Il mercato della realtà aumentata e virtuale ammonterà nel 2021 a 215 miliardi di dollari. Scopriamo cos’è e quali sono trend e applicazioni nei settori di mercato.
Tra i temi fondamentali di ISE 2019 ci sarà quello della realtà aumentata (AR). Per arrivare preparati all’appuntamento, ecco un rapido ripasso sulla definizione di AR e un excursus sui trend in atto e le possibili applicazioni che questa può avere nei diversi mercati.
Cos’è la realtà aumentata
Cos’è la realtà aumentata? In sintesi rappresenta il mondo reale arricchito con informazioni e oggetti virtuali (in questa sovrapposizione reale – virtuale assomiglia ma si differenzia dalla cosiddetta “realtà virtuale”, che al contrario mira a ricreare un mondo completamente virtuale). Le soluzioni di realtà aumentata utilizzano sensori e algoritmi per mappare lo spazio fisico inquadrato dalla telecamera e determinare l’angolazione con cui avviene la ripresa stessa, quindi creano testi e oggetti in grafica 3D orientati correttamente rispetto al punto di vista della telecamera stessa: il livello virtuale si sovrappone e integra così a quello fisico, ne “aumenta” – per questo realtà aumentata – la ricchezza.
Per chiarire attraverso un esempio: grazie all’AR nella sala di un museo, sfruttando un’applicazione scaricata sul mio smartphone / tablet / smart glass potrò, inquadrando lo spazio che ho di fronte, visualizzare un livello virtuale che mi offre informazioni aggiuntive sui quadri presenti e vedere al centro della sala la riproduzione virtuale di una scultura dell’artista a cui è dedicata la mostra, facendole assumere la giusta prospettiva, come se fosse realmente presente. Il tour risulta più ricco, interattivo, divertente.
Va specificato che spesso la definizione di realtà aumentata viene utilizzata per indicare solo strettamente la sovrapposizione di informazioni al mondo fisico (es. di fronte al quadro nel museo, un testo che spiega chi è l’autore del quadro, il titolo dell’opera e la sua storia), mentre si utilizza il termine mixed reality (MR) per indicare la sovrapposizione tra mondo fisico e virtuale sopra descritta, dove possiamo osservare il mondo reale che ci circonda traendone informazioni utili, ma anche vedere e interagire con oggetti virtuali come fossero reali.
I trend di mercato
Per il mercato della realtà aumentata e della realtà virtuale si prevedono crescite vertiginose: secondo una recente ricerca di Goldman Sachs, le vendite in ambito AR e VR dovrebbero raggiungere i 95 miliardi di dollari entro il 2025 – si parte da 7 miliardi di dollari del 2017- con una crescita anno su anno che va dal 66% (2018 sul 2017) fino al 50% (2025 sul 2024).
IDC si spinge oltre, con numeri anche più alti: secondo quest’ultima il mercato mondiale complessivo di AR e VR ha realizzato un giro d’affari di circa 9 miliardi di dollari nel 2017 e arriverà a circa 215 miliardi di dollari nel 2021 con un CAGR (tasso di crescita medio annuo composto) che si attesta attorno al 110%.
Sono numeri che si spiegano solo comprendendo quanto le applicazioni AR stiano portando le aziende a ridefinire totalmente il modo in cui progettano, producono, commercializzano e supportano i prodotti e il potenziale disruptive che possono avere sul mercato (si pensi nel gaming all’applicazione Pokemon Go, che ha portato nelle casse di Nintendo da quando è nata quasi 2 miliardi di dollari).
Esempi di possibili applicazioni AR
Cerchiamo di capire alcune delle tante possibilità applicative attraverso una serie di esempi:
Retail
La realtà aumentata può essere sfruttata per dare informazioni sui prodotti esposti nello showroom (materiale, prodotti simili, abbinamenti suggeriti) oppure per far provare ai clienti i prodotti: Burberry in un suo store londinese ha offerto alle proprie clienti la possibilità di visualizzare un’anteprima grafica – personalizzata sulla tonalità della pelle – dei lucidalabbra e dei rossetti in vendita. Gli obiettivi raggiungibili: maggiore coinvolgimento del cliente, possibilità di sfruttare negli store elementi attrattivi tipici dello shopping
online, rafforzamento del brand attraverso esperienze
fuori dal comune.
Ambito museale
Come nell’esempio citato nella prima parte di questo articolo, l’AR diventa una “lente di ingrandimento digitale” che consente ai visitatori di osservare e fruire in modo diverso delle opere esposte aggiungendo al mondo fisico testi, immagini, contenuti multimediali. Un interessante caso utente è quello dei musei di Varese che sfruttano l’AR per valorizzare in una modalità inedita il patrimonio storico-artistico custodito nella città lombarda.
Education
Moltissime le possibili applicazioni in ambito educativo: si immagini studiare il corpo umano sfruttando l’AR per descrivere organi, muscoli, ossa puntando i device su di un manichino o su una persona in carne e ossa, oppure conoscere stelle e costellazioni indirizzando il telefono verso il cielo, oppure ancora organizzare gite in parchi, musei, edifici storici in grado di “arricchirsi” con informazioni e contenuti virtuali. L’interattività in ambito educativo aiuta moltissimo l’apprendimento; l’AR da questo punto di vista può giocare un ruolo fondamentale.
Turismo
L’AR è in grado di migliorare anche l’esperienza dei turisti in visita nelle città, integrandosi con le infrastrutture delle smart city e rendendo i tour più interessanti e semplici da percorrere: le informazioni possono essere infatti di carattere culturale, ma anche legate a trasporti e aspetti logistici.
Automotive
Molto interessanti e già sperimentate sono le applicazioni di AR nel settore automobilistico: alcuni brand usano questa tecnologia per le attività di presentazione negli show room dei nuovi modelli; in ambito industriale l’AR può agevolare il controllo delle parti del motore o dell’impianto elettrico e facilitare le attività di monitoraggio e manutenzione offrendo informazioni dettagliate in overlay rispetto a ogni singola parte su cui si devono effettuare controlli o interventi.