Una struttura che assume configurazioni e utilizzi diversi: dallo schermo di proiezione componibile, con o senza bordo nero, al sostegno di pannelli decorativi prestampati. Il perimetro è perfettamente rettilineo.
Il nuovo BigFrame è stato concepito sfruttando anche le innovazioni che hanno
decretato il successo dei modelli Only White e 4-Rent. Ne è uscito un prodotto che definirlo schermo di proiezione è alquanto riduttivo perché il nuovo BigFrame è molto più di uno schermo, almeno per come viene inteso il classico schermo di proiezione.
Lo schermo reinterpretato
Una composizione formata da 8 pannelli BigFrame.
Il nuovo BigFrame può diventare il capostipite di una famiglia di strutture che muta le dimensioni e la configurazione per integrarsi in soluzioni d’arredo innovative: quindi, strizza l’occhio agli interior designer che sperimentano nuove idee architettoniche destinate a spazi multi-funzione evoluti. Con il nuovo BigFrame è possibile avere una superficie larga fino a 10 metri. Da 8 metri in su sono stati integrati dei supporti che irrobustiscono i 4 angoli.
Gli aspetti caratteristici
La struttura di questo nuovo schermo è composta da elementi che si agganciano fra loro, attraverso un sistema particolarmente semplice e veloce, come avviene con lo schermo 4-Rent. Un sistema caratterizzato anche dal particolare aggancio a pressione della tela alla cava ricavata nella cornice, con bordo ‘arrow’, anch’esso ereditato dal modello 4Rent. Nel nuovo BigFrame il numero di cave parallele è stato aumentato a 5, per regolare ancora meglio la tensione della tela.
In questo modello, quindi, la tela può subire una dilatazione fino ad oltre 10 cm senza riportare alcun problema di planarità. Una situazione che si verifica al mutare della temperatura di esercizio, quando si passa dalle stagioni più calde a quelle più fredde. Inoltre, la cava posteriore del profilo permette la trasformazione dello schermo in Only White, che elimina del tutto il bordo nero. È possibile scegliere fra tre diverse tele: Diamond per la proiezione frontale, anche con retro nero, Ambra per la retroproiezione e la nuova Dual face con i suoi 360° di visione fronte-retro caratterizzata anche dalla totale assenza di Hot Spot centrale con le lenti a corta focale.
Il posizionamento
Il nuovo BigFrame è stato predisposto per essere montato in diversi modi. Sono disponibili numerosi accessori di montaggio: ad esempio, una staffa dedicata per appenderlo alla parete, i golfari per ancorarlo al soffitto o a strutture tramite funi o catene, i ganci aliscaff per il fissaggio a tubi tondi o ad Americane; in alternativa, lo si può posizionare a pavimento con i piedini di appoggio o con i nuovi robusti gli stativi dedicati. Questi accessori si agganciano rapidamente ad una delle tre cave disponibili nella cornice, che presenta un profilo sagomato per ospitare ognuno di questi elementi meccanici.
Le configurazioni
È l’aspetto più interessante da affrontare perché rappresenta la vera innovazione di questo prodotto e si presta a esercizi di creatività non comuni, per soddisfare le esigenze di chi vuole osare con scenografie d’avanguardia.
Iniziamo con due principali elementi di base, sui quali è stato possibile sviluppare il progetto: il bordo ‘arrow’ e l’eliminazione dei bordi neri. Il primo elemento evita l’utilizzo di anelli, ganci, bottoni ed elastici, e risolve un problema non da poco perché assicura una superficie piana e non ondulata. Inoltre, la linea perimetrale dello schermo risulta perfettamente diritta, come non accade in quasi tutti gli schermi della concorrenza. Il secondo, invece, libera ancora di più la creatività: il fatto di eliminare i bordi consente, ad esempio, di ricoprire completamente i lati di un cubo, di un esagono, oppure una struttura irregolare, per trasformarla in uno schermo di proiezione. Pensiamo alle gallerie d’arte e ai musei dove le pareti irregolari rappresentano un elemento caratteristico dell’architettura d’interni, oppure alle strutture polifunzionali che ospitano eventi di vario tipo o, ancora, agli allestimenti fieristici progettati per attrarre visitatori con scenografie fuori da comune.
Non solo proiezione
La cornice del nuovo BigFrame, oltre ad una tela di proiezione, può ‘reggere’ anche un pannello rigido che, a sua volta, diventa la superficie d’appoggio di un poster fotografico, un pannello decorativo, informativo o pubblicitario. È uno dei puti di forza di questo nuovo BigFrame: la possibilità di creare strutture di sostegno sia per una normale tela di proiezione oppure per altre superfici rigide alle quali si può incollare perfino lo schermo Screen App, noto per la capacità di sostituire le LIM e le lavagne bianche (quelle che utilizzano i pennarelli). Così si possono realizzare superfici multiproiezione di dimensioni a piacere, che possono comprendere anche altri strumenti di comunicazione. Lo stand di Screenline a ISE 2016 è stato progettato interamente con le cornici del nuovo BigFrame: un esempio eloquente di cosa sia possibile fare per dare efficacia e valore alla comunicazione.
Le tele disponibili
Come abbiamo accennato ci sono 3 diverse tele a disposizione. La Diamond è una tela bianca in PVC extra morbido con guadagno 1.4. Il retro della tela è grigio o nero non trasparente. Il tasso di elasticità è molto elevato e può sopportare temperature da 0 a 45 °C. È saldabile e quindi può comporre schermi di importanti dimensioni. Può essere ripiegata facilmente e, una volta applicata allo schermo riacquista la planarità originaria in una decina di minuti. Con la tela Dual Face, translucida, il guadagno rispetto al Diamond si modifica di poco; consente di effettuare proiezioni frontali oppure retro: la struttura che la caratterizza la rende piuttosto luminosa, con un angolo di visione particolarmente ampio. Dual Face trova un ideale impiego nelle multi proiezioni e nell’Edge Blending grazie alla totale assenza di Hot Spot. Questa tela è 4K approved.
Infine, la tela Ambra: morbida, sottile e saldabile, per retroproiezioni. La speciale formulazione permette di ripiegarla e stenderla più volte senza provocare danni né segni sulla tela.
La colorazione scura la rende meno sensibile alla luce ambientale, senza generare dominanti o distorsioni cromatiche.