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MUSE, la prima mostra d’arte digitale al mondo a consumo zero, a Milano dal 23 novembre al 12 dicembre 2023

Alla Fabbrica del Vapore di Milano PPDS presenta: MUSE, The energy for Tomorrow. Tutte le opere d’arte sono presentate sui display ePaper Philips Tableaux, progettati per visualizzare immagini statiche senza consumo di energia.


La portata delle sfide dettate dalla crisi ecologica e climatica globale, richiede un urgente e deciso impegno per la ricerca e l’affermazione di nuovi modi di pensare e agire. Persone e comunità dovranno essere sempre più innovative nel rielaborare abitudini e idee in uno scenario dove l’integrazione tra arte e tecnologia potrà avere un ruolo rilevante nel plasmare prospettive promettenti per il futuro.

MUSE è una iniziativa culturale che nell’unione tra arte contemporanea e tecnologia individua il nesso capace di contribuire alla formulazione di risposte creative alle attuali sfide ambientali. La mostra presenta una serie di 20 opere di artisti internazionali invitati a immaginare “un’energia per il futuro” che possa essere d’ispirazione per il nostro viaggio di trasformazione come individui, organizzazioni e società.

La selezione delle opere proviene dai finalisti della prima edizione di MUSE Digital Art Award, un premio d’arte creato con l’intento di connettere menti artistiche e tecnologie sostenibili, al fine di condividere visioni creative su quelle che oggi sono le principali sfide ambientali.

Sarà Fabbrica del Vapore, in collaborazione con il MNAD – Museo Nazionale dell’Arte Digitale, a ospitare in Sala Colonne le 20 opere finaliste provenienti da diverse parti del mondo, di cui 17 da artisti professionisti internazionali e 3 da studenti iscritti a scuole d’arte in Italia. Il Premio ha raccolto un numero importante di adesioni: sono infatti oltre 200 gli artisti che hanno risposto alla call e la partecipazione ha interessato 44 paesi, di ogni continente. 

L’evento si inaugurerà il 23 novembre alle ore 13:00 con la premiazione dei vincitori presso Fabbrica del Vapore, dove per la prima volta sarà assegnato il Premio MUSE del valore di tremila euro, conferito dalla giuria del Premio a uno dei 17 artisti professionisti risultati finalisti, e la Menzione Speciale Studenti per uno dei 3 studenti finalisti. Entrambi i vincitori riceveranno in premio anche un display Philips Tableaux da 25 pollici, uno schermo ePaper su cui saranno esposte tutte le opere. Durante i giorni di apertura della mostra, un team di mediatori culturali gestirà l’organizzazione di visite guidate gratuite e aperte a tutti, nei seguenti orari: 11:00, 12:00, 14:00 e 15:00.


The Wind Reaper, Rodolfo Canete, Digital illustration, 2023.


La prima mostra d’arte digitale al mondo a consumo zero

MUSE rappresenta un evento unico, perché è la prima mostra d’arte digitale al mondo a consumo zero. Tutte le opere d’arte sono infatti presentate sui display ePaper Philips Tableaux, progettati per visualizzare immagini statiche senza consumo di energia.


Partecipazione attiva del pubblico

I visitatori della mostra potranno votare l’opera da loro preferita, determinando così l’assegnazione della Menzione Speciale del Pubblico. Il vincitore della Menziona sarà annunciato alla fine della mostra MUSE e si aggiudicherà anch’egli un display ePaper Philips Tableaux da 25 pollici.


La Giuria del Premio

La giuria ufficiale del premio, che designerà anche i 20 finalisti della mostra, è composta da tre professionisti del mondo dell’arte di rinomato valore: Ilaria Bonacossa (direttrice del Museo Nazionale dell’Arte Digitale), Domenico Quaranta (scrittore, curatore e critico d’arte, cofondatore di Link Art Center) e Gabriela Galati (critica d’arte e curatrice, direttrice della galleria IPERCUBO).


La scelta di Milano per la prima edizione del Premio Internazionale

Il premio d’arte digitale MUSE è sostenuto da PPDS e articolato in edizioni annuali di respiro internazionale con il simultaneo coinvolgimento di comunità locali specifiche. Ogni anno, la partecipazione sarà aperta ad artisti professionisti di qualsiasi parte del mondo, mentre una nazione diversa sarà di volta in volta designata per coinvolgere gli studenti delle proprie scuole d’arte e per ospitare la mostra finale. Per la prima edizione, l’Italia, e in particolare la città di Milano, ha avuto il ruolo di paese ospitante, a volerne così riconoscere sia la ricchezza del patrimonio culturale e artistico, che la sua tradizione creativa e ispiratrice.


