Case Study, Philips, Retail, Videowall&Ledwall

Pokéria: una catena di ristoranti che promuove contenuti interattivi e social con il digital signage

Grazie ai display Philips X-Line e al software di digital signage WallSign la catena Pokéria offre nei propri ristoranti la possibilità di visualizzare menù, fotografie, video e contenuti social dei clienti.


Pokéria è il nome di una catena di ristoranti specializzata in “Poké”, piatti dal gusto hawaiano costituiti da un mix di pesce crudo e ingredienti italiani serviti con riso o carne.

In collaborazione con Kemcomm e 3G Electronics, per migliorare la customer experience dei propri clienti, la catena (6 ristoranti, quattro a Milano, due a Firenze) ha implementato nei propri ristoranti una soluzione completa hardware – Display Philips X-Line da 49 e 55 pollici – e software – player BrightSign e WallSign – Digital Signage CMS (Central Management System) – per la gestione dei contenuti in ambito Digital Signage.

Attraverso i videowall (uno per ogni ristorante, installato sopra la cassa) Pokéria mostra ai clienti il menù mantenendolo sempre aggiornato, trasmette informazioni, fotografie e video, e integra contenuti social creati dai clienti.

Il tutto controllato localmente o da remoto, anche in modo centralizzato per tutta la catena, con contenuti gestibili in maniera trasversale all’interno dell’area di visualizzazione videowall (1×2 e 1×3), composta con display disposti in configurazione “Menu Board”.

Del progetto, abbiamo parlato con Nicolò Caparra, socio, Pokéria, Marco Colombo, titolare, Kemcomm e Maurizio Vacca, Direttore vendite, 3G Electronics.


Videowall composti da monitor Philips della famiglia X-Line (49” e 55”) all’interno di uno dei ristoranti della catena Pokeria 

La sfida: raccontare l’offerta gastronomica e coinvolgere i clienti

Quali le leve che hanno spinto Pokéria a intraprendere questo percorso di digitalizzazione?

Prima di tutto l’esigenza era raccontare all’interno dei ristoranti l’offerta gastronomica basata sui poké hawaiani, non conosciuta dalla maggior parte dei potenziali clienti. Trovare quindi il modo per comunicare, all’interno dei nuovi ristoranti, con menù digitali, immagini e filmati legati al cibo che spiegassero alle persone l’origine del prodotto e le possibili composizioni dei piatti. La gestione e l’aggiornamento di questi contenuti dovevano essere immediati e semplici, controllabili anche da remoto, e sul piano estetico, lato hardware, era necessario un design di impatto: monitor con cornici ultrasottili ed elevata qualità dell’immagine. E poi, l’ambito social: visto l’interesse di Pokéria su questo fronte, la soluzione in prospettiva avrebbe dovuto anche supportare il dialogo con i canali social e valorizzare i contenuti prodotti sia dalla social area di Pokéria che dagli stessi clienti.

«Guardiamo sempre all’estero, per capire quali novità sono in arrivo e come si stanno muovendo gli imprenditori che hanno investito fuori dall’Italia – spiega Nicolò Caparra – Abbiamo notato la diffusione del Digital Signage in catene presenti a Dubai, Shangai, New York e abbiamo deciso di investire in questa direzione per dare ai nostri ristoranti un’impronta più innovativa. Altri che fanno il nostro lavoro usano ancora la cartellonistica tradizionale e i menù cartacei. Noi volevamo usare un sistema più moderno che offrisse dinamicità ai contenuti e non ci legasse ai limiti imposti invece dalla carta.
Abbiamo così eliminato il cartaceo da tutti i ristoranti, conservando solo qualche menù nel cassetto, per i pochi che lo chiedono, ma nel 99% dei casi utilizziamo il Digital Signage; d’altra parte la nostra clientela è molto dinamica e l’informazione digitale appartiene ormai alla quotidianità».


Abbiamo notato la diffusione del Digital Signage in catene presenti a Dubai, Shangai, New York e abbiamo deciso di investire in questa direzione – Nicolò Caparra


La presenza dei videowall dà ai ristoranti un respiro fortemente innovativo e consente di promuovere l’interattività con i clienti sfruttando il mondo dei social 

La soluzione: monitor con Android integrato, sessioni di training

Come accennato, il progetto si è realizzato attraverso l’installazione di un videowall all’interno di ciascun ristorante della catena, composto con display Philips della serie X-Line (49” e 55”) in configurazione Menu Board/Video Wall 1×2 (con monitor da 55”) oppure 1×3 (con monitor da 49”), in base allo spazio disponibile in ciascun ristorante. Monitor capaci di operare in modalità 24/7.

