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Topologia dell’Impianto


Alla Direttiva Europea 2014/61/EU, la Legge 164/2014 aggiunge i riferimenti dedicati alla fibra ottica, per rendere più efficace la predisposizione dell’impianto. Una risorsa che si aggiunge per garantire al cittadino libertà di scelta.

Fra i principi che hanno ispirato la Direttiva Europea abbiamo la riduzione dei costi di installazione. 
La predisposizione dell’impianto è uno strumento coerente con questo obiettivo (come evidenzia la stessa Direttiva nei vari “considerata”) perché riduce il tempo (e quindi il costo della manodopera) dell’installazione, degli interventi di manutenzione e dei successivi adeguamenti, oltre a far lavorare gli installatori in condizioni più confortevoli e di maggior sicurezza. 
La Legge 164, nell’interpretare la Direttiva Europea, contiene però una novità: ha voluto raccomandare la presenza della fibra ottica, un consiglio da seguire quando la fibra ottica arriva fino all’ingresso dell’edificio, oppure la presenza della rete in fibra è prevista a breve; ci sono però aree dove la fibra potrebbe arrivare molto in là nel tempo: in questo caso, conviene aspettare perché si avrebbe soltanto un aumento dei costi e uno spreco di risorse; inoltre, anche la fibra ottica è soggetta a innovazione e obsolescenza. Un riferimento per valutare l’opportunità, potrebbe essere la suddivisione in cluster del territorio fatta recentemente dal Governo.


Gli elementi principali

La predisposizione dell’impianto in fibra ottica è composta da un Centro Stella Ottico di Edificio, detto CSOE, da una Scatola di Terminazione Ottica di Appartamento (STOA) presente vicino o all’interno del QDSA (Quadro Distributore dei Segnali di Appartamento) e dai cablaggi che collegano il CSOE ad ogni unità immobiliare e al vano tecnico per i segnali radio. 
Quest’ultimo è posto, nella maggior parte dei casi, nel sottotetto dell’edificio (parte comune). Il vano tecnico può anche essere previsto nelle cantine oppure in più punti; ad esempio, sottotetto e cantine, quando la complessità dell’impianto lo richiede. 
Il Centro Stella Ottico di Edificio dovrà essere previsto in prossimità del ROE (Ripartitore Ottico di Edificio), dove termina la rete dell’operatore di TLC e inizia la rete di distribuzione dei servizi dedicati ad ogni singolo condomino. 
La predisposizione in fibra ottica si sviluppa, a seconda della tipologia residenziale (verticale oppure orizzontale), all’interno o all’esterno delle parti comuni. Per gli impianti TV distribuiti con la fibra ottica si dovranno seguire le indicazioni della guida CEI 100-7 come prevede il DM 22-01-2013. 
Infine, il CSOE dovrà essere posizionato il più possibile vicino al ROE, per consentire interventi di manutenzione dovuti ad una diversa configurazione dei servizi richiesti dai condomini.


L’importanza degli spazi installativi

Il valore della predisposizione di un impianto di Comunicazioni Elettroniche è dato dalla presenza degli spazi installativi. Sono questi gli elementi che determinano la capacità di una struttura di adeguarsi allo sviluppo tecnologico. La presenza della fibra ottica come elemento di predisposizione è certamente un elemento positivo, non bisogna però dimenticare che negli stessi spazi dovranno essere cablati anche altri mezzi trasmissivi, dal coassiale al cavo LAN; tutti questi cavi, compresa la fibra ottica, richiedono raggi di curvatura da rispettare, spazi per la presenza dei relativi connettori e degli elementi attivi/passivi dell’impianto. Bisogna infine tener presente che i volumi richiesti da un impianto di distribuzione tendono ad aumentare con il passar del tempo, al contrario della tecnologia elettronica che sfrutta, invece, la miniaturizzazione dei circuiti.


Da Tenere Presente

• Ogni ROE è dedicato ad un operatore TLC, quindi in ogni edificio sono presenti più ROE; 
• Il collegamento tra ROE e CSOE si effettua con bretelle ottiche; 
• Importante la marcatura univoca delle fibre ottiche per identificare servizi e utenti; 
• Per evitare criticità funzionali, i cavi in rame e fibra (compresi gli eventuali apparati) non devo essere ‘schiacciati’ nelle scatole ma devono avere ampio spazio.

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