Presso la libera università LUMSA di Palermo, un’aula magna del tutto rinnovata è pronta ad accogliere studenti e non solo. Un ambiente adatto alla formazione universitaria, ma anche a eventi e convegni di respiro internazionale. System integrator Delta Tecno Studio, tecnologia Exertis AV.
LUMSA – quattro sedi a Roma e una a Palermo, per un totale di circa 10.000 studenti – è un’università nata nel solco della tradizione cattolica, ma oggi aperta a studenti di ogni provenienza culturale e religiosa.
Seguendo lo spirito della fondatrice Luigia Tincani, che agli inizi del Novecento riuscì a dare vita a un istituto dedicato alla formazione delle religiose – aprendosi poi alle laiche, ai laici e infine diventando una libera università –, LUMSA è votata all’innovazione e al cambiamento dal punto di vista tecnologico, dell’offerta didattica e dei servizi.
A Palermo, le aule sono equipaggiate con ogni attrezzatura per ripresa televisiva, diffusione audio-video, teledidattica in presenza, ibrida e a distanza. Di recente è però sorta la necessità di rivedere l’impiantistica multimediale dell’aula magna per trasformarla in un centro convegni internazionale. Ne parliamo con Vincenzo Lezzi, Responsabile Sistemi informativi, Telecomunicazioni e Statistiche di LUMSA, e con Dario Zanotti, Titolare di Delta Tecno Studio, il system integrator che ha curato l’installazione.
La sfida: rinnovare l’aula magna per attrarre un pubblico internazionale
Con Vincenzo Lezzi proviamo a capire le esigenze alla base di questo recente intervento. «LUMSA è sempre impegnata a innovare la propria tecnologia, seguendo e a volte anticipando i più recenti trend nel campo dell’informatica, delle telecomunicazioni e della multimedialità. Nel nostro ateneo tutti gli spazi destinati a studenti e visitatori – aule, centri convegni, sale riunioni – offrono una dotazione multimediale. L’aula magna della sede di Palermo era stata rinnovata una decina di anni fa e c’era quindi bisogno di sostituire le tecnologie presenti. In più, avevamo l’esigenza di inserire alcune cabine per la traduzione simultanea, data la spinta che vogliamo dare agli eventi di respiro internazionale. In generale, la sfida era migliorare la qualità delle immagini e del sonoro, in modo che l’esperienza da remoto perdesse poco o nulla rispetto a quella in presenza.»
La soluzione: prodotti audio-video multimarca forniti da Exertis
Dario Zanotti ci racconta la genesi di questo progetto, che ha coinvolto Delta Tecno Studio come system integrator. «LUMSA ha definito in modo chiaro una serie di parametri – su tutti, la semplicità d’uso e la flessibilità delle soluzioni – lasciando a noi il compito di implementarli con la tecnologia più adatta. La richiesta era dotare l’aula magna di un sistema microfonico con auto-puntamento delle telecamere, cabine per la traduzione simultanea, ripresa e visualizzazione in sala tramite telecamere PTZ e videoproiettore, con la possibilità di effettuare uno switch di tipo seamless. Ma non solo: era necessario anche registrare in HD, poter collegare una videoconferenza esistente, dotare la sala di radiomicrofoni e di un impianto di amplificazione.»
L’aula magna dell’ateneo, grande circa 170 m2, un tempo era l’ala di una cappella; oggi è un suggestivo spazio congressi, con un tavolo relatori da cinque postazioni, un podio, e 100 sedute per il pubblico: qui l’aspetto più importante è la gestione delle sorgenti da visualizzare.
Per questo è stata scelta una matrice Dexon DMX, di cui Zanotti ci parla nel dettaglio: «La sua killer application è la commutazione seamless: quando si cambia sorgente e si visualizza un contenuto diverso non ci sono stacchi fastidiosi, perché la matrice riprocessa tutti i segnali e li risincronizza. Parliamo di una macchina dotata di scaling per tutti gli ingressi, che in questo modo non necessita di mixer. C’è poi un altro elemento che la rende davvero rassicurante: la doppia alimentazione, che garantisce stabilità, aspetto importantissimo in un ambiente con ospiti internazionali. L’alimentazione ridondata impedisce infatti di dover interrompere un evento in caso di rottura della matrice, che è un elemento critico, a differenza del mixer audio, del proiettore, del microfono. Se questi si rompono si trova facilmente un prodotto sostitutivo. Una matrice alternativa richiederebbe tutta una serie di integrazioni fatte da un esperto, che non possono essere realizzate in tempo zero».
