In questo hotel indipendente, a pochi passi da Piazza del Popolo, la tecnologia si innesta su un patrimonio storico di valore. Nella sala conferenze dalle caratteristiche uniche, nelle parti comuni e nelle sale riunioni sono state allestite soluzioni audio capaci di ricreare un’esperienza senza pari. System integrator Tecvisual, tecnologia Exertis AV.
Nel centro storico di Roma i contesti di lusso certo non mancano. Non tutti però vantano l’ampiezza di Palazzo Ripetta, edificio del Seicento che occupa un intero isolato della città. Ex convento del 17esimo secolo appartenuto alla Congregazione della Divina Provvidenza e a quella di San Pasquale Baylon, oggi ospita un prestigioso hotel a 5 stelle. All’interno di Palazzo Ripetta sorge persino una chiesa sconsacrata, che nella recente ristrutturazione da cui il complesso è stato interessato si è trasformata in una sala eventi (Salone Bernini) che rappresenta il fiore all’occhiello dell’hotel. In questo ambiente, ma anche in altri – interni ed esterni –, è stato realizzato un impianto audio di alto livello, basato su componenti RTI e Origin Acoustics.
Ne parliamo con Silvia De Persio, Sales & Events Manager di Palazzo Ripetta, e con Simone Santi, titolare della Tecvisual, l’azienda che ha curato l’installazione.
La sfida: realizzare un impianto audio flessibile, con grande attenzione all’estetica
A Silvia De Persio chiediamo di descriverci la location e i lavori che l’hanno interessata dal 2020 al 2023.
«L’hotel di Palazzo Ripetta ha aperto nel dicembre dello scorso anno dopo un lungo intervento di ristrutturazione. Da questo luogo storico sono state ricavate 78 camere molto ampie, anche su due livelli. L’elemento che lo rende però davvero unico sono le quattro sale riunioni (sala Chiostro, sala Moretti, sala Dorotea e sala Privé – ndr) e, soprattutto, la sala eventi – il salone Bernini, un tempo chiesa del Conservatorio –, di dimensioni imponenti: una superficie di 175 mq, priva di pilastri, e un soffitto alto 13 metri che centralmente ha un affresco del Seicento a opera del Triga, pittore allievo del Bernini.»
Ci sono poi anche spazi all’aperto: un chiostro esterno, ‘Piazzetta Ripetta’, e la terrazza ‘Etere’, oltre a diverse aree dedicate alla ristorazione. Proviamo a capire gli interventi che si sono resi necessari.
“I nostri manutentori
interni hanno affiancato il
system integrator e hanno
seguito un corso di formazione
sull’uso delle sale, e il risultato si
vede – S. De Persio
«Il principale desiderio della proprietà era avere un impianto audio per trasmettere musica di sottofondo nelle parti comuni e allestire un impianto audio-video nel salone Bernini, da usare come sala polifunzionale.
In una seconda fase, ci si è resi conto che sarebbe stato utile intervenire con un sistema audio-video anche nelle altre sale meeting ed eventi; in particolare, le sale Chiostro e Dorotea a pianoterra e la sala Moretti al quarto piano (le più grandi, su cui ci concentreremo in questa case study – ndr) sono ambienti con una superficie che va dai 60 agli 85 mq e che è possibile allestire in più modi: con tavolo imperiale per una cena o un evento istituzionale, con banchi in occasione di corsi di formazione, con la classica platea per una conferenza.
Per le caratteristiche storiche del palazzo, l’impatto estetico doveva essere contenuto, privilegiando l’uso di tecnologia nascosta. Inoltre, serviva una soluzione flessibile per poter soddisfare le richieste dei clienti in merito all’organizzazione delle sale. Naturalmente, l’acustica era importantissima».
La soluzione: tecnologia nascosta per rispettare il patrimonio storico
Con Simone Santi entriamo nello specifico delle dotazioni installate. «L’impiantistica che abbiamo selezionato insieme a Exertis AV ruota intorno a due brand: RTI per i processori e le matrici – tutto ciò che riguarda la distribuzione audio – e Origin Acoustics per i diffusori, qui per la maggior parte a incasso nel soffitto. Nella prima fase del lavoro ne sono stati installati circa 50 nelle parti comuni, con cablaggio a bassa impedenza per ottenere la miglior qualità sonora. Per assicurare l’espandibilità delle zone abbiamo integrato la matrice cablata RTI 16×16 con una serie di apparati che dialogano fra loro in Dante. Nel complesso, la soluzione è composta da 6 rack cablati fra loro in fibra ottica, posizionati su piani e in aree diverse dell’hotel. La fibra ottica garantisce che i segnali AVC mantengano un livello sempre ottimale.»
