Dall’atrio al bar, dal bar al foyer fino al teatro: le tecnologie Bose avvolgono lo spettatore in un percorso sonoro che lo accompagna dall’ingresso fino alla sala teatro, dove la modalità Dual Lobe dei diffusori attivi Panaray MSA12X consente di ottimizzare il suono sulle linee di platea e galleria.
Il Teatro Manzoni di Milano ha recentemente rinnovato il proprio impianto audio. Gli spazi interessati dai lavori sono stati l’ingresso, il bar, il foyer e la sala teatro. Nei primi, diffusori e amplificatori servono a creare ambienti d’atmosfera e a trasferire informazioni utili; nella sala teatro invece l’obiettivo era quello di rendersi indipendenti rispetto all’uso di service esterni, prima indispensabili, e di offrire una maggiore qualità audio in platea e galleria, per garantire agli spettatori un effetto immersivo d’eccezione.
“ Un impianto AV di qualità significava per noi evitare il ricorso a service esterni per alcuni eventi, fare in modo che nella sala teatro la qualità del suono fosse alta per tutti gli 838 posti, esplorare idee e progetti nuovi – Alessandro Arnone
Nel progetto, hanno un ruolo fondamentale i 2 array attivi Panaray MSA12X nella sala teatro, configurati in modalità Dual Lobe, una funzionalità che consente di direzionare il suono in platea e in galleria in due fasci distinti. Ciascun fascio è regolabile separatamente e ottimizzato sulla forma del teatro che va a coprire, una configurazione che garantisce uniformità sonora a tutti i posti in sala e che evita l’urto delle onde sonore sulla balconata.
Ci raccontano meglio di cosa si tratta: Alessandro Arnone, Direttore Generale, Teatro Manzoni, Lorenzo Rasconi, Direttore di sala e referente tecnico Teatro Manzoni; Andrea Di Nicola, Project Manager, Techlit, il system integrator che ha curato l’installazione.
La sfida: più qualità agli spettacoli, gestire comunicazioni interne e aprire nuove possibilità di mercato esigenze degli ambienti business
La necessità da cui nasce il progetto è aggiornare a livello tecnologico il Teatro, e in particolare:
- Creare nella sala teatro un ambiente audio omogeneo e di alta qualità sonora coprendo sia la platea che la galleria.
- Realizzare un impianto che consentisse alle compagnie esterne di usufruire di un impianto professionale per i propri spettacoli, senza necessariamente ricorrere ad un service esterno, sempre indispensabile prima del progetto (da notare però che qualora si desiderasse l’intervento di un service esterno, gli impianti dovevano essere facilmente utilizzabili dal service o comunque non essere d’intralcio all’utilizzo di altri apparati audio).
- Realizzare una distribuzione audio interna tra gli ambienti per trasmettere musica e messaggi utili.
- Dotarsi di un videoproiettore in sala per supportare gli spettacoli che necessitano di contenuti digitali in accompagnamento alla rappresentazione e per trasmettere prima degli spettacoli video di carattere commerciale, divulgativo, informativo.
Alessandro Arnone entra nel merito di come è maturata la scelta: «Da tempo volevamo rinnovare il nostro impianto audio video ma l’investimento economico rappresentava un ostacolo perché nel nostro settore è difficile trovare le risorse necessarie. Siamo però arrivati quest’anno a un accordo con Techlit e abbiamo avviato il progetto. Le motivazioni da parte nostra erano forti: dotare la struttura, così come abbiamo fatto, di un impianto audio di elevata qualità e di grande flessibilità e installare un videoproiettore in sala, significava per noi fare un’evoluzione importante: evitare il ricorso a service esterni per alcuni eventi; fare in modo che nella sala teatro la qualità del suono fosse impeccabile per tutti gli 838 posti, dalla prima all’ultima fila; presentare brevi filmati prima degli spettacoli o in accompagnamento a uno spettacolo; immaginare di utilizzare la sala teatrale per progetti cinematografici e, in generale, per esplorare idee e progetti nuovi».
