche la storia dell’edificio che ospita AuraTerrae merita di essere preservata il più possibile: la struttura nasce come torre fortificata del quindicesimo secolo. È stata poi espansa nel diciassettesimo secolo nella masseria vera e propria, e ha avuto molti utilizzi, fino all’uso alberghiero di oggi.


La struttura offre 22 stanze, da 19 a 58 metri quadrati, quasi tutte dotate di patio privato.

Le stanze e le aree comuni toccate dall’impianto

Tornando all’installazione di queste strutture, per fornire i canali televisivi alle ventidue stanze dell’hotel, ampie da un minimo di 19 a un massimo di 58 metri quadri, tutte tranne una dotate di patio privato, oltre agli spazi comuni interni (tra i 150 e i 180 metri quadri, compresa la hall d’ingresso), era necessario installare sul grande terreno della proprietà (24 ettari) un’antenna terrestre e una parabola. L’offerta deve preservare l’ambiente naturale ma rispettare anche i desideri del cliente, «perché questo è parte del comfort secondo me» spiega Valentini, così come per esempio poter usufruire di una buona rete Internet: infatti, racconta Valentini, «la prima cosa che fanno i turisti, non appena arrivati sotto il portone della Masseria, è scattare una foto e postarla sui loro profili social». Certo, dire sì alla presenza della TV non vuol dire accontentarsi: «Abbiamo scelto il top» conferma Valentini, «perché, ci siamo detti, se dobbiamo fare un investimento, facciamolo importante, in termini di efficientamento e non solo».


Il ristorante con vista panoramica sul mare è stato ricavato dall’antico refettorio, la stanza dove si riunivano i monaci per condividere i piatti preparati con i frutti della terra.

La soluzione: una mimetizzazione funzionale

L’ampiezza della proprietà ha permesso di installare apparecchi di dimensioni importanti e le varie parti dell’impianto nascondendole alla vista, senza limitarne la ricezione. Innanzitutto, l’antenna terrestre. Agostino Criscuolo sottolinea che «è stata posizionata in un punto in cui le interferenze di altri ripetitori terrestri fossero ridotte ai minimi termini, per evitare un degrado dei segnali ricevuti dalla antenna Elika Pro». Da qui, i segnali passano prima per «una centrale programmabile a cinque ingressi», poi per il convertitore ottico (necessario anche per i segnali satellitari), che permette l’effettiva visualizzazione dei canali sugli apparecchi televisivi». L’antenna terrestre, ci spiega Criscuolo, è stata la parte ‘facile’ dell’installazione: la parabola, di dimensioni notevolmente maggiori, è stata la sfida più grande. «La parabola, per ragioni estetiche, non è stata posizionata vicino all’antenna terrestre: sono infatti distanti circa 50 metri l’una dall’altra». In più, è stata installata una centrale 3DGFlex, al momento non operativa, ma pronta per future necessità. «Uno degli utilizzi possibili potrebbe essere quello di selezionare gruppi di canali in una determinata lingua», un’opzione sempre interessante per strutture di accoglienza che puntano anche al turismo internazionale, oppure trasmettere «i programmi criptati della piattaforma tivusat, grazie alla compatibilità con le Procam, oppure della pay tv Sky», spiega Criscuolo, «per dare agli ospiti un’offerta di canali più ampia». Anche i cavi ottici sono stati installati con un occhio al futuro: «Il cablaggio ottico utilizza un cavo a quattro fibre» dice Criscuolo, «ma in realtà delle quattro fibre soltanto una è attiva; le restanti tre sono a disposizione come riserva (ridondanza), qualora la fibra utilizzata si dovesse deteriorare. La fibra ottica offre anche altri vantaggi, oltre alla possibilità di effettuare tratte lunghe centinaia di metri; per esempio, è immune alle interferenze a radio frequenza (quindi può essere distribuita, come è stato in questa masseria, anche in canaline che contengono i cavi elettrici), all’umidità e alla variazione delle temperature ambientali. Infine, ha una vita operativa sensibilmente più elevata». Caratteristiche perfette, quindi, per dare tranquillità nel presente e possibilità di pianificare il futuro della Masseria su questo fronte. 


La proprietà voleva evitare che le antenne ‘contaminassero’ il paesaggio, la sua energia e la magia del luogo; in effetti le due antenne non si vedono proprio camminando per la masseria – A. Criscuolo

Lo schema a blocchi della soluzione installata nella masseria AuraTerrae. Il cablaggio è stato realizzato con un cavo multifibra (4 fibre ottiche); soltanto una è attiva; le restanti tre sono a disposizione come riserva.

L’attenzione all’ambiente: una struttura a emissioni zero

Ultima ma non meno importante, la necessità di rimanere anche in questo ambito attenti all’ambiente. Non solo con le ‘tecnologie nascoste’ già citate, ma anche con un vero e proprio sforzo di eco-compatibilità. Parla Valentini: «Noi abbiamo una parte impiantistica con la raccolta delle acque meteoriche e la fogna grigia (quindi tutti gli scarichi di lavandini e docce) che riutilizziamo attraverso un depuratore per l’irrigazione delle zone di verde, creando di fatto un’economia circolare» e un recupero dell’acqua pressoché totale; senza contare l’energia elettrica, compresa quella che alimenta gli impianti installati per gli apparecchi televisivi, che è prodotta grazie ai pannelli solari. La proprietà, grazie a questi e altri accorgimenti, può fregiarsi di aver ridotto le emissioni di CO² a zero.


La struttura dispone di molteplici spazi esterni con vedute indimenticabili, da vivere interamente dall’alba al tramonto.

Passato e futuro s’incontrano alle ‘radici del benessere’

È evidente, dunque, il desiderio di offrire un luogo in cui l’ospite può ritrovare il benessere ma senza per forza rinunciare alle abitudini quotidiane, circondato da un lusso dal gusto ‘semplice’, sempre predisposto a un’esperienza il più possibile naturale e rilassante. Le competenze acquisite precedentemente nell’ambito edile di Antonio Valentini hanno sicuramente aiutato nella velocità e attenzione con cui si è arrivati dall’acquisto (2020) all’apertura (2023) della struttura, con l’idea di seguire linee guida precise di rispetto del valore storico e ambientale; la collaborazione di professionisti del proprio settore ha fatto il resto. Così gli ospiti dovranno solo curarsi di riuscire ad arrivare, per citare il motto deciso per la Masseria, alle ‘radici del benessere’. Anche mentre si rilassano comodamente in camera, mentre guardano la televisione, dopo una giornata passata nella natura mozzafiato che circonda AuraTerrae.


A sinistra, la centrale Fracarro FRPRO EVO IT con il multiswitch compatto a 5 ingressi e 8 uscite derivate, installata nella centrale di testa; a destra in alto il multiswitch SWI908TS a 9 ingressi che alimenta la centrale 3DGFLEX, anch’esso installato nella centrale di testa; sotto, il ricevitore ottico/convertitore ottico-elettrico OPT OPT-RX 4 Micro, presente in due sottostazioni.

Persone intervistate

Antonio Valentini
Proprietario della Masseria AuraTerrae

Agostino Criscuolo
Progettista, socio di Comunicazioni Digitali

Giuseppe Maffei
Installatore di AuraTerrae


Link utili

masseriaauraterrae.com | forelfasano.com | fracarro.com