Case Study, Fracarro, Hospitality, TV Digitale

Struttura eco-compatibile 192 chalet con oltre 70 programmi TV

Realizzare su un’area di 36 ettari un impianto di distribuzione TV richiede capacità e competenze superiori. Questa Case History evidenzia quanto possa essere articolata un’architettura d’impianto e quale cablatura conviene utilizzare.

Volume: SITV_03_16 – Pagine: da 52 a 59

Il Paradù Tuscany EcoResort si affaccia sul Mar Tirreno: un villaggio turistico situato a Donoratico in provincia di Livorno. Si sviluppa su 36 ettari di macchia mediterranea e soddisfa interamente i canoni di eco sostenibilità ambientale. Su questa stessa area nel lontano 1967 è stato realizzato il primo Club Med italiano: chiuso nel 2003 dopo dieci anni, nel 2014, ha cambiato proprietà ed è stato completamente riprogettato. 
Come vedremo nel corso dell’articolo, il Paradù Tuscany EcoResort è dotato di impianti tecnologici all’avanguardia; anche l’impianto di ricezione televisiva è stato concepito con gli stessi criteri, per distribuire i segnali del digitale terrestre e satellitare in tutti gli chalet. 
Prima di addentrarci nella descrizione dettagliata dell’infrastruttura che compone l’impianto, in compagnia di Monica Righele, General Manager del Resort, ripercorriamo gli aspetti peculiari per esporre una panoramica del villaggio.


Struttura immersa nel verde con 192 chalet


Paradù Tuscany EcoResort: sopra il ristorante sulla spiaggia, sotto la spiaggia.

«Quest’area in passato ha ospitato il primo Club Med – ci spiega il Direttore Monica Righele. Come tutti i club di questo tipo, ha promosso l’idea della vacanza easy, improntata su natura e sport. La struttura, aperta nel 1967, affronta un lungo periodo di chiusura nel decennio che va dal 2003 al 2013. Qualche anno fa, un gruppo di imprenditori locali si fa capo di un nuovo progetto, fondato sul concetto di eco-compatibilità. Pertanto, danno luogo ad un intervento di bonificata totale, con rimozione di tutti i ruderi e le strutture in cemento presenti alla base dei vecchi bungalow per restituire agli spazi una maggiore compatibilità con il verde circostante. Il passo successivo vede la messa in opera di un progetto importante, sviluppato tra due corsi d’acqua su un’area di 36 ettari, 6 dei quali utilizzati per realizzare 192 chalet totalmente movibili, costruite con materiali riciclabili al 100% e posizionate su sabbia». 
«All’interno del Resort – prosegue Monica Righele – vi sono anche due piscine, diversi bar, una pizzeria e due ristoranti, uno dei quali in riva al mare; inoltre, gli ospiti hanno a disposizione una sala cinema e un anfiteatro all’aperto con palco, quinte e cabina di regia. Vi sono diverse specie di animali liberi: scoiattoli, piccoli conigli, daini e cervi, in libertà all’interno di una duna protetta che contempla lecci, pini marittimi ed essenze mediterranee. Una presenza che sottolinea il reale contatto con la natura».


Veduta aerea del Paradù Tuscany EcoResort.


L’impianto di ricezione TV


Il gruppo aereo è composto da due antenne UHF accoppiate, un’antenna in banda III e quattro parabole Penta da 85 cm.

«La configurazione dell’impianto scelta per la distribuzione dei segnali satellitari – commenta Guido Scardigli, l’installatore che ha realizzato tutto il lavoro – è a transmodulazione: sono stati selezionati in totale 23 programmi sat in rappresentanza di 5 lingue straniere. Il perché della transmodulazione è legato al contenimento dei costi: così si è creato il giusto “vestito su misura” in grado di soddisfare perfettamente le richieste della committenza, evitando di equipaggiare ogni punto presa con un decoder sat (integrato nel TV o stand-alone). L’impianto, in sintesi, consente di ricevere un’ampia selezione dell’offerta televisiva internazionale. Sono stati utilizzati moduli twin di Fracarro (modello 3DG-2S2-2T) per convertire la modulazione dei segnali satellitari (QPSK) in COFDM»«Il segnale sat – spiega Guido Scardigli – proviene da quattro parabole Penta P85RX10-B da 85 cm di diametro; da qui viene inviato ai transmodulatori attraverso un multiswitch 9IN/12OUT. Successivamente il segnale viene portato all’amplificatore KW35E, che riceve e miscela anche i segnali terrestre provenienti dalla centrale compatta a filtri Fracarro SAF-HD 10. Il KW35E è un amplificatore di centrale da 47÷862 MHz con canale di ritorno, guadagno da 34 dB e livello di uscita pari a 129 dBµV. I segnali su cavo coassiale (SAT+TV) raggiungono il trasmettitore ottico KTX per terminare al CED e per costituire la dorsale dedicata alla distribuzione dei segnali nei ristoranti. Le quattro parabole installate sul tetto sono orientate sulle seguenti posizioni orbitali: 19,2° est Astra, 13° est Hot Bird, 5° Ovest (Eutelsat 5), 8° Ovest (Eutelsat 8)».