Per la visualizzazione dinamica dei contenuti è stato scelto il player BrightSign – «perfetto per gestire da remoto con maggiori performance la visualizzazione dei contenuti sui palinsesti» – dice Marco Colombo, e il software WallSign (basato su Android e certificato su tutti i prodotti Philips dotati di SoC Android integrato) che offre la possibilità di scegliere come trasmettere i contenuti, di definirne la tipologia e la modalità di gestione su ciascun monitor: in maniera indipendente, su tutto lo spazio di visualizzazione videowall, con l’integrazione di contenuti “social”.

La soluzione è stata configurata e installata dai tecnici specializzati di Kemcomm (lato hardware) e di 3G Electronics (lato software).

Le caratteristiche tecniche e le performance dei display Philips hanno poi consentito di soddisfare le esigenze del cliente.

«Abbiamo scelto la serie Philips X-Line – spiega Colombo – per la qualità dei monitor, per la cornice ultrasottile che garantisce la minima interruzione dell’area visuale, per la loro affidabilità e per l’ottimo rapporto qualità/prezzo; in più, Android integrato ha permesso l’immediata integrazione con il software di digital signage WallSign di 3G Electronics».

Come soluzione di staffaggio abbiamo scelto i supporti Vogels, particolarmente indicati per l’installazione di monitor in configurazione Menu Board, che consentono la micro-regolazione e il perfetto allineamento della soluzione videowall; «Le utilizziamo per tutte le installazioni retail e hospitality perché oltre ad essere valide esteticamente, garantiscono una precisione di montaggio costante nel tempo, aspetto importante per un videowall che deve mantenere in posizione precisa tutti i monitor di cui si compone», spiega Marco Colombo.


Una delle idee su cui si sviluppa Pokéria è la possibilità per il cliente di comporre secondo il proprio gusto il proprio Poké. 

Positivo il feedback di Pokéria in merito alla partnership con Kemcomm.

 «Con Kemcomm tutto si è svolto nel modo migliore – senza nessun problema – perché ci hanno supportato con competenza, disponibilità e professionalità; anche il corso di formazione sull’uso della piattaforma di digital signage per gestire in autonomia la messa in onda dei contenuti è stato utile ed efficace» – commenta Nicolò Caparra, a conferma di una soddisfazione già riscontrata in precedenti collaborazioni (es. l’installazione di un Ledwall outdoor, due pannelli da 2,5 x 2,5 metri, per uno dei ristoranti del gruppo).


Abbiamo scelto la serie X-Line per la qualità dei monitor, per la cornice ultrasottile che garantisce la minima interruzione dell’area visuale, per la loro affidabilità e per l’ottimo rapporto qualità/prezzo – Marco Colombo


I videowall hanno come compito quello di visualizzare l’elenco degli ingredienti con cui i clienti possono comporre i propri Pokè (nella foto), visualizzare le immagini dei piatti, video e messaggi per rafforzare la brand image e consentire l’interazione dei clienti sfruttando Instagram e Facebook 

Software: BrighSign e WallSign per gestire i contenuti

Sul ruolo che svolgono il player BrightSign e il software WallSign, Maurizio Vacca racconta: «Non stupisce che un ristorante innovativo e trendy dal punto di vista gastronomico come la Pokéria, che cura l’immagine con molta attenzione, avesse intenzione di comunicare i menù in un modo ‘diverso’ e molto attuale; abbiamo proposto WallSign perché è uno strumento capace di gestire

in maniera facile e veloce – da locale e/o da remoto – la visualizzazione dei contenuti, e quindi davvero adatto alle esigenze del cliente; e poi WallSign è una piattaforma di Digital Signage certificata Android, in grado di lavorare alla perfezione con installazioni ibride: ad esempio, player BrightSign e Android (software e hardware) sulla stessa dashboard».

Dietro ogni schermo, il player Brightsign, collegato in rete via cavo, offre la possibilità di pilotare ogni singolo monitor del videowall. «Tramite un modulo dedicato, BrightSign e WallSign – dice Maurizio Vacca – possono inviare del contenuto in sincro, visualizzandolo integralmente anche su due o più monitor, oppure suddividendolo in parti, ciascuna riprodotta su ognuno dei monitor del videowall».