Vediamo quali sono le sorgenti collegate alla matrice: «Abbiamo 3 telecamere Lumens VC-A61P (zoom 30x ottico), di cui due rivolte verso il tavolo oratori e il podio e una verso la sala, profonda circa 15 metri – spiega Zanotti – Dotando la matrice della scheda adatta, le telecamere si collegano direttamente in SDI, evitando l’utilizzo di un convertitore intermedio».
La nuova dotazione prevede anche un mixer digitale. «Si tratta di un mixer Yamaha, modello TF1, ha 16 canali e un master motorizzati e tutta una serie di ingressi e preset, anch’essi motorizzati. È integrato con il sistema di domotica che abbiamo installato, grazie al quale la sala può essere gestita anche senza presidio tecnico, poiché richiamando gli scenari vengono richiamate anche le configurazioni del mixer digitale. Con un’automazione del genere, una sala complessa diventa semplice da usare. E così si riducono gli interventi di manutenzione.»
In generale, la sfida
era migliorare la qualità delle
immagini e del sonoro, in modo
che l’esperienza da remoto
perdesse poco o nulla rispetto a
quella in presenza – V. Lezzi
Altro elemento fondamentale è un encoder Pearl Mini di Epiphan per streaming e registrazione. Sempre Zanotti: «Questo dispositivo ha un monitor touch integrato che permette all’operatore di vedere in sovrimpressione e ascoltare il segnale che viene registrato. In più, si appoggia sul tavolo ed è a portata di mano dell’utente. Tutto viene fatto su quello schermo, evitando distrazioni. È un vero all-in-one, con numerose interfacce (SDI, HDMI, XLR, rete LAN), un oggetto che si può trasportare con grande facilità perché la dimensione è più o meno quella di un tablet, con uno spessore leggermente maggiore».
Il cablaggio è stato realizzato in HDBaseT con cavi Cat 6 perché non era possibile infilare i cavi HDMI nelle tubazioni; quindi, dal tavolo relatori, podio e postazione riservata ai laureandi i segnali raggiungono il processore Dexon, da cui escono verso i monitor LG da 65”, modello 65UH7F-H o il videoproiettore. Oltre a questi ultimi, nell’aula magna sono presenti 4 monitor da 24” LG, modello 24MP400P-B sul tavolo oratori, monitor dello stesso tipo per la regia e la traduzione simultanea e un PC per videoconferenza.
Lezzi commenta: «Le apparecchiature installate consentono a un tecnico in loco di commutare le sorgenti in ingresso dalla regia e stabilire su quale uscita video visualizzare un determinato contenuto. Oltre al telo da 3,5 metri di base per la videoproiezione, abbiamo infatti installato un monitor, su cui viene visualizzato ciò che accade in una videoconferenza remota. Sul telo – grazie al videoproiettore laser da 10.000 lumen – vediamo invece i lavori dell’aula».
LUMSA, Delta Tecno Studio ed Exertis: una collaborazione più che positiva
Il rapporto tra LUMSA e Delta Tecno Studio era rodato. Il system integrator si era infatti già aggiudicato alcune gare per interventi nelle sedi romane dell’università. Zanotti è soddisfatto di questa ennesima collaborazione. «Il progetto presentava non poche difficoltà di carattere architettonico, dovute alla scarsità di predisposizioni impiantistiche e alla presenza di molti marmi, ma con LUMSA abbiamo concertato un piano di intervento anche per la parte edile. Un’azienda locale ha infatti realizzato tutte le predisposizioni sulle murature e sui marmi per consentirci lo svolgimento agevole della nostra attività. Abbiamo predisposto prima tutto nella nostra sede di Roma, testando e configurando i prodotti per poi spostarci in Sicilia, e l’installazione è stata veloce – circa due settimane – ed è stata seguita da un percorso di formazione offerto al cliente, che a distanza di due mesi non ci ha mai chiamato per chiederci assistenza.»
Con un’automazione così sofisticata, una sala complessa diventa semplice da usare. Può essere gestita anche senza presidio tecnico e si riducono gli interventi di manutenzione – D. Zanotti
Anche Vincenzo Lezzi esprime soddisfazione. «C’è un livello molto alto di gradimento anche da parte di chi usa gli spazi. Già in passato, in una delle nostre sedi romane, Delta Tecno Studio era stato in grado di intervenire con l’elettronica su ambienti complicati a causa del riverbero.»
Zanotti aggiunge un ultimo tassello: «Per noi è tutto più facile quando lavoriamo con un distributore come Exertis. Con il suo personale abbiamo ormai un rapporto familiare. All’aspetto umano si aggiungono la puntualità e l’estrema disponibilità che riscontriamo in ogni occasione». Cosa volere di più?
Persone intervistate
Vincenzo Lezzi,
Responsabile Sistemi informativi, Telecomunicazioni e Statistiche, LUMSA
Dario Zanotti,
Titolare di Delta Tecno Studio