Le antenne per il digitale terrestre

«A causa della vicinanza del mare – prosegue Guido Scardigli – la propagazione dei segnali TV terrestri è per sua natura instabile, genera riflessioni causate dai fenomeni di alta-bassa marea, che variano durante le ore della giornata e i periodi dell’anno. Per questo motivo abbiamo dovuto accoppiare due antenne UHF Sigma 6 HD, per avere un rendimento superiore e una direttività migliore. In totale, fra TV e SAT sono stati distribuiti 72 programmi. I mux selezionati comprendono anche quelli della pay tv Premium: i televisori negli chalet sono dotati di slot CI, per rimettere in chiaro i programmi è sufficiente inserire nello slot CI una CAM con la relativa smart cart attiva». 
Le antenne sono orientate verso il ripetitore di Monte Serra, in provincia di Pisa, una postazione radio-televisiva molto importante, posta a oltre 900 metri di altezza. 
Il Resort ha registrato diversi ampliamenti che hanno inevitabilmente determinato uno spostamento di alcuni quadri tecnici, in particolare quelli di area e di zona. Dopo l’inaugurazione della struttura le esigenze sono aumentate: è stato così necessario effettuare i relativi interventi di ampliamento.


La stazione nel sottotetto


Il rack posizionato nel sottotetto: dall’alto la centrale terrestre compatta a filtri SAF-HD 10, il multiswitch SWP912TS (12 derivate) e i transmodulatori doppi, serie 3DGFLEX 3DG-2S2-2T. Più sotto, l’amplificatore KW35E e il trasmettitore elettrico-ottico KTX.

Prosegue Scardigli: «I dispositivi elettronici utilizzati per l’elaborazione dei segnali RF sono concentrati nell’armadio rack presente nel sottotetto che ospita l’head-end, posto vicino alle antenne di ricezione. 
Oltre al modulo UPS e agli switch di rete, il rack ospita la centrale terrestre a 10 filtri programmabili SAW SAF-HD 10, il multiswitch compatto SWP912TS (12 derivate), i transmodulatori doppi, serie 3DGFLEX 3DG-2S2-2T, l’amplificatore KW35E e il trasmettitore elettrico-ottico KTX. Il cablaggio fra la parte aerea e i dispositivi contenuti nel rack del sottotetto è stato realizzato con cavo Cavel Cavel DG 113 (diametro 6,60 mm). Il segnale, dopo essere stato convertito in ottico (cavo a 24 fibre), raggiunge un armadio di dimensioni ben più grandi (CED) che riunisce la parte dedicata alla rete LAN e al cablaggio strutturato e i segnali TV».
 
Nei dettagli, la parte televisiva contenuta nell’armadio comprende: 
– 1 ricevitore ottico KRX; 
– 1 partitore coassiale PA6, a 6 uscite; 
– 6 trasmettitori ottici SIG7600-HTX da 10 dBm per inviare ai squadri di area il segnale convertito in ottico; 
– 6 splitter ottici a 4 vie KSP1_4.


I quadri di zona


I limitatori di tensione, per evitare danni causati dalle scariche elettriche.

La parte ottica dell’impianto TV contenuta nell’armadio rack del CED. I segnali ottici, provenienti dalla head-end del sottotetto, vengono convertiti in elettrico, amplificati, riconvertiti in ottico, e splittati su 24 linee.

La fibra ottica relativa al segnale TV, proveniente dagli splitter KSP1_4 (armadio CED) raggiunge i quadri di area, dislocati nel bungalow (sono stati recuperati dal precedente villaggio Club Med); da qui il segnale ottico prosegue verso i quadri di zona. Ogni quadro di zona comprende la bussola ottica dedicata per collegare il cavo al ricevitore ottico; quest’ultimo converte il segnale ottico in elettrico (cavo coassiale), per essere successivamente amplificato e inviato ai mini-quadri di chalet. In questo impianto, i quadri di zona svolgono fondamentalmente la funzione di convertire in coassiale il segnale ottico; da questo punto in poi, per arrivare alla presa utente verrà utilizzato soltanto il cavo coassiale. Ogni quadro di area comprende i seguenti dispositivi: 
– bussola ottica SC-APC; 
– ricevitore ottico KRX; 
– amplificatore finale KW20D, push-pull 47÷862MHz, guadagno 20 dB, livello di uscita 125 dBµ. 

Per riassumere, dalle antenne di ricezione fino agli chalet, il segnale traccia un percorso ben definito, andando incontro ad alcune trasformazioni elettrico/ottico e viceversa. Ricapitoliamole brevemente: il primo step avviene nel sottotetto dove il segnale RF viene transmodulato/canalizzato e convertito in fibra ottica per raggiugere l’armadio CED. Qui, il segnale viene convertito in rame, amplificato, suddiviso in sei dorsali e riconvertito in fibra dai trasmettitori ottici. La fermata successiva è relativa ai quadri di area, dove il segnale viene ulteriormente suddiviso, sempre in fibra ottica. Alla fine di questo percorso, nei quadri di zona il segnale viene trasformato ancora da ottico ad elettrico, per servire definitivamente gli chalet via cavo coassiale.