Uno dei ristoranti visto dall’esterno; la presenza dei monitor ha un impatto anche da questa prospettiva

Tra gli altri valori aggiunti della soluzione:

̶  possibilità di taggare i contenuti e richiamarli tramite i tag stessi, un’opzione che aiuta a gestire la grande mole di contenuti di cui Pokéria dispone, che facilita la ricerca durante la preparazione dei menù e del relativo palinsesto e che consente di definire cosa pubblicare e dove: «Grazie ai tag – spiega Maurizio Vacca – è possibile scegliere per esempio se mandare in onda i contenuti su un determinato videowall sfruttando tutti i monitor che lo compongono, oppure solo un particolare monitor di uno specifico videowall».

̶  possibilità di generare sinergie con le piattaforme social: “I clienti – dice Maurizio Vacca – possono, per esempio, postare sulla pagina Facebook di Pokéria contenuti che saranno poi visualizzati anche sui videowall dei ristoranti, magari inserendoli in riproduzioni cicliche in cui si alterneranno menù, foto, video, post social, ecc.».

È chiaramente prevista una funzione che consente di filtrare e moderare il dibattito social: se un cliente posta un contenuto sulla pagina Facebook, Instagram o Twitter di Pokéria, il moderatore – lato Pokéria – può intervenire scegliendo di bloccarlo o pubblicarlo.

̶  controllo centrale e scalabilità del sistema; come spiega Maurizio Vacca: «Il software offre la possibilità di gestire in modo centralizzato i contenuti di tutti i ristoranti e di scalare la soluzione quando diverrà necessario includere nuovi punti vendita».

I clienti, per esempio, possono postare sulla pagina Facebook Pokeria contenuti che potranno poi essere visualizzati anche sul videowall dei ristoranti – Maurizio Vacca

È un elemento che rientrava sin dall’inizio tra le richieste del cliente che sta già progettando diverse nuove aperture in Italia. Pokéria peraltro sfrutta molto anche la formula take away: «Si può mangiare nei locali – spiega Nicolò Caparra – ma un numero sempre più alto di clienti sceglie la soluzione d’asporto; oggi lavoriamo con Deliveroo e siamo i primi in Italia per numero di consegne».


La configurazione dell’impianto di digital signage

Contenuti dinamici: menù, informazioni, social

Una delle idee su cui si basa Pokéria è la possibilità per il cliente di comporre il proprio Poké.

«Pokéria funziona così: scegli la base (riso bianco, riso nero o insalata), poi le proteine (salmone, tonno, branzino, gambero, polipo, pollo, ecc.), quindi i condimenti (pomodorini, olive, avocado, mais, mango, ecc.), infine la salsa (soia, salsa piccante, maionese, olio extra vergine di oliva, ecc.).

I clienti visualizzano l’elenco completo degli ingredienti e compongono il piatto seguendo i propri gusti» – spiega Nicolò Caparra. È evidente quindi che la prima funzione dei videowall è proprio quella di mostrare l’elenco degli ingredienti, insieme alle fotografie dei piatti già composti, e la cartellonistica tradizionale, oltre ad avere meno appeal, non sarebbe stata certo adeguata, anche perché gli ingredienti cambiano costantemente: «Proponiamo dei menù stagionali e teniamo conto dei suggerimenti dei clienti; ad esempio, la richiesta di aggiungere il melograno come nuovo ingrediente, grazie al digital signage, non ha creato nessun problema di aggiornamento dei menù».


La Pokéria lavora moltissimo con il “Take away” per il consumo a casa o in ufficio 

Inoltre, comunicare attraverso le immagini determina anche importanti vantaggi pratici. «Il mezzo audiovisivo è veloce: quando il cliente entra e magari fa la coda prima di essere servito, può subito leggere cosa ordinare, arrivando in cassa con le idee già chiare», dice Nicolò Caparra.

Oltre al menù, come accennato, i contenuti possono essere anche immagini dei piatti, video e messaggi che rafforzano il brand: «Il fatto stesso che i menù cambiano con costanza è un elemento che valorizziamo e comunichiamo attraverso i display, e questo per noi significa essere percepiti come dinamici e attenti alla soddisfazione del cliente», dice Nicolò Caparra, che per quanto riguarda l’interazione con i social aggiunge: «Lavoriamo tantissimo con Instagram e Facebook; su Instagram puntiamo molto sulle immagini, mentre su Facebook spieghiamo invece le promozioni, dando tutte le informazioni utili per fruire di un servizio migliore.

Stiamo investendo ulteriormente in comunicazione, incrementando l’interazione sui social perché vogliamo far diventare i display di Pokéria – sempre più – uno strumento di visualizzazione di contenuti condivisi».


pokeria.it
kemcomm.it
philips.it/p-m-pr/professionaldisplays

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