Cuore del rinnovamento delle aule della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, 10 Big Pad Sharp PN-TH1 che, con altre soluzioni di supporto, consentono ai docenti di rendere più efficaci le lezioni, gestire la didattica a distanza e supportare una diffusione unificata di lezioni e contenuti nelle aule.
La Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, con sede a Rovigo, ha dato nuova vita alle proprie aule attraverso l’installazione di diversi Big Pad Sharp, che insieme a un nuovo impianto audio e telecamere per la ripresa delle lezioni, sono oggi lo strumento attraverso cui è possibile rendere più dinamiche ed efficaci le lezioni, gestire una diffusione unificata, in tutte le aule, delle lezioni stesse, supportare la didattica a distanza.
Un progetto concluso prima dell’emergenza Covid, nell’ottobre 2019, ma che si è rivelato estremamente utile dall’anno successivo per fronteggiare le sfide imposte dalla pandemia.
Ci raccontano i dettagli del progetto Lorenzo Zago, Tecnico Servizi Informatici e Amministrativi, Università degli Studi di Ferrara e Alberto Salmaso, Titolare, Eurotecnica Salmaso Srl.
La sfida: lezioni più efficaci, aule unificate, didattica mista
L’esigenza del cliente, ci racconta Salmaso, «era in primis quella di ristrutturare e attrezzare una delle sedi dell’Università, quella di Rovigo, con una tecnologia che consentisse ai docenti sia di visualizzare i contenuti multimediali, sia di scrivere, prendere appunti, offrire un supporto visivo alle lezioni». Il sistema avrebbe dovuto quindi sostituirsi alle lavagne a fogli e ai monitor presenti in ciascuna delle aule, assorbendo entrambe le loro funzioni. Sebbene come vedremo le possibilità che offrono i Big Pad Sharp sono molto più ampie, la copertura di queste funzioni primarie è stata una delle prime leve di cambiamento.
Salmaso prosegue sottolineando come, sin dal principio, sia stato necessario ragionare su come sostenere i Big Pad all’interno delle aule: «Essendo un edificio storico, non era possibile toccare le pareti affrescate. Si sarebbe quindi dovuto optare per dei carrelli, così da non coinvolgere in alcun modo i muri».
L’installazione dei Big Pad, che racconteremo nei dettagli a breve, è stata poi completata da un computer con a bordo un software di videoconferenza, microfoni da tavolo e telecamere per riprendere le lezioni, soluzioni che tutte insieme hanno consentito all’Università di raggiungere gli altri obiettivi che si era prefissata, ovvero supportare la didattica a distanza e creare le condizioni per delle ‘lezioni estese’: «Laddove necessario – spiega Zago – più aule piccole possono essere tutte collegate a quella dove si svolge la lezione, gestendo anche una trasmissione unificata dei contenuti di cui si avvale il docente per supportare la sua spiegazione».
Sulla questione della didattica a distanza, Zago racconta che questa operazione di ammodernamento ha avuto e sta avendo un ruolo fondamentale durante l’emergenza Coronavirus: «Grazie alle tecnologie installate, abbiamo potuto gestire la registrazione delle lezioni per renderle disponibili online agli studenti e successivamente praticare una didattica mista: una parte degli studenti viene accolta in classe, un’altra parte può seguire la lezione da casa in streaming, secondo percentuali e modalità tali da garantire il distanziamento e il rispetto delle norme».
Più aule piccole possono essere tutte collegate a quella dove si svolge la lezione, gestendo anche una trasmissione unificata dei contenuti – L. Zago
La soluzione: cuore del cambiamento i Big Pad con tecnologia ‘InGlass’ 4K
Entriamo quindi nel merito della soluzione: cuore nevralgico del rinnovamento sono stati appunto i Big Pad Sharp installati nelle aule della Facoltà di Giurisprudenza. Si tratta dei modelli PN-85TH1/75TH1/65TH1, risoluzione 4K, fra gli 85 pollici e i 65 pollici. Sono schermi dotati della tecnologia touch ‘InGlass’, che consente una forte sensibilità al tocco, e supportano un multitouch fino a 20 tocchi, un’opzione che offre ampie possibilità di interazione e gestione delle azioni contemporanee (per più dettagli su questi modelli, si veda il box dedicato).
Come già accennato, per preservare le pareti affrescate i Big Pad sono stati installati su stand mobili, scelta che offre anche il vantaggio di garantire una libertà di movimento utile durante le lezioni. Fanno eccezione solo due aule dove si è potuto invece optare per l’installazione a parete.
«Come integratori di sistemi – spiega Salmaso – uno dei nostri compiti fondamentali è provare le soluzioni e andare a offrire prodotti che sappiamo essere affidabili. Finché non riusciamo a ‘metterci le mani sopra’, difficilmente inseriamo un prodotto in un progetto. Specialmente per soluzioni come queste – prosegue Salmaso – la fase di prova è necessaria: i monitor touch devono essere provati. Si possono dichiarare sulla carta buone prestazioni in termini di tocchi simultanei, risoluzione, luminosità eccetera, ma solo attraverso una sperimentazione diretta è possibile capire la reale reattività dello schermo, la resa dello stesso in termini di definizione e qualità dell’immagine. Solo se si prova lo schermo in prima persona, ci si rende conto dell’effettiva user experience».