C’erano anche altre esigenze che il rinnovamento impiantistico è riuscito a soddisfare: «Avevamo difficoltà a comunicare – spiega Arnone – dal palcoscenico al foyer [lo spazio antistante la sala teatrale – ndr] e all’atrio, posto al piano superiore rispetto alla sala teatro, dove vengono accolti gli spettatori. Questa nuova dotazione audio ci permette di comunicare meglio con tutti questi spazi, risolvendo molte problematiche di carattere pratico: ad esempio, comunicare agli spettatori l’inizio o la ripresa di uno spettacolo».
Da subito si è scelto di puntare su tecnologie Bose: «Il teatro Manzoni è un marchio prestigioso della città di Milano e volevamo rivolgerci a partner altrettanto prestigiosi per la parte tecnica. Per questo la scelta di Bose, suggerita dalla stessa Techlit. Ci siamo rivolti a Techlit perché avevamo bisogno di un integratore che potesse seguirci in tutte le fasi del progetto, come poi effettivamente è stato: dall’ascolto delle nostre esigenze alla ricerca dei prodotti che facessero al caso nostro, alla realizzazione vera e propria. Un integratore agevolatore che ci rendesse più semplice il percorso».
La soluzione: cuore del sistema audio della sala teatro i Panaray MSA12X
I desiderata del cliente sono stati soddisfatti costruendo un’esperienza per lo spettatore, un percorso che lo guida dall’entrata del teatro fino alla sala. Vediamo prima come è stato costruito l’impianto audio della sala teatro, per poi descrivere ingresso, bar, e foyer, sempre sul piano audio. Gli elementi video sono affrontati nel box dedicato. Come racconta Andrea Di Nicola, all’interno della sala teatro l’installazione è come segue:
- ai lati del palco sono installati 2 diffusori attivi Panaray MSA12X (tre moduli ciascuno, ciascun modulo alto un metro, posizionati l’uno sopra l’altro). Gli array sono configurati in modalità Dual Lobe, che consente di direzionare il suono secondo due fronti sonori differenti, per una resa acustica di grande qualità e uniformità (nel box una spiegazione più approfondita).
- al centro del palco sono posizionati due ‘front fill’ RoomMatch RMU105 di rinforzo.
- sotto il palco, nascosti dalla tenda del palco stesso, troviamo due subwoofer MB210.
- il rack retropalco contiene due processori ControlSpace: EX-1280C ESP1240AD collegati in Dante; il primo processore supporta i microfoni, il videoproiettore, si fa carico delle condizioni ambientali della sala, della gestione dei lobi di diffusione, del richiamo dei vari preset di sistema, gestisce gli ingressi audio presenti nel foyer e 2 ingressi audio XLR per un eventuale mixer esterno. Il processore ControlSpaceESP1240A, invece, è collegato a tutte le patch I/O su XLR maschio/femmina, per un totale di 12 ingressi e 4 uscite.
- all’interno del rack retropalco troviamo anche il controller ControlSpace CC64 (per la regolazione dei volumi) e l’amplificatore PM8500N a cui sono collegati tutti i diffusori, meno i 6 Panaray MSA12X.
Si tratta di una configurazione a 2.1 canali, con la possibilità futura di espandere il sistema a 5.1 canali, per ottenere un audio immersivo.
Andrea Di Nicola entra nel merito di alcuni aspetti significativi; prima di tutto fa notare che gli impianti non sono invasivi dal punto di vista estetico:«In una situazione teatrale come quella del Manzoni curare l’elemento estetico è fondamentale: si tratta di un Teatro storico, tutelato dall’intendenza alle belle arti. Per questo abbiamo fatto in modo che gli hardware si armonizzassero col contesto. Va considerato che i diffusori ai lati del proscenio, i Panaray MSA12X, sono larghi soltanto 10 cm circa; sono belli da vedere e – aspetto funzionale altrettanto importante – possono essere lasciati sempre dove sono anche quando non vengono utilizzati».
La soluzione implementata infatti, spiega ancora Di Nicola, soddisfa le esigenze della maggior parte degli spettacoli teatrali ma, nel caso in cui una compagnia teatrale desiderasse produrre lo spettacolo con il supporto di un service esterno, non è necessario disinstallare i diffusori residenti (diffusori che tuttavia i service possono anche scegliere di utilizzare).
