Le fibre provenienti dal CSOE raggiungono ciascun appartamento, quindi vengono terminate nella STOA, dove sono presenti almeno 4 bussole ottiche. L’attenuazione di ogni tratta connettorizzata dovrà essere di = 1,5 dB.

La Scatola di Terminazione Ottica di Appartamento rappresenta il punto di confine fra l’impianto presente nella parte comune e quello che si sviluppa all’interno dell’appartamento. La STOA, generalmente, viene integrata nel QDSA oppure posizionata nelle sue immediate vicinanze. 
Le prestazioni richiesta da una STOA sono le seguenti: 
– essere di dimensioni e in posizioni adeguate per garantire all’installatore un lavoro comodo e in sicurezza; 
– contenere almeno 4 bussole ottiche; 
– garantire la connettorizzazione di tutte le fibre presenti all’interno dell’appartamento, presenti e future, quindi offrire quelle caratteristiche di flessibilità tipiche delle strutture scalabili; 
– assicurare uno spazio adeguato per la raccolta delle fibre non terminate e delle giunzioni presenti; 
– garantire il rispetto delle norme CEI EN 50411-3-4 e CEI EN 50411-3-8 per tutte le parti di gestione e contenimento delle fibre; 
– numerazione univoca e descrizione della tipologia di servizio di ogni singola fibra.



I requisiti del cablaggio

Ogni edificio, naturalmente, sarà caratterizzato da un proprio impianto, definito dal progettista secondo le richieste del committente. La Guida CEI 306-2 offre indicazioni di buon senso, per ottenere una realizzazione alla regola dell’arte, la professionalità del progettista edile coniugata con la professionalità dell’installatore di impianti di comunicazione elettronica consente sviluppi di soluzioni anche diverse dagli esempi presenti nelle Guide capaci di garantire la stessa funzionalità e, soprattutto, la massima libertà di scelta tra i vari servizi d i vari mezzi trasmissivi disponibili. 
Il cablaggio dell’impianto, in ogni caso, dovrà garantire anche le seguenti prestazioni: 
– fibra ottica mono-modale, poco sensibile alla curvatura (categoria B6_a, norma CEI EN 60793-2-50 quarta edizione); 
– possibilità d’impiego di quattro fibre ottiche, due per i servizi di telecomunicazioni e due per la distribuzione dei segnali DTT e Sat; 
– possibilità di utilizzare otto fibre per collegare il CSOE allo spazio tecnico dove è presente il terminale di testa, nel quale convergono i segnali TV (Sat multi-feed e DTT), la connettività a internet via satellite, eventuali nuovi servizi e back-up; 
– le fibre ottiche presenti nello STOA e nel CSOE, dedicate ai servizi TLC, devono essere terminate con connettori SC-APC; 
– attenuazione delle fibre ottiche connettorizzate (fra bussola e bussola) di = 1,5 dB a 1550 nm, senza interruzioni intermedie; 
– i cavi in fibra ottica dovranno riportare sulla guaina: anno di fabbricazione, n° di fibre contenute, tipo e nome commerciale, funzionali ai programmi disponibili nelle giuntatrici a fusione; 
– prevedere tubi corrugati e canaline sufficientemente ampie ad evitare una futura saturazione.


Da Tenere Presente

• Alla STOA si collegano le bretelle ottiche provenienti dagli apparati di conversione ottico/elettrico (tipicamente contenibili nel QDSA); 
• L’attenuazione delle fibre ottiche connettorizzate (fra bussola e bussola) deve essere = 1,5 dB a 1550 nm.