Lo sviluppo del progetto


I quadri di area sono protetti dalle capanne.

Il progetto dell’impianto è stato sviluppato da Fracarro; Gianluca Innocenti, agente per la Toscana e l’Emilia Romagna, racconta come sono andate le cose: «Ho seguito il progetto sin dalle prime battute, da quando l’area è stata bonificata fino alla consegna dei lavori, con un susseguirsi costante di incontri e sopralluoghi. Lo sviluppo ha seguito i passaggi standard, dai primi incontri con la proprietà a quelli successivi con lo studio tecnico, subendo diverse modifiche in corso d’opera per la messa a punto di ogni area del Resort. Una realizzazione articolata, che ha richiesto interventi di upgrade al fine di portare a compimento l’intero complesso per rispondere a tutte necessità esposte. Alla fine, con grande soddisfazione, partendo da un terreno raso al suolo a tratti impantanato, si è giunti a presentare una struttura moderna, totalmente eco-compatibile, che risponde ai canoni tecnologici oggi richiesti dalla maggior parte dei visitatori».


Più canali televisivi distribuiti nel Resort


I quadri di chalet contengono uno splitter a due vie, per due unità abitative.

Si sa: un servizio catalogato come necessità principale, quando si è in vacanza, è quello dell’intrattenimento; quello della fruizione della TV, in realtà, è dato addirittura per scontato. Sentiamo attraverso le parole di Gianluca Innocenti come è stata concepita l’installazione dei sistemi di ricezione dei canali televisivi: «In principio, l’idea di quale soluzione adottare non era stata ancora definita: canali standard? Solo digitale terrestre? Solo satellitare? Alla fine, dopo un breve confronto, un’analisi della tipologia di clienti solitamente accolti nel Resort e la valutazione del budget a disposizione, abbiamo proposto la distribuzione di una selezione dei canali, con la possibilità di considerare anche le televisioni straniere, soprattutto per i clienti provenienti dall’estero. Diverse le esigenze emerse in fase d’opera: l’idea di base è stata pensare ad una struttura completamente in fibra ottica. Questo ci ha permesso di modificare l’impianto man mano che il Resort veniva realizzato. Ad esempio, si è partiti dall’idea di concepire un sistema mono-feed per poi passare ad un impianto dual-feed. Siamo partiti con un progetto semplice, testato durante la prima stagione. Al primo inverno abbiamo effettuato le modifiche sulla base dell’esperienza acquisita. Come si può capire, è stato un lavoro lungo e impegnativo: l’esperienza acquisita con questo Resort ci ha permesso di replicarla anche in altre strutture simili. Durante il processo di sviluppo progettuale e il successivo periodo installativo, il supporto di Fracarro è stato fondamentale su più fronti, dalla consulenza alla fornitura di prodotti, passando per il confronto con i professionisti chiamati in causa per questa realizzazione».


Una struttura eco-compatibile

Immersa nel verde, a due passi dal mare, il Paradù Tuscany Eco Resort è una struttura concepita con il massimo rispetto per l’ambiente. In tutto il complesso sono stati utilizzati materiali ecocompatibili, gli stessi chalet sono formati da elementi non trattati, per poter essere riciclati facilmente. Non solo, molto del materiale presente nel precedente Club Med è stato riutilizzato in modo intelligente: i tetti dei vecchi bungalow, ad esempio, sono serviti per realizzare ombrelloni modello maldiviano. Oggi, gli chalet sono autosufficienti a livello energetico e il sistema di controllo dei consumi interviene automaticamente disattivando i carichi meno importanti per non superare i picchi. Laddove possibile, a breve, verranno installati i pannelli fotovoltaici, ad esempio nei parcheggi privati. Da sottolineare, che all’interno del Resort non possono circolare auto; per i mezzi è stato realizzato un parcheggio esterno; per gli ospiti e i visitatori, invece, viene organizzato un servizio di trasporto elettrico interno, a disposizione di tutti.


Copertura Wi-Fi per tutta l’area

Tra i servizi a disposizione, la copertura Wi-Fi per tutta l’area, sia all’interno che all’esterno, spiaggia compresa. «Quella della copertura Wi-Fi è stata una bella sfida – ci conferma la Direttrice Monica Righele – sia dal punto di vista economico che progettuale perché la barriera naturale creata dalla vegetazione notoriamente assorbe i segnali a radiofrequenza».



Si ringraziano per la collaborazione: 

Monica Righele 
www.paraduresort.com 

Guido Scardigli 
www.scardigli.tv 

Gianluca Innocenti 
www.ggep.it 

Fracarro radioindustrie Srl 
www.fracarro.com

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