Funzionalità Dual Lobe per una uniformità sonora d’eccezione
Per raccontare come si sia ottenuta l’uniformità sonora, Andrea Di Nicola si sofferma sulla descrizione della funzionalità Dual Lobe:
«Il diffusore Panaray MSA12X è un diffusore attivo con la possibilità di modificare la conformazione del lobo irradiato – per questo si chiama ‘steering array’. Abbiamo creato per coprire platea e galleria due lobi acustici, ciascuno configurato in modo indipendente. Il lobo principale è stato dirottato dall’array verso la platea, l’altro verso la galleria. Abbiamo quindi ottimizzato la spinta della risposta in frequenza sulle linee della conformazione dello spazio. Il lobo che punta alla platea è stato ottimizzato sulla linea del pavimento del parterre per ottenere una risposta in frequenza, una banda consistente e uniforme, su tutta la platea, dal fronte palco fino alla zona remota dell’ultima fila, gestendo l’inclinazione dei pavimenti. Il lobo secondario è stato invece ottimizzato sul profilo curvo che caratterizza la balconata».
Il fatto di avere due lobi indipendenti, ricorda ancora Di Nicola, evita anche la che diffusione audio ‘rimbalzi’ contro il parapetto della balconata, con un ulteriore evidente beneficio acustico: «In tutti i teatri il problema serio da risolvere è proprio questo: non tanto indirizzare il suono dove si vuole ma soprattutto evitare di indirizzarlo in alcuni punti; il parapetto della galleria, posto fronte palco, riflette completamente tutto l’audio che lo colpisce e rischia di ridurre drasticamente l’intelligibilità e la chiarezza del sonoro, con tutto quello che ne consegue per la ripresa microfonica, e altro».
Vale la pena soffermarsi ancora sulla funzionalità Dual Lobe di Bose per specificare un’altra caratteristica tecnica significativa: «Ogni modulo array Bose MSA12X è composto da 12 driver, uno sopra l’altro, per tutta la lunghezza degli array. Poiché ogni driver che compone l’array è controllato da un amplificatore dedicato e gestito via Dante, quando si configurano i due lobi acustici è possibile dialogare con ogni singolo driver, e non semplicemente con il modulo. È questo dettaglio che consente davvero di orientare la spinta acustica dove serve – dice Di Nicola, che quindi spiega ancora – Se colleghi più array, il sistema non vede tre nodi Dante diversi, ma un unico nodo Dante composto dalla somma di tutti i driver. La precisione nel controllo della banda sta nel fatto che quel lobo è generato da 36 driver totali, tutti indipendentemente controllati, con la precisione che soltanto 36 driver possono dare. Il protocollo Dante, oltretutto, rende la configurazione molto semplice».
“ Con i Panaray quando si configurano i due lobi acustici è possibile dialogare con ogni singolo driver. Questo dettaglio consente davvero di orientare la spinta acustica- Andrea Di Nicola
Un ulteriore dettaglio sui lobi: secondo la richiesta del cliente hanno due diversi preset: con la sala occupata totalmente e con la sala occupata a metà dagli spettatori: «Non era fondamentale farlo perché l’acustica di questo teatro è perfetta – dice Di Nicola – Si tratta però di una cautela in più per garantire livelli del sonoro sempre altissimi».
Ricordiamo infine che la flessibilità dei Panaray ha consentito di installare due soli ‘front fill’ RoomMatch RMU105 a centro palco, che coprono le prime file: «Due soli – spiega Di Nicola – perché gli array Panaray nei lobi laterali sono talmente ampi che non c’è bisogno di più diffusori fronte palco, ne bastano due, in posizione centrale, tenuti molto bassi, così si mantiene la focalità dell’ascolto sui due canali stereo anziché sul centro. Dobbiamo anche essere riconoscenti a Bose per il supporto, per noi fondamentale, sia in fase di progettazione che di commissioning».
L’atrio, il bar, il foyer
Il progetto come accennato non ha coinvolto solo la sala teatro: gli ambienti sono stati dotati di sistemi audio per accompagnare lo spettatore lungo tutto il suo percorso.
Al loro arrivo gli spettatori vengono accolti nell’atrio da una musica di sottofondo (diffusa da due diffusori RMU105) che li accompagna lungo la scalinata in un tunnel musicale che conduce sino alla zona bar. Nel bar lo spettatore viene avvolto da un’ondata di suono che lo immerge nell’atmosfera della serata; qui il suono è trasmesso da un diffusore MA12EX che è lo stesso che crea, grazie ad un gioco di rimbalzi sulle pareti, il ‘tunnel musicale’ sulla scalinata.