Un approccio eco-sostenibile a 360 gradi

Oltre ai temi e ai contenuti della mostra, la sostenibilità è tema centrale dell’intero percorso progettualedell’iniziativa. In tal senso, per garantire coerenza tra azioni e idee, il progetto è concepito nel suo complesso entro logiche di basso impatto ambientale, e sulla base di linee guida rigorose in termini di sostenibilità e neutralità carbonica. Al termine della mostra, sarà redatto un rapporto completo sull’impronta carbonica, che terrà conto di trasporto, spedizione, consumo di energia, imballaggio e stampa.La mostra ha inoltre l’obiettivo 0 rifiuti, perseguito grazie a un lavoro preliminare di analisi del progetto e di selezione dei collaboratori. L’allestimento della mostra si basa sull’utilizzo di materiale riciclato, come nel caso delle strutture di supportocheprovengono dalla dismissione di altri eventi, e che sono stati recuperati grazie al lavoro di Spazio META, che a Milano si occupa di raccogliere e commercializzare materiali allestitivi dismessi. Per incoraggiare poi l’uso di modalità di trasporto sostenibili da parte del pubblico della mostra, è previsto un omaggio speciale per i primi 50 visitatori che arriveranno alla Fabbrica del Vapore in bicicletta.


Una curatela eco-sostenibile firmata Julia Rajacic

La mostra è a cura di Julia Rajacic, art curator franco-serba che vive e lavora in Italia, e che dedica il proprio impegno professionale alla connessione e all’unione di Arte e Sostenibilità, con l’obiettivo di dare voce ad artisti che immaginano mondi più sostenibili. Così, anche per dare forma a un personale bisogno di coerenza, Julia include la sostenibilità nella sua pratica curatoriale, organizzando eventi in cui viene posta particolare attenzione agli approcci eco-sostenibili che investono l’intero processo di curatela, dal trasporto alla spedizione, dalla selezione dei materiali di allestimento ai servizi di catering


Un’iniziativa con una forte impronta sociale

A differenza della maggiore parte dei premi d’arte, MUSE si basa su un principio di gratuità per artisti e studenti e non richiede nessun costo di partecipazione. Il progetto prevede anche il coinvolgimento di una onlus locale per i servizi di catering. Si tratta di Oklahoma, un’associazione senza scopo di lucro basata a Milano, che ha l’obiettivo di favorire l’inserimento sociale di minori, in particolare con esperienze di carcerazione, in grave stato di disagio individuale e sociale. Attraverso il laboratorio educativo “La Cucina di Albert”, Oklahoma si propone di trasmettere ai ragazzi le basi della cucina e del servizio di sala, affinché possano essere autonomi e indipendenti, imparando una professione.

Per il processo di compensazione carbonica, sarà coinvolta SolarAid, una onlus che sostiene progetti nei paesi dove l’azione climatica è più urgente (Malawi e Zambia).


Con il Patrocinio del Museo Nazionale dell’arte Digitale

Sia il Premio MUSE Digital Art Award, che la mostra MUSE The energy for Tomorrow, hanno ricevuto il patrocinio del Museo Nazionale dell’Arte Digitale. Il MNAD, affidato alla direzione di Ilaria Bonacossa, storica dell’arte e curatrice, già direttrice di Artissima – Torino, è uno dei Musei autonomi istituiti dal Ministero della Cultura con l’obiettivo di documentare la storia dell’arte contemporanea attraverso le trasformazioni digitali e l’apertura a linguaggi universali capaci di unire generazioni e persone per favorire la possibilità di essere cittadini digitali consapevoli.


Un’iniziativa promossa da PPDS

L’iniziativa è sostenuta da PPDS, fornitore globale esclusivo di prodotti e soluzioni display professionali Philips, come partner istituzionale e sponsor unico, e rientra in un più ampio piano di attività del brand che punta alla promozione e allo sviluppo di tecnologie che contribuiscono a ridurre il consumo energetico, l’impronta carbonica e l’utilizzo di risorse, senza compromettere la qualità delle prestazioni. 


Partner

L’iniziativa si avvale della collaborazione complessiva dell’agenzia di consulenza artistica Jardino, specializzata nella creazione di progetti culturali che integrano Arte e Sostenibilità. L’allestimento scenografico è realizzato dallo studio di design multidisciplinare Limiteazero, che si caratterizza per una pratica di progettazione intesa come un processo di ibridazione fra conoscenze e formazioni diverse e complementari.

La mostra rappresenta un’opportunità per scoprire dove arte contemporanea e nuove tecnologie possono unirsi al fine di trovare soluzioni a una delle più grandi sfide che l’umanità sta affrontando, la crisi ecologica.È questo il cuore del progetto espositivo, che Fabbrica del Vapore e MNAD presentano al pubblico e che è frutto di un dialogo tra protagonisti del mondo dell’arte contemporanea e del settore tecnologico, mossi da una reciproca curiosità e dalla forte volontà di collaborare su questi temi cruciali.

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