Un processore ancora più flessibile: ora è possibile ruotare ogni singolo monitor che compone l’Artwall di qualsiasi angolo. Integrata la gestione dell’audio, preview dell’installazione e della porzione d’immagine da mandare in onda.
Il digital signage non è tutto uguale, per la gioia dei creativi della comunicazione.
Ad esempio, le configurazioni di un videowall sono innumerevoli; il limite è dato dalla fantasia: non soltanto in base al numero di monitor che compone il videowall ma anche e soprattutto per la loro posizione ‘anticonvenzionale’.
Seada, per supportare la composizione creativa di videowall, chiamati nello specifico Artwall presenta il processore video G4KPro, che si affianca al modello G4K disponibile da un paio d’anni, per offrire prestazioni ancora più evolute, forte di un’interfaccia grafica davvero semplice che non richiede particolari programmazioni o specifiche competenze.
Maggiori opportunità
Il G4KPro non sostituisce il G4K perché offre caratteristiche che, come vedremo, si rivolgono a lavori ancora più evoluti nella scenografia e nella gestione della ‘messa in onda’.
Le prestazioni di base, comuni fra i due modelli, sono importanti: entrambi sono in grado di suddividere un contenuto in più parti (immagini e video) e gestire ogni singola porzione così da inviarla ad ogni monitor o videoproiettore che compone il videowall creativo. Installazioni che il mercato ha battezzato Artwall, per l’elevata espressione artistica che sono capaci di comunicare.
Il significato di Artwall è davvero ampio e si rivolge alla creazione di composizioni video dove ciascun monitor è separato da quello adiacente, di uno spazio definito dal creatore. Si rinuncia volutamente a parti d’immagine, per rendere la scena alternativa e accattivante, capace di attrarre il visitatore/cliente.
Le prestazioni base
La semplicità di programmazione e di utilizzo rimangono punti di forza determinanti per il successo commerciale dei processori video di Seada. Per favorire l’adozione di queste videocomposizioni artistiche è necessario puntare proprio sulla gestione facilitata che, spesso, viene demandata a personale non specializzato, senza specifiche competenze di programmazione, con il rischio di non riuscire a sfruttare tutta la potenzialità garantita dagli Artwall.
Un altro aspetto da considerare riguarda la dimensione dell’Artwall, che può assumere misure davvero illimitate, grazie alla possibilità di espandere il sistema collegando infiniti processori in cascata, per creare Artwall di qualsiasi dimensione. Il collegamento in cascata può essere realizzato con le due prese di rete disponibili sul frontale oppure con le prese HDMI dedicate, poste su retro.
È inoltre possibile utilizzare monitor di varie dimensioni, sia nel numero di pollici che nel formato (16:9 e 4:3) oppure con cornici di larghezze differenti così da stressare (termine dall’accezione positiva) ancora di più l’espressione artistica.
Per ultimo ma non ultimo il prezzo contenuto, un parametro indispensabile a convincere anche i clienti più scettici, necessario per dimostrare i benefici della tecnologia applicati a diversi ambiti, primo fra tutti il retail di ogni target, dai flagship store ai centri commerciali più popolari. Il processore Seada consente non solo di distanziare a piacere ogni monitor da quello vicino ma, addirittura, di sovrapporlo.
Risoluzioni e interfacce
La risoluzione video supportata raggiunge i 4K in ingresso e 1080p su ogni singola uscita.
Ogni device supporta quattro uscite per altrettante porzioni d’immagine che andranno a comporre l’Artwall.
Le interfacce d’ingresso e d’uscita sono tutte HDMI, anche quelle dedicate al loop through, ossia al collegamento passante per configurare in daisy chain più processori G4KPro.
È possibile scalare a piacere la risoluzione di ogni uscita.
Le novità del G4KPro
In sintesi, ecco un elenco delle prestazioni offerte dal nuovo modello G4KPro:
– rotazione libera di ogni singolo monitor che compone l’Artwall, di grado in grado e non più a step di 90° come offerto dal modello G4K;
– gestione audio; possibilità di prelevare dall’uscita mini jack dedicata il segnale audio del contributo da mandare in onda, per inviarlo ad un impianto di sala;
– collegamento in daisy chain via cavo di rete;
– preciso utilizzo con monitor, ledwall, videoproiettori;
– software in Italiano;
– EDID personalizzabile;
– HDCP compatibile;
– preview dell’installazione e della porzione d’immagine da mandare in onda direttamente, tramite software di gestione.