La tendenza attuale, per i nuovi impianti di videosorveglianza, è quella di utilizzare la tecnologia IP con qualità delle immagini Full HD da 1080p, giorno e notte, in qualsiasi condizione.
Un impianto di TVCC a bordo di un’imbarcazione è composto da numero di telecamere che può variare da un minimo di due ad un massimo di otto, dieci, a seconda della dimensione e del numero di ambienti da monitorare. La scelta del modello di ciascuna telecamera dipende dalla posizione che questa andrà ad occupare a bordo della imbarcazione. Per le zone esterne quali i corridoi, l’albero e la poppa del main deck o dell’upper deck si utilizzano, ad esempio, telecamere con custodie stagne e grado di protezione IP66. In questo modo si garantisce la protezione dagli agenti atmosferici e dall’acqua impiegata durante i continui lavaggi dello scafo. Le difficoltà d’installazione sono superate con apposite staffe per il montaggio ad incasso o a soffitto. Inoltre, il risultato finale richiede il coinvolgimento di diverse maestranze. Gli elettricisti devono occuparsi del passaggio cavi, i falegnami del fissaggio meccanico delle apparecchiature di controllo dell’impianto e delle telecamere, i tecnici del collegamento e messa in servizio dell’impianto. Per consentire a tutti di lavorare facilmente è necessario fornire al cantiere uno schema con i collegamenti elettrici e di cablaggio strutturato.
Architettura di sistema
Il cuore dell’impianto di videosorveglianza è costituito dal registratore digitale in grado di controllare le telecamere di rete, che generano un flusso massimo di dati fino a 80 Mbps. Un’uscita HDMI Full HD ne consente il collegamento ad un monitor di servizio mentre la gestione e la programmazione del registratore avvengono tramite un semplice mouse oppure un trackball USB. Il registratore può essere dotato di hard disk da un minimo di 3 TB a un massimo di 6 TB per soddisfare le diverse esigenze del cliente circa la quantità delle immagini da registrare. La modalità di registrazione può essere manuale, schedulata e su allarme. Quest’ultima è legata alla funzione di Video Motion Detector, attivata nelle zone di accesso a bordo. In questo modo il personale incaricato può tenere sempre sotto controllo la sicurezza dell’imbarcazione. Il browser integrato, oltre alla visione consente anche la gestione da remoto del registratore. Per il controllo in sala macchine si può prevedere una telecamera PTZ (Pan, Tilt, Zoom) con day&night elettronico e sensore MOS 1,3 MegaPixels da 1/3” a scansione progressiva. La risoluzione massima può raggiungere i 1.280 x 960 pixel in formato 4:3 (SXGA) oppure i 1.280 x 720 pixel in formato 16:9 (HD 720p), eccetto l’MPEG-4. Questa tipologia di telecamere in genere offre una sensibilità elevata: 0,6 lux a colori e 0,5 lux in B/N con apertura F 1.6. L’ottica zoom 18x a corredo (4,7 ÷ 84,6 mm) deve essere motorizzata, con autoiris e la possibilità di arrivare a 36x in VGA senza degrado dell’immagine. Inoltre, è consigliabile avere il Full-frame rate a 30ips per tutte le risoluzioni e compressioni, con un formato di compressione/trasmissione tri-streaming: l’H264 High Profile o l’MPEG-4 e il JPEG. Altre importanti funzioni da considerare sono il Video Motion Detector su 4 aree con Face Detection per il rilevamento dei volti. Il numero di telecamere installate in sala macchine varia a seconda dell’ampiezza. Sull’albero o in altre zone esterne dove sono necessarie telecamere con brandeggio e zoom, la scelta ricade su modelli in custodia antivandalo e con grado di protezione IP66. Sul mercato vi sono ottiche autoiris con zoom motorizzato 18x (4,7 ÷ 84,6mm) estensibile fino a 36x oppure 36x estensibile fino a 72x in VGA senza degrado dell’immagine. Infine, è possibile gestire con la funzione Privacy zone ben 8 aree. Per i corridoi e in zone dove sono necessarie telecamere fisse la scelta ricade su modelli protetti con custodia antivandalo, di dimensioni compatte e con grado di protezione IP66 con day&night meccanico.
I vantaggi
Il
principale vantaggio di un impianto di videosorveglianza per
imbarcazioni strutturato secondo queste caratteristiche risiede
innanzitutto nella semplicità e nell’ef?cacia di utilizzo: sia il
comandante che l’equipaggio hanno il pieno e immediato controllo delle
telecamere. Inoltre, grazie alla possibilità di interfacciarsi con la
rete di bordo, è possibile controllare il sistema di videosorveglianza
anche da remoto, su tablet e smartphone. La trasmissione in remoto delle
immagini di bordo avviene utilizzando diversi sistemi di comunicazione:
sia il più comune collegamento UMTS (quando l’imbarcazione è ormeggiata
o sotto costa), che quelli satellitari. Ovviamente, un sistema di
videosorveglianza IP come questo consente sempre di espandere con
facilità l’impianto qualora si presentassero nuove esigenze. In?ne, i
prodotti scelti garantiscono durata e resistenza nel tempo, nonostante
le avverse condizioni ai quali restano esposti per lunghi periodi.
Si ringrazia per il contributo l’ingegner Salvatore Russo della Mess Sales srl di Genova