“La soluzione è composta
da 6 rack cablati fra loro in fibra
ottica, posizionati su piani e in
aree diverse dell’hotel. La fibra
ottica garantisce che i segnali
AVC mantengano un livello
sempre ottimale – S. Santi
Il vero fiore all’occhiello dell’intervento è però il salone Bernini. «In questa sala l’obiettivo era non avere dispersione del suono e rimbombo. Abbiamo installato due display touch RTI, uno da incasso e uno con supporto da tavolo, che comandano i device della sala: la discesa dello schermo, il proiettore, la scelta delle sorgenti e la gestione dei flussi AV. Inoltre, i controller di RTI comandano le luci della sala e delle parti comuni, gestite con protocollo Dali, usando scenari condivisi con la committenza. Abbiamo previsto anche una distribuzione video su IP di RTI, dove viene gestita la registrazione dell’evento e l’eventuale streaming live. In fondo alla sala c’è uno schermo 6×4 sul quale è possibile proiettare. La committenza ha chiesto tuttavia che, durante le cene di gala, lo schermo non fosse visibile, nemmeno avvolto nel suo cassonetto. Trattandosi di un ambiente protetto dalla Soprintendenza, era impossibile effettuare opere murarie. Abbiamo allora ideato una soluzione che, grazie a due paranchi elettrici comandati da un telecomando a filo, eleva lo schermo fino 10 metri di altezza.»
La configurazione di questa grande sala varia in base al tipo di evento organizzato: si può cambiare la posizione del podio e la configurazione del tavolo relatori o del tavolo riunione con le sedute. I tavoli a volte vengono disposti a ferro di cavallo o a gruppi per lavori in team, e alcuni eventi richiedono tavoli da pranzo rotondi. Per questo, il system integrator ha creato un cablaggio con prese AV in punti strategici, non visibili agli ospiti, per evitare la presenza di cavi a terra. Inoltre grazie alla flessibilità offerta dal sistema di distribuzione video su IP è possibile inserire in vari punti della sala monitor o sorgenti necessarie, a seconda delle richieste dell’utente finale. Questa scelta facilita anche l’allestimento da parte dei manutentori interni.
La customizzazione dell’interfaccia cliente è stata studiata nei minimi dettagli: da una homepage si sceglie la tipologia di evento – audio, video o entrambi – ed è possibile gestire le singole postazioni.
Le sale riunioni Chiostro, Moretti e Dorotea
Santi ci descrive anche la seconda fase del lavoro, che ha interessato le tre sale riunioni più grandi.
«In tutte abbiamo installato un videoproiettore che, quando non viene usato, scompare letteralmente nel soffitto grazie a un meccanismo motorizzato. Sul tavolo si trovano due microfoni a filo e, a disposizione di tutti, un radiomicrofono. L’integrazione di RTI prevede la gestione totale delle sale riunione mediante controller KX2 ed è prevista la realizzazione di un’interfaccia su iPad a uso esclusivo dei manutentori, per soddisfare alcune esigenze tecniche come la remotizzazione dell’alimentazione degli apparati tramite un’unità intelligente gestita sempre da RTI.
La sorgente primaria è un sistema di presentazione wireless, che consente di replicare sul monitor di una sala la presentazione che il relatore sta visualizzando in un’altra. Anche in queste sale le prese AV sono state posizionate per garantire un layout flessibile degli arredi.»
Un intervento complesso, pienamente riuscito, anche outdoor
Palazzo Ripetta ospita anche diverse zone all’aperto, tra cui Piazzetta Ripetta, una terrazza al pianoterra adiacente alla sala Chiostro. Simone Santi ci dice qualcosa di più: «Abbiamo dotato questo spazio di un processore RTI per il controllo dell’audio di sottofondo e di una seconda matrice RTI 4×4 per mettere in comunicazione questa terrazza con quella che si trova al quarto piano in caso di eventi come dj-set. I diffusori da esterno installati nella terrazza “Etere” sono in totale 16, modello LS 44 di Origin Acoustics, sviluppati per mimetizzarsi tra le fioriere. E anche il cablaggio è invisibile».
Chiediamo a Silvia De Persio il grado di soddisfazione rispetto all’imponente intervento. «Dai clienti riceviamo riscontri positivi dal punto di vista tecnologico. La qualità audio e video è elevata, e l’audio è ottimo anche negli spazi esterni. Grazie a un’azienda specializzata, abbiamo creato playlist differenziate in base al momento della giornata e alla stagione. Le sale riunioni sono ambienti ‘chiavi in mano’, molto apprezzate. I nostri manutentori interni hanno affiancato il system integrator e hanno seguito un corso di formazione sull’uso delle sale, e il risultato si vede.»