Spostandosi nel foyer, la musica continuerà ad accompagnare lo spettatore nella fase precedente all’ingresso nella sala teatro vera e propria; questa volta a supportare il sottofondo sono quattro diffusori RMU105, posizionati in alto per motivazioni estetiche.
Oltre alla musica, ogni sistema audio – controllabile separatamente dall’amplificatore PM4500N- può anche veicolare messaggi informativi, mantenendo per esempio aggiornato lo spettatore sull’inizio imminente dello spettacolo o sui prossimi eventi ‘da non perdere’. L’intervento sul foyer, ambiente che la committenza utilizza anche per conferenze stampa ed eventi di incontro, merita un commento in più: «Il lavoro di configurazione è stato difficile ma di grande soddisfazione – racconta Andrea Di Nicola – perché al contrario della sala teatro, questo ambiente presenta un’acustica sfavorevole: pareti e pavimento sono tutti in marmo. Siamo però riusciti a ottenere la qualità necessaria lavorando pesantemente sull’equalizzazione del processore. Grazie a questo lavoro anche un ambiente così riverberante è diventato adatto a ospitare delle conferenze. Il suono della voce, anche con l’utilizzo di un microfono, risulta chiaro».
SUONO CRISTALLINO E LA VIDEOPROIEZIONE NELLA SALA TEATRO APRE NUOVE STRADE
Lorenzo Rasconi, Direttore di sala e referente tecnico, esprime la sua soddisfazione: «I Panaray di Bose suonano davvero bene, abbiamo avuto modo di apprezzarne la qualità e la copertura uniforme; la resa acustica in teatro è eccellente così come negli altri ambienti; li abbiamo già testati in convegni, conferenze ed eventi dal vivo, voce e piano, e siamo soddisfatti. Per avere maggiore flessibilità abbiamo aggiunto anche un mixer a fondo sala così da equalizzare ‘al volo’ singolarmente ogni microfono, quando ad esempio entrano in scena sul palco più attori con timbriche molto differenti fra loro. Rispetto alla tecnologia precedente abbiamo fatto decisamente un passo avanti e l’intelligibilità è cristallina».
Oltre agli interventi legati al mondo audio, il progetto ha previsto l’installazione di un video proiettore nella sala cinema. Si tratta di un Epson laser EB-L 1750U, risoluzione WUXGA da 15.000 lumen.
Ancora Alessandro Arnone sottolinea i vantaggi derivati dall’installazione: «Grazie al proiettore, combinato ai sistemi audio che alzano la qualità dell’acustica, potremo in futuro proiettare non solo delle clip ma anche dei veri e propri spettacoli, potremo fare rassegne di cinema d’essai e trovare spunti per non lavorare più soltanto o quasi soltanto la sera, ma anche in mattina e pomeriggio. Sarebbe un modo per coprire meglio i numerosi costi fissi che una struttura importante come la nostra deve ammortizzare».
Soddisfazione del cliente e degli spettatori
«Quando ho assistito alla demo organizzata da Techlit – racconta Alessandro Arnone – sono rimasto molto soddisfatto. Per quanto non sia un esperto di qualità del suono, si percepiva chiaramente la differenza: l’audio nella sala teatro era avvolgente, di un livello decisamente superiore. Siamo sicuri che gli spettatori lo apprezzeranno. È chiaro che il nostro obiettivo ora è anche quello di ottenere un ritorno economico e dei ricavi futuri, ma contiamo di riuscirci grazie alle nuove possibilità che i sistemi AV che arricchiscono il teatro ci aprono».
Un commento va quindi al lavoro di vendor e system integrator: «I fornitori hanno lavorato bene, con la massima competenza e disponibilità. Ogni volta che abbiamo avuto bisogno o abbiamo riscontrato delle difficoltà siamo sempre stati supportati».
Link utili
> Teatro Manzoni, Milano
> Techlit
> Bose Pro
Persone intervistate
Alessandro Arnone
Direttore Generale, Teatro Manzoni
Lorenzo Rasconi
Direttore di sala e referente tecnico, Teatro Manzoni
Andrea Di Nicola
Project Manager, Techlit