“Solo attraverso una sperimentazione diretta è possibile capire la reale reattività dello schermo, la resa dello stesso in termini di definizione e qualità dell’immagine – A. Salmaso
Valore differenziante: design e software
Design – sul piano del design, un’area sagomata sul retro con fori filettati rende semplice ospitare, come è stato fatto, dei mini Pc. Si tratta in questo caso di NUC Intel collegati alla rete dell’ateneo, su cui è stato caricato il software di videoconferenzaper gestire l’unificazione delle aule e la didattica da remoto (anche quando il monitor è a muro, la sagomatura agevola molto l’installazione del Pc e dei cavi di collegamento dello stesso).
Software – Altro elemento di valore da ricordare, le soluzioni residenti: «I Big Pad ospitano dei software per il corporate e l’educational, intuitivi nell’utilizzo e ricchi di funzionalità, utili per supportare la gestione di riunioni e lezioni – spiega Salmaso – A creare il valore differenziante dei Big Pad non è solo la qualità del touch, ma anche dei software Sharp ‘sotto’ quel touch».
Va ricordato per dovere di cronaca che l’Università non ha al momento scelto di utilizzare tutte queste soluzioni per non distrarre i docenti dall’apprendere l’utilizzo del software di videoconferenza. Quei software sono tuttavia una risorsa attivabile in qualsiasi momento, da considerare a tutti gli effetti parte integrante dei Big Pad.
Rispetto al programma di videoconferenza, Zago spiega che il software server e il client sono installati nei vari mini Pc per far sì che il collegamento tra più aule non avvenga via server cloud, e si mantenga invece tutto su Lan garantendo maggiormente la connettività. Il software consente di trasmettere le lezioni ad altre aule o a chi è collegato da casa, lasciando al docente la possibilità di condividere, quando necessario, lo schermo del Big Pad e i contenuti su cui si sta lavorando, quali slide PPT, pagine web, ecc. Il software gestisce anche la fruizione on demand delle lezioni registrate, per sfruttare i vantaggi della didattica da remoto.
Telecamere e audio – Per trasmettere in streaming e registrare le lezioni con la finalità del collegamento unificato tra aule o della didattica da remoto, sono stati montati dei microfoni da tavolo USB e sono state installate delle telecamere dotate di ottica grandangolo che consente un’inquadratura stabile ‘omnicomprensiva’.
Ricordiamo infine che:
– i Big Pad sono stati installati in tutte le aule della Facoltà, fatta eccezione per due, molto grandi, per cui si è preferito optare per la videoproiezione;
– a lavoro completato, per i docenti è stato semplice interagire con le nuove tecnologie installate: sono bastati, dice Salmaso, «5 minuti di training la prima volta che ciascun Professore è rientrato in aula». Una riprova dell’estrema intuitività d’utilizzo delle soluzioni scelte. ■
SHARP BIG PAD: 3 ASPETTI DIFFERENZIANTI
Come ha sottolineato Alberto Salmaso, Titolare, Eurotecnica Salmaso Srl, i Big Pad installati nelle aule della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara – gamma PN-TH1 – si distinguono per la qualità della user experience che riescono a offrire, e che gli utenti possono apprezzare fin dalle prime interazioni con il prodotto. Da cosa è garantita questa user experience? Ci sono certamente tre ingredienti ‘chiave’ che, con altri, fanno la differenza:
La tecnologia touch ‘InGlass’ – Nei monitor InGlass, i sensori a infrarossi non sono collocati sul bordo, bensì sotto il pannello del monitor. La co nice del monitor, dunque, si riduce di molto rispetto i modelli IR e si avvicina a quella dei capacitivi. Si tratta di una tecnologia che consente (o tramite dita, o tramite Touch Pen) una interazione fluida e reattiva: la sensazione è quella di scrivere con carta e penna. In una lezione tipo di una Facoltà di Giurisprudenza, è facile immaginare un momento di analisi di testi giuridici che, trasmessi sullo schermo, richiedono poi sottolineature, cerchiature, appunti a opera del docente, piuttosto che azioni per ingrandire, allontanare o ruotare i documenti, o ancora rapidi cambi pagina o schermata. Che tutto questo avvenga in maniera naturale e intuitiva, consente a tutti di concentrarti solo sul contenuto, e mai sugli strumenti, che diventano ‘invisibili’, come sempre dovrebbe avvenire.
Software in dotazione di qualità – I software in dotazione sono intuitivi e non richiedono alcuna esperienza tecnica. Supportando attività di brain storming, gestione riunioni, momenti di didattica. Ricordiamo, tra gli altri, Touch Viewing software, che offre un sistema di archiviazione per raccogliere, manipolare e organizzare i file direttamente sullo schermo senza dover aprire le relative applicazioni, oppure Display Connect, che supporta la comunicazione wireless con dispositivi personali BYOD: il contenuto visualizzato sullo schermo, può essere condiviso contemporaneamente su 50 dispositivi, e questi dispositivi possono scambiarsi i file per favorire la collaborazione.
Massima mobilità – Il Big Pad PN-TH1 può essere installato con orientamento verticale, orizzontale e inclinato di 45° (o tra 0° e 20°): si è liberi di scegliere in base ai contenuti e all’attività che si sta svolgendo. È quindi possibile adattarsi ai più vari contesti aziendali e scolastici.
Link utili
unife.it | eurotecnicasalmaso.it |sharp.it
Persone intervistate
Lorenzo Zago, Tecnico Servizi Informatici e Amministrativi, Università degli Studi